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Processo Rostagno. Vincenzo Virga prende la parola per ricordare che è stato amico di Francesco Messina Denaro e che Rostagno è stato ucciso (non da lui) in un luogo sbagliato…Nella 55° udienza sentita Chicca Roveri

55 udienza del processo per l’omicidio di Mauro Rostagno, Trapani, 17 luglio 2013. L’udienza si è aperta con una dichiarazione spontanea di Vincenzo Virga (nella foto e qui sotto cxol suo intervento nella trascrizione che Rino Giacalone, che con Marco Rizzo ha curato il verbale di questa udienza, ha appena pubblicato su “Liberainformazione”). Ascoltati poi Chicca Roveri e Massimo Brutti. Ecco Giacalone:

Per la prima volta le “dichiarazioni” del  capomafia Vincenzo Virga- di Rino Giacalone//Aula Bunker “Giovanni Falcone”, Palazzo di Giustizia di Trapani. Mercoledì 16 luglio ore 9,30. La Corte di Assise che sta processando i presunti responsabili del delitto del sociologo e giornalista Mauro Rostagno è appena entrata in aula. Adempiuti gli aspetti preliminari, appello imputati e delle parti, l’imputato Vincenzo Virga, conclamato capo mandamento della mafia trapanese, ergastolano, collegato in video conferenza dal carcere di Parma (lo stesso dove si trova il boss BinuProvenzano), sottoposto al 41 bis, chiede di fare dichiarazioni spontanee. Il fatto è eccezionale. Virga solo in rarissime occasioni, forse tre al massimo, ha chiesto di fare dichiarazioni spontanee nei processi dove è stato imputato. Questa è la prima da quando il processo per il delitto Rostagno è cominciato. Virga si è sempre detto estraneo alla mafia, una volta addirittura disse “io la mafia la conosco dai giornali”. Ecco la sua dichiarazione.

Signor presidente intanto volevo ringraziarla per avermi fatto parlare al telefono con mio figlio Franco e per avermi autorizzato a subire l’intervento chirurgico (il presidente Pellino lo interrompe per dire che non si sono trattate di concessioni straordinarie ma perchè permesse dalla norma, nessuna concessione fuori legge quindi ndr)…Virga continua si è vero, però io la voglio ringraziare lo stesso. A seguire: Signor presidente volevo dire a proposito dell’attentato al dott. Rostagno che come è stato fatto, i pezzi di fucile a terra, trovati, a lettere cubitali si legge che ad agire è stata una armata brancaleone. Conosco perchè sono di quella zona il percorso che ha fatto il dott.Rostagno sono competente conosco tutte le strade. Rostagno da Milo poteva arrivare a Lenzi imboccando la strada per Crocci, poi ad un incrocio c’è la via Valenti e arrivare alla chiesetta(all’angolo per la strada per Lenzi ndr), poi da Napola si può prendere la via per Crocci. Virga ha fatto intendere che ci sarebbero stati altri luoghi per compiere l’attentato e che a Lenzi sarebbe stato un luogo angusto secondo le strategie della mafia. Proseguendo: Con Puccio Bulgarella (editore di Rtc la tv dove Rostagno lavorava, ed i suoi editoriali ne facevano di lui una camurria per i mafiosindr) io avevo buoni rapporti, la sua proprietà a Nubia era vicina ad una officina dove io portavo i miei mezzi, io sapevo tutto di Bulgarella. Francesco Messina Denaro sapeva che io ero in buoni rapporti con Bulgarella avrebbe perciò potuto dirlo a me di parlare con lui e non dirlo a Siino (il collaboratore Siino ha raccontato quando è stato sentito di avere più volte avvicinato l’amico suo Puccio Bulgarella per invitarlo a fare abbassare i toni della cronaca giornalistica di Rostagno, ndr) che dice di non essere mafioso ma che si rapportava con tutti i mafiosi come dice lui. Anzi Francesco Messina Denaro poteva avere altri imprenditori a disposizione per parlare con Bulgarella (insomma sembra dire Virga, perchè coinvolgere Siino? ndr). Sinacori parla di una riunione provinciale per decidere il delitto allora se io come dite sono il capo del mandamento di Trapani perchè io a questa riunione non c’ero? Sinacori dice che io non c’ero come capo mandamento dovevo esserci (Virga si mostra per la prima volta be conoscitore delle regole di Cosa Nostra, lui che dice di non appartenervi ndr). Siino afferma che mi incontrò e si stupì che io avevo una camicia con brillantini e per questo gli feci schifo. Io non ho una camicia con brillantini e devo dire che se io avessi incontrato qualcuno con camicia con brillantini anche a me avrebbe fatto schifo. Collaboratore Milazzo ha detto che fu un gioco da bambini fare omicidio, vero è che Milazzo non aveva bisogno di ordini di incarichi da Ciccio Messina detto u muraturi…Infine.”Presidente posso dire una stupidaggine? Questo verdetto qualsiasi sia non mi cambia la vita…posso dire una stupidaggine…io sono innocente non ho ucciso il dott Rostagno…ecco mi scusi di questa stupidaggine…grazie….”.

