Informazioni che faticano a trovare spazio

Tredici migranti morti in mare davanti a Scicli. Li aspetta il cimitero con le lapidi sostituite da fogli A4 che si perdono col vento…

Almeno 13 migranti sono morti annegati questa mattina nel ragusano mentre cercavano di scappare da un barcone che si è spiaggiato a Scicli. L’allarme è stato dato dai turisti sulla spiaggia di Sampilieri alle 10 di mattina. Nell’imbarcazione erano stipati almeno 200 immigrati. Quasi tutti sono riusciti a mettersi in salvo. Ma dal mare sono state recuperate le salme delle 13 vittimi. I sommozzatori dei carabinieri hanno ispezionato i fondali attorno al natante arenato alla ricerca di altre eventuali vittime. Due extracomunitari presenti sul barcone sono stati fermati dagli inquirenti con l’accusa di essere gli scafisti. Questo da corriere.it

E questa è un’immsagione della tragedia:

Scicli, ecco che cosa succede nel suo cimitero (dal mio blog, il4 aprile di un anno fa:

unedì, aprile 4th, 2011

Lapidi di carta nel cimitero di Scicli per i migranti che vanno a morire a Donnalucata

Scicli. Le lapidi di carta, un foglio A4 per dire che lì è sepolto il corpo di un uomo. Uno senza nome. Venuto da quelle terre di fame e miseria d’Africa, per attraversare un mare – forse per la prima volta in vita sua – in cu isi può morire annegati.

Le foto le ha fatte col suo Iphone Carlo Ottaviano, un giornalista, nel cimitero di Scicli dove era andato a trovare suo padre. Un paio di scatti sono comparsi oggi sul Corriere della sera (vedi il post qui sopra sui migranti che muoiono tutta l’Europa del sud), altre compaiono ora qui su questo blog. Donnalucata, Italia.

Il radiofaro in disuso che si vede sulla scogliere è spesso l’unico rifugio per chi sopravvive alla traversata.

Un foglio A4 che il vento si porta via prima o poi per chi è morto.

unedì, aprile 4th, 2011

Lapidi di carta nel cimitero di Scicli per i migranti che vanno a morire a Donnalucata

Scicli. Le lapidi di carta, un foglio A4 per dire che lì è sepolto il corpo di un uomo. Uno senza nome. Venuto da quelle terre di fame e miseria d’Africa, per attraversare un mare – forse per la prima volta in vita sua – in cu isi può morire annegati.

Le foto le ha fatte col suo Iphone Carlo Ottaviano, un giornalista, nel cimitero di Scicli dove era andato a trovare suo padre. Un paio di scatti sono comparsi oggi sul Corriere della sera (vedi il post qui sopra sui migranti che muoiono tutta l’Europa del sud), altre compaiono ora qui su questo blog. Donnalucata, Italia.

Il radiofaro in disuso che si vede sulla scogliere è spesso l’unico rifugio per chi sopravvive alla traversata.

Un foglio A4 che il vento si porta via prima o poi per chi è morto.

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