Informazioni che faticano a trovare spazio

Come

Perché si è ucciso l’ex capo della Cni di Pinochet? In Cile il suo avvocato ha sostenuto che aveva paura del nuovo carcere in cui sarebbe stato trasferito dopo la chiusura del carcere Cordillera che era stato definito un hotel per vip.

Mena Solinas non sarebbe però finito in un carcere comune, in Cile esiste struttura per militari a Punta Peuco fatta espressamente per militari accusati di diritti umani. Lì in passato è stato detenuto il capo della dina contreras.

Invece emerge una lettera che alla vigilia del suicidio Mena Salinas ha visto pubblicata su El Mercurio, il più grande giornale cileno. Era il 28 settembre, lui poi si è suicidato il 29. E di che cosa si preoccupava Mena Solinasd nella lettera? Non del futuro carcere in cui avrebbe trascorso ancora un po’ di mesi fino al 2015. No, si preoccupava di dire che lui non c’entrava col Piano Condor. Mena Salinas reagiva a un articolo di Patricia Mayorga da Roma, uscito una settimana prima il 21 settembre, in cui veniva citato tra gli accusati del Piano Condor anche Mena Salinas.

Strano, no, che questa fosse la preoccupazione a poche ore dal suo suicidio.

A meno che non sia stata questa la sua vera preoccupazione e che il suo suicidio sia stato allora in qualche modo agevolato da chi ha tutto ancora da nascondere sul famigerato piano Condor.

Mena Salinas doveva rispondere del reato di omicidio davanti al Giop di Roma, l’11 ottobre, insieme ad altri 34 accusati del Cono Sud dell’America Latina.

Ecco qui di seguito la lettera al Mercurio:

Plan Cóndor

Señor Director:

El sábado pasado se publicó en este diario una nota según la cual yo tendría participación en el Plan Cóndor, junto con Contreras y Arellano.

Declaro, bajo juramento, que no he tenido conocimiento ni participación alguna en dichas acciones ilegales. Es más, al término de mi mando en el Regimiento Rancagua, en Arica en 1974, fui trasladado a Santiago para recibirme de la Dirección de Inteligencia del Ejército. Accedí, pero con la condición de no tener contacto alguno con Contreras, quien mandaba la DINA. Como esto no se cumplió, y, por el contrario, con fecha 25 de septiembre de ese año, se dispuso la subordinación de todos los servicios de inteligencia a ese organismo, me retiré de inmediato de mi cargo y renuncié de forma indeclinable a mi institución.

Todo esto figura en mi libro “Al encuentro de la verdad”.

Odlanier Mena Salinas

El Mercurio 28.09.2013

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