Fin qui la dichiarazione che meglio potrà essere ascoltata su radio radicale o non appena si avrà la trascrizione del verbale….Virga insomma dice che lui, la mafia non c’entra nel delitto…che la mafia non avrebbe mai fatto il delitto in quella stretta stradina ma c’erano semmai altri luoghi. Ora al di là del fatto che per la prima volta Virga arriva a riconoscere l’esistenza della mafia ed il suo status, dice che aveva rapporti con il capo della cupola Francesco Messina Denaro, e questa non è cosa da poco, ma basta ricordare che l’agente di polizia Giuseppe Montalto fu ucciso in un luogo ancora più angusto rispetto a Lenzi…a ucciderlo fu Vito Mazzara (condannato all’ergastolo per questo delitto e per altri) imputato con Virga nel processo per il delitto Rostagno. Mazzara fu abile a fuggire da quel luogo angusto di Palma dove fu ammazzato l’agente Montalto. Abile a evitare che i pallettoni colpissero la moglie di Montalto seduta in auto, affianco al marito barbaramente ucciso dinanzi ai suoi occhi. La strada angusta non è l’unico elemento in comune. Affianco a Rostagno sulla Duna bianca guidata dal sociologo e giornalista, c’era anche un’altra persona, Monica Serra, anche lei, come Liliana Riccobene, la vedova di Montalto, è rimasta illesa. I due delitti poi combaciano su tante altre cose, le auto, il modus operandi, le armi. Infine è da evidenziare: la dichiarazione di innocenza è stata presentata alla Corte di Assise dal capo mafia, capo mandamento, boss, mandante di delitti, Vincenzo Virga in modo particolare…come una stupidaggine (sue parole)… sarà stato un lapsus freudiano?

E veniamo ora all’udienza, primo rteste Chicca Roveri.

Inizia deposizione Chicca Roveri.

Riferisce su un colloquio con il sig Sergio Di Cori: per telefono mi disse delle cose forti e man mano si gonfiavano sempre di più…addirittura mi disse che Napolitano era coinvolto in questo assassinio, Veltroni era uomo di Berlusconi, di fronte alla mia richiesta di invitarlo a parlare col magistrato mi disse che era disponibile…io mi misi in contatto con Garofalo (procuratore di Trapani) gli dissi di questo giornalista Di Cori, che viveva a Milano , concordammo la data del suo arrivo a Milano dove ci sarebbe stato il procuratore, noi, il giornalista di Repubblica…Garofalo subito lo avrebbe interrogato…Di Cori sapeva tutto…Mauro non mi ha mai parlato di questo Di Cori, figura mai sentita…Inizialmente il mio atteggiamento fu di speranza nel senso che lui avesse cose importa da dire…ma lui esagerava sempre tutto, mi fece impressione…mi chiese soldi a me e garofalo gli disse di non chiedere soldi a me….nelle carte che io ho letto formate dal dott Garofalo compare scritta che grazie alla grande abilità investigativa della Digos si era riusciti a sapere che Di Cori veniva in Italia…in effetti fu una mia telefonata

Prosegue esame di Chicca Roveri da parte avv Miceli…

Di Cori disse di avere visto mio marito a Roma, ma a me non risultano viaggi a Roma…

Sui contatti col regista Alberto cavallone (Telefono giallo) era passato un anno dalla morte di Mauro, io avevo idee chiare sulla sua morte: era stato ammazzato per delle cosse che nessun altro diceva a Trapani…tutte le volte che incontravo una persona che metteva in dubbio questa pista, per me prima era ignorante, poi un po’ peggio, ci vedevo la malafede, la voglia di intorbidare le cose, quindi vedo questo giornalista e cominciò a parlare della pista Lotta Continua e quindi per me era irrilevante arrivare a una collaborazione del genere…Cavallone non mi piaceva, decisi che a me non interessava fare una trasmissione di tal genere e di non andare alla trasmissione. Gli ospiti erano il massimo squallore, c’era Peppe Bologna figlio di persona non in odor di santità, Peppe Bologna aveva una famosa televisione scadente…Cavallone ho avuto questo rapporto, in più chiese collaborazione dei carabinieri che gliela dettero per fare tutte le riprese, lui venne anche nella zona della comunità nell’occasione dell’anniversario della morte di Mauro, fece degli spari suscitando paura, non ci avevano detto nulla

Avv Miceli chiede se Rostagno avesse conoscenze con esponenti comunità ebraiche…Rostagno conosceva bene Gad Lerner e altre persone..

Domanda avv Galluffo….Chiede del viaggio a Roma di Mauro Rostagno…Suo marito non veniva ogni giorno a mangiare alla comunità…In quel periodo non convivevate assieme….no, si sbaglia dormivamo assieme…a luglio 88 avviene distinzione delle stanze…a luglio 88 avviene cacciata di Mauro dal Gabbiano e anche li dormivamo in stanze separate, quando ci fu la cacciata io andavo a dormire fuori con Mauro…

Luciano Marrocco tentò di dar fuoco al luogo dove Rostagno dormiva? Così hanno dichiarato alcune persone, l’episodio non si riferisce al 1988…le cose scritte da Garofalo e Pampaillonia erano pilotate e un po’ gonfiate…quell’episodio di Marrocco risale al 1986…

Marrocco sparò contro le finestre dove dormiva Mauro Rostagno? Questa non l’ho mai sentita risponde Chicca Roveri…

Galluffo: la cosa è stata detta qui….Rostagno certe volte non mangiava…non dormivate (Chicca si indigna) …può darsi che non abbiate saputo che Rostagno sia andato a Roma a parlare con Di Cori.

Chicca Roveri: Che mio marito non mi parlasse di minacce era possibile, che lui sia andato a Roma mi sembra impossibile che non me lo abbia detto…

Galluffo: e di spari alla finestra? Chicca Non ho mai sentito parlare da nessuno al mondo di questa vicenda

Domande del presidente Pellino

Pellino:Bulgarella disse che Rostagno lavorando a Rtc percepiva un assegno mi pare 600 mila lire…Bulgarella parlava di 2400000 al mese…

assolutamente no risponde chicca…

Bulgarella parlò dapprima di 1 milione 600 mila e poi 2 milioni 400 mila…assolutamente no….

Pellino domanda sul 26 settembre…Lui spesso tornava in comunità nella pausa pranzo assieme con tutti o nel Gabbiano o anche fuori…Il 26 settembre ripartì con Monica Serra alle 15,30…Abitualmente faceva questo percorso 4 volte al giorno

Pellino: chiede quando lei accorse sul posto del delitto, lei tirò fuori la fede dalla mano sinistra, “forse era sporca di sangue come se aveva tentato di dfenndersi…

Domanda sulla Duna…era stata intestata a me… e comprata a rate…la macchina mi fu restituita nel dicembre del 1988 e noi la usammo tra l’altro…l’auto venne usata dalla comunità…

Pellino chiede se non ci una domanda di restituzione…

Non sono sicura se ci fu questa istanza…nelle carte c’è qualcosa di quando mi fu restituita la macchina non ricordo se ci fu una richiesta…la macchina fu data ad un ragazzo della comunità e però mi arrivavano un sacco di multe e la mettemmo in un garage…

uando mi arrestarono la macchina era lì a disposizione..la macchina fu distrutta successivamente al mio arresto…chiedemmo noi di rottamarla, non avevamo soldi per il garage, non avevamo patente, a nessuno interessava questa macchina

Proseguono domande dott Pellino: Vicenda Curcio in comunitò, Cardella si risentì…

Cardella e Mauro erano d’accordo, Mauro ne parlò in un giornale, si risentì Cardella e anche Curcio…alla morte di Mauro si disse che motivo di lite era stato questo invito a Curcio ma non era vero, morto Mauro io e Cardella andammo a trovare Curcio a Rebibbia….

Domanda di Pellino su lettere scritte da Rostagno a Curcio …lei ne sa qualcosa? Chicca risponde…io ho le copie perché pervenute dalle carte processuali…

Quindi dice Pellino sono tra le carte processuali

Publimilano: non chiedo se fosse società di Cardella (da lì arrivò il famoso fax di Cardella contro Rostagno) Cardella prima di fare Saman aveva un socio che non ricordo come si chiamava….Cafieri ecco…che era il proprietario di Publimilano…c’erano Cafieri padre e figlio uno si chiamava Antonio….loro dopo la morte di Mauro misero alcuni posti di lavoro a disposizione, credo che ci andò Gianni Di Malta….

Intervista di Fava a Ristagno:.il giorno che arrivò il fax della cacciata la rivista con l’intervista era uscita

Mauro e Francesco non si riappacificarono…Cardella venne anche nella prima settimana di settembre perché a Palermo c’era un convegno sulla tossicodipendenza…

Una volta piansi con Cardella perché non riuscivo a capire il motivo per cui i due non si riappacificavano…ma non so datare

Pellino: ha ricordo di una cena tenuta al Gabbiano presente anche Bulgarella?

Non è una cosa così strana, era frequente che venissero a trovarci i pochi amici sindaci che avevamo

Pellino: abbiamo notizie da diverse fonti di questa cena al gabbiano, acquisito verbale di Erba Alessando. Ricorda questa cena con lei, Cardella, Ristagno, Bulgarella, il sindaco di Marsala Enzo Genna e una persona di cui non ricordo il nome…anche Bizzi Giuseppe aveva reso dichiarazioni su questo episodio, qui ha confermato episodio aggiungendo particolari..

Lei ricorda Bizzi Giuseppe? Non ho ricordo particolare, lui per un po’ aveva seguito parte economica della comunità…per un certo periodo…poi si interruppe questo rapporto, non ho una storia precisa, non ricordo le ragioni…credo dopo la morte di Mauro…lui era una persona di un’area politica particolare di estrema sinistra, la sua collaborazione con noi era legata più a Mauro…aveva più contatti con Mauro che con me…

Pellino dice che la collaborazione si interruppe perché la contabilità della comunità non era trasparente e che lui aveva parlato con Mauro Rostagno di queste cose e Bizzi ricorda che all’indomani di questa cena andò da Rostagno per sottolineare le irregolarità…

Chicca: loa comunità aveva una contabilità necessaria nel senso che si doveva fare un bilancio perché questo chiedeva la regione ma non c’era un contabile, il bilancio veniva ricostruito, che non ci fosse una contabilità non era una novità per nessuno..era una contabilità così…fino a quel periodo lì non avevamo avuto grandi soldi, non c’era molto da guadagnare in quel periodo…avevamo mi pare un contributo dalla provincia tanto che ci fu una campgna contro Saman condotta da Telesud, Peppe Bologna, questa gente…

Non ho ricordo che a questa cena ci fosse Bizzi, è possibile non ho ricordo precisi…

Collaborazione Rostagno con Rtc…Le risulta incontro tra suo marito, Cardella e Bulgarella in cui Cardella avrebbe invitato Rostagno a moderare i toni?

Io non ne ho ricordo risponde Chicca…Io mi occupavo della comunità, non avevo a che fare con la televisione …mio marito mi mise a corrente delle minacce scritte ricevute nell’aprile del 1988 e fece una denuncia al pm….la mia reazione spaventata a questo tipo di cose di minacce fece si che lui non mi parlasse delle minacce che riceveva …sapevo che lui registrava le telefonate perché me lo dicevano i ragazzi che lavoravano con lui….

lei l’ha sentita? No, non averla sentita è una delle cose più stupide che ho fatto…io ricordo di una audiocassetta…della video cassetta ne ho solo sentito parlare

Sono andate perse le ultime trasmissioni fatte da Rostagno, quella che fece andando al festival dell’Unità, queste cose sono andate perse…

C’è un editoriale dove suo marito parla di traffico di armi e droga…fatto a febbraio…lei disse che c’era questo editoriale e poi invece ha detto che non era un redazionale, ma un verbale fatto da Rostagno a Cannas…

Chicca: questa storia del traffico di armi non si scopre dopo che arriva Di Cori, Rostagno nei suoi editoriali spesso parlava dei connubi di armi e droga nei traffici, in quel verbale forse mi riferivo a un verbale di Cannas…cosa che appresi dalle carte del processo, Rostagno non me ne parlava…io sapevo che lui andava al circolo Scontrino e questa cosa mi faceva stare in ansia…mi accennò che era una cosa forte, tosta…

Appunti di Rostagno sulla loggia scontrino…sono quelli che sono agli atti risponde Chicca, non ce ne sono altri

Suo marito le parlò di programmi che voleva fare? Avevo assistito alla registrazione dello spot di Avana, non era un telegiornale ma una trasmissione su quello che succedeva a Trapani…io sapevo che era andato a intervistare Borsellino, come lui svolgeva il suo lavoro cosa faceva non me ne parlava era il suo lavoro…

Alla trasmissione Telefono Giallo c’era anche Alessandra Faconti, anche lei non aveva titolo?

Chicca: per me si, una delle prime persone che vennero dopo la morte di Mauro fu lei a venire da me e mi disse che voleva togliersi dalle cooperative legate a Saman, a me sembrò una scusa..non ho avuto una bella opinione di lei era come i ragazzi che lavoravano con Mauro a Rtc che morto Mauro se ne vollero andare…mi sembrò una fifona, non ho buona opinione…io non ho mai saputo cosa lei facesse, né lei mi disse nulla, non mi disse cosa avrebbe fatto…in più anche dopo sono rimasta colpita quando ho saputo che lei aveva procurato a Mauro un incontro con Falcone…mi sembrò tutto un po’ strano….

Mauro non mi ha mai parlato dei rapporti con la Faconti..

Ha mai conosciuto una donna Leonid, svizzera….Noi abbiamo avuto una donna di nome Ingrid molto alta che aveva problemi non di tossicodipendenza, che aveva una sorella più piccola e bionda, non ricordo il nome….

Pellino chiede: questa donna aveva una casa di villeggiatura a Valderice?

Allora non è lei, risponde Chicca

Nel 1986 mio marito ebbe una relazione con una donna…

Era Francesca Lipari? Si…

Quando fui arrestata per favoreggiamento Cardella ha preferito tenersi in disparte….

Chiaramente per me abbastanza incomprensibile che un amico si comportasse così…nei miei confronti fece cose molto brutte che mi fecero dubitare di tutto della buona fede, della morale di questa persona. I rapporti si sono deteriorati, io penso che lui fosse sicuro della mia amicizia per cui vederi autonoma da lui dire delle cose accusarlo non gli fece piacere e durante l’udienza sussurrò gravi parola di offesa ….

io ho avuto dubbi sulla possibilità che Cardella sulla morte di Mauro fosse della partita…Mafia, circolo Scontrino, ho avuto dubbi che lui era di questo sodalizio…Io sapevo che Cardella era di qua, l’ho visto anche molto critico alla città di Trapani…

Chicca ricorda della visita di un componente della famiglia dei Minore introdotto da Cammisa per incontrare Cardella…una visita di cortesia…inizialmente il nome Minore non mi diceva nulla, nel 96 capii di chi si trattava e quindi lo dissi a verbale…

A proposito di Cammisa, lei sapeva di vicissitudini giudiziarie?

Non era cosa strana molti ragazzi nostri ospiti avessero questi problemi, Cammisa ci fu portato da un assistente sociale di Marsala, sicuramente non chiedevamo fedina penale…anche rispetto a Cammisa sicuramente una persona non particolarmente intelligente che possa essere utilizzato per quello che si dice…..

Su Cammisa: Cardella lo proteggeva un po’, Cammisa dovunque andasse era per me inaffidabile…Cardella lo proteggeva…lui continuava a drogarsi

Nel 1988 non credo nemmeno che Cammisa fosse in comunità, credo che fosse a Milano…penso presso quqlcosa di elettricista…veniva in comunità come ex ospite…aveva parenti in Sicilia e veniva in vacanza…

Lssegno da lei firmato e intestato a Cammisa? Non ricordo perché gli feci quell’assegno, firmavo tanti assegni per adempiere a necessità della comunità…è un assegno del 9 agosto 1988….un assegno di 2 milioni….chiosa Chicca (Chicca ha una crisi di pianto)…

Sapeva dei rapporto di Cammisa con i fratelli Tamburello (mafiosi)? I nomi le dicono niente?

Chicca: no, all’epoca no.

Si riprende..

Pellino chiede di due assegni a favore di Cafiero Giuseppe e Cammisa Giuseppe….Non ci sono legami tra i due…dipende forse dal rapporto con Cardella….

Il cofanetto famoso dove fu trovato il fax…

Eera una cosa aperta…era nella mia stanza al gabbiano…

Giovanni Genovese …fu angelo della notte, anche io ebbi contrasti con Giovanni Genovese…aveva esagerato un po’, aveva la nostra fiducia….

Rostagno negli ultimi tempi usava videocamera?

Non ho ricordi e notizie di questa cosa…

Domanda del pm Del Bene su Alessandra Faconti:

Chicca: ho molti dubbi che la Faconti potesse davvero agevolare Mauro a incontrare Falcone…

Chicca: dentro la borsa di Mauro c’erano dei fazzoletti sporchi di sangue…il contenuto di questa borsa lo ha conosciuto dopo la consegna da parte dei carabinieri che l’avevano sequestrata al momento del delitto

Tra Mauro e Renato Curcio ci sono state molte differenziazioni.

Ci sono state domande degli avvocati Crescimanno e Lanfranca

Domande avv Ingrassia….Assegni a favore di Marrocco Luciano?

Se ci sono significa che li ho fatti…rispetto a Cafieri non so perché avrei dovuto fare un assegno a lui, non mi è chiaro, quindi qualcuno mi ha detto di farlo a Marrocco, l’assegno aveva a che fare con cose della comunità…

Domande dell avv Ingrassia e dell avv Salvatore Galluffo sugli assegni che lei firmava, su chi poteva dirle di farli…

Solo Cardella.

Galluffo: lei ricorda quando fu distrutta la Duna?

Sicuramente dopo il mio arresto, ma c’è un documento….

Ma lei ricorda?

Io non rispondo a questa domanda perché la ritengo stupida, c’è un documento, basta andare a guardarlo.

Chicca ha detto: l’auto è stata distrutta dopo il mio arresto, l’anno risulta dal documento…

L’avv. Miceli rileva che la domanda è stata rifatta tre volte dall’avv Galluffo tanto da provocare la reazione di Chicca Roveri, è una domanda stupida

L’avv Galluffo chiede quanto guadagnava nel 1996. La domanda posta, spiega, è per sapere se è vero che era impossibilitata a pagare l’affitto del garage….

Io lavoravo al gruppo Abele, un lavoro dignitoso per me ma che non mi consentiva di pagare l’affitto di un garage…non avevo altri mezzi….non avevo la patente

Incontro con Cardella per riappacificazione con Rostagno?

Lo colloco da quando usci l’intervista su King tra fine agosto e i primi di settembre, ultimo periodo della vita di Rostagno…quindi prima della morte di Mauro…certo mi preoccupavo della riappacificazione e quindi erano in vita

L’avvocato Galluffo (salvatore) chiede se la notte la Roveri si chiudeva a chiave.

Lei dice che forse si poteva ma che non lo faceva. A proposito della Bentley, Chicca conferma il giro con la Bentley a napola, dopo la visita in caserma e dopo l’omicidio. Conferma che guidava Cardella ma non ha ricordi chiari di quella serata.

Domande dell’avv. Vezzadini. Si torna a parlare di Cammisa, Vezzadini chiede se quando si diceva che Cammisa andava in giro, anche tra altre comunità e a volte “faceva casino”, veniva incaricato da qualcuno o agiva da solo.

Chicca risponde che le decisioni venivano se collegialmente da loro tre, due quando morì Mauro. Da allora era più una decisione di Cardella perché Chicca non aveva per nulla stima di Cammisa.

In che anni?, chiede Vezzadini. Chicca non ricorda ma dice che l’avv di Saman è presente e potrebbe chiedere a lorella Raggi se sa l’anno esatto. Ci sono delle carte nel processo che possono dare dati più precisi. A Ferrara fu mandato come responsabile, a Malta non sa in che ruolo ma Cardella corse lì perché pare trattò droga. A Ferrara fu un disastro. Le comunità avevano poca autonomia economica, avevano solo un “mensile” per la normale sopravvivenza. “Nella vita di Cammisa non sono così esperta, è vivo e se volete potete ascoltarlo”.

“Non mi pare che Cammisa avesse avuto incarichi importanti quando c’era Mauro. Comunque tra i due c’era un buon rapporto, grazie a delle terapie di Mauro che lo tenevano lontano dalla droga”.

Si cambia tema. Chicca conferma che al Gabbiano hanno sempre avuto stanze separate, appena ne hanno avuto la possibilità, come in Ssaman dove è sempre stato così. Dopo Saman contribuì a delle cooperative, più legate alla creatività o all’edilizia.

Il presidente chiede se sapeva che già nell’83 Cardella era stato in Nicaragua per fondare una comunità, Chicca dice di non saperne nulla.

Pellino chiede se sapeva di rapporti di Cardella con la Banca Europea del Centro america (Beca), Chicca risponde che non sa nemmeno che cosa è.

Il presidente fa elenco di nomi legati a Saman che hanno fatto versamenti alla Beca. Gli unici che non gli suonano nuovi sono Russo, Di Rocco, Capellini, gli altri mai sentiti.

Chiede se ha mai sentito parlare dell’ing Gianfranco Saraca. La risposta è no.

L’udienza viene sospesa, è terminata l’ audizione di Chicca Roveri…il pm Paci deposita nota Fbi su Sergio Di Cori…avv Miceli depone verbale del sig Bica Pietro…

Udienza ripresa.

In aula il senatore Massimo Brutti che parla di Gladio trapanese, delle mezze parole degli ufficiali e sottufficiali che si occupavano del centro, dei mezzi a disposizione…

Le responsbailità del centro? Brutti dice che ci sono state risposte vaghe, per tre anni il centro non ha fatto nulla di nulla…solo arruolamenti…le persone sentiti dai magistrati hanno dato risposte stereotipate….

Saman….Il col Fornaro ha riferito di indagini su Saman dall’interno di Gladio, su Cardella Fornaro sentito dai pm disse che quella attività era condotta per i precedenti di Cardella a proposito di pubblicazione di giornali pronografici (Brutti chiosa curioso che i servizi e Gladio potevano interessarsi di Cardella per questo risibile precedente penale), il secondo motivo indicato da Fornaro era quello che si era sentito che a Saman potesse arrivare Renato Curcio, cosa che verificammo e sembrò cosa da eslcudere, terzo motivo il possesso di una barca da parte di Saman….era singolare che un esperto uomo di servizi non spenda una parola davanti ai pm sul fatto che questa comunità Saman operava in una zona ad alta densità mafiosa e che si svolgevano attraverso il mezzo televisivo denunzie espresse da Mauro Rostagno e che tutto questo potesse creare tensione con l’ambiente mafioso. Un problema dell’apparato sicurezza è proteggere chi è esposto contro la criminalità mafiosa e non invece di disinteressarsi…un servizio segreto prende informazioni su una comunità non tenendo conto dell’attività di giornalismo di un esponente della sinistra con forti attacchi alla criminalità mafiosa…

Brutti riferisce che il Centro Scorpione aveva acquisito materiale su massoneria deviata Iside2…in questo contesto il col Fornaro disse che il gran maestro Grimaudo poteva essere un agente del Sismi…

Le esercitazioni in Sardegna di Gladio ci vennero presentate come se fossero delle gite….

Il centro Scorpione aveva contatti con il centro Scontrino che era una sorta di contenitore dove erano presente elementi mafiosi, vi era poi una rete di agenti zeta che facevano capo al generale Musumeci, ricordo che Musumeci è stato condannato per depistaggio per la strage della stazione di Bologna…siamo nell’ambito di una storia che ha conosciuto aspetti devianti di questi apparati…tutto questo induce ad immaginare che potesse esserci una contiguità tra il centro Scontrino e le attività che nell’ambito del centro Scontrino si svolgevano…ci sono su questi atti giudiziari che possono trarsi dal processo contro Pazienza e dalla requisitioria di D’Ambrosio contro pazienza, lì ci sono elementi che possono illuminare questo contesto

ci sono nelle risposte pur molto vaghe al problema lLbia da parte di Fornaro o Li Causi anche a proposito del problema Libia….non risulta nulla di tale attività anzi l’asse del centro Scorpione si spostasse su mafia e droga…

Domande del pm Del Bene: domanda su Michele Papa (soggetto catanese che era in contatto con massoneria, servizi e Libia….) Era un avvocato che aveva contatti con i famosi agenti zeta…aveva anche rapporti con Grimaudo presidente del centro Scontrino contenitore anche di contatti tra mafia e massoneria…Papa viene anche indicato come uno degli artefici di una operazione di intossicazione informativa ritenuta la base per far perdere le elezioni di Carter (in America operazione Billygate) – cioè fu impiantata una azione informativa che indicava il fratello di Carter presidente Usa in contatto con esponenti libici, attività che sarebbe stata condotta con apparati del Sismi…quindi personaggi che frequentavano Trapani e la massoneria segreta di Trapani non erano soggetti così periferici

Domanda su rapporti tra Gelli e il circolo Scontrino….in sentenze di Leonardo Grassi e del giudice Mancuso risultano due viaggi di Gelli a trapani…l’organizzazione della loggia trapanese assomigliava al sistema piduista

domande del pm Paci….è singolare che rispetto ai grandi delitti mafiosi commessi qui il centro Scorpione non abbia svolto attività….

Tre delitti in poche ore….il delitto Saetta, il delitto Bontade, il delitto Rostagno…questo non può essere una coincidenza..sono grandi delitti, non possono essere frutto di scelte di diverse strutture che avevano capacità di intelligence. Mi pare inverosimile che non si sia occupata in questi fatti, Fornaro parlò della raffineria di contrava Virgini che risale al 1985 e non ha saputo dire nulla su questi delitti

Delitto Rostagno: Brutti risponde consideravo l’attività specifica di Rostagno non legata alla comunità Saman, da sovrapporre semmai a quella di Impastato

Domanda avv Miceli….Brutti c’è una forte somiglianza tra le logge Iside 2 e la P2….rapporto mafia massoneria concreto a cominciare dal finto sequestro di Sindona nel 1979…diversi tasselli mi fanno pensare ad esistenza di vasi comunicanti tra mafia e massoneria…i nomi fatti sono quelli di michele papa e di gianni grimaudo

Omicidi Saetta, BVontade e Rostagno sono omicidi terroristici che hanno il fine di dare un messagio ad altri..il delitto rostagno doveva spegnere una voce libera

omanda espositio…coinvolgimento struttura Skorpio in traffico di armi? Non ho nessun elemento per dirlo

C’è una nnota integrativa su Gladio del maggio 1993

AVV lANFRANCA…ATTIVITà DI CONTROINFORMAZIONE DEL CENTRO DI gLADIO? Tutto quello che emerge su Gladio Trapani ho cercato oggi di sintetizzare non è molto ma molte risposte furono reticenti…nel 1989 vennero inviate ad apparati istituzionali lettere anonime di grande gravità…alto commissariato antimafia cerca di capire chi sia l’autore…nell’incontro con un magistrato (Di POisa ndr) vengono prese impronte e Sismi inchoida questo magistrato…quali? quelli scelti da sica? o messi a disposizione come dice martini dal centro scorpione?

Brutti: Gladioop non ha condotto attività eversiva ma certamente illegittima

Gladio eradalla Nato chiede Galluffo?.Brutti riparte col fare la storia di Gladio….

Domanda di Galluffo sulla Gladio delle centurie

Gladio impegnata liberazione di Moro: in questa vicenda Moro tutti hanno cercato di pescare qualcosa…..oggi è difficile tirar fuori qualcosa di concreto e vero….tanti aspetti vicenda ancora da indagare e da conoscere…in quel periodo il capo dei servizi effettivi era Licio Gelli, tutti i vertici dei servizi erano della P2…questo ci fa capire quale fosse l’interesse a scoprire la verità…

Galluffo adesso domande sul delitto Moro….opposizione pm e richiamo del presidente Pellino

Pm del Bene osserva…forse sarebbe più opportuno chiedere di Impastato

Il sen Brutti visiona un documento prodotto dalla corte che fa parte di un allegato consegnato dal giornalista Scxalettari…il sen Brutti mostra perplessità sull’uso del termine Skorpio e sul nome dell’ufficio..ufficio centrale informazioni speciali…contenuto è pertinente, se l’avessi visto al tempo avrebbe attirato mia curiosità….la scritta riversatissimo di solito va in basso…mi lascia perplesso che nel 1991 si scriva che l’area operativa di Castelluzzo venga operata come se centro Scorpione esistesse ancora o dal Sismi…come si fa a dire che area è usata dalla Nato?

Io sono venuto a Trapoani nel 1986 come componente del Csm per partecipare a un convegno su mafia e collaboratori di giustizia…ho avuto contati intorno alla fine degli anni 80 metà degli anni 80 con dirigenti del Pci come Nino Marino, Cusenza, amici con i quali ci siamo persi di vista negli anni, il tema Gladio in Sicilia nasce dopo che la questione Gladio è esplosa