E’ morta questa notte Candida Curzi, caporedattore centrale dell’Ansa fino all’agosto scorso. Avrebbe compiuto 59 anni il prossimo gennaio. Lascia il marito e collega Vitantonio Lopez e tre figli: Emilio, Corallina e Olivia.
Nata a Roma, figlia di Bruna Bellonzi e Sandro Curzi, storico direttore del Tg3, la nostra collega Candida aveva trascorso la sua intera vita professionale all’interno dell’Agenzia. Cronista di razza, giornalista appassionata e rigorosa, era stata inviata di punta su alcuni dei maggiori fatti di cronaca italiana degli anni ’80 e ’90. Nel corso della sua carriera, era stata fra l’altro responsabile delle redazioni Cronache italiane e Cultura e spettacoli prima di approdare all’Ufficio centrale. Una vita professionale all’insegna della curiosità e della caccia alla notizia ma anche dell’impegno sindacale a difesa dei diritti e dell’integrità della professione.
Un modello per quei tanti giovani colleghi che si affacciavano alla professione e che trovarono spesso in Candida un riferimento importante e un sostegno. Ad agosto aveva lasciato l’Agenzia con un ultimo e discreto richiamo ad una maggiore presenza femminile anche nelle figure apicali della professione.
Così l’Ansa. Mi dispiace per questa famiglia, colpita prima dalla morte di Bruna che ho conosciuto molto combattiva ai tempi in cui lavoravamo vicini lei al Mondo e io all’Europeo. E ora sua figlia Candida, una cronista. Dispiacere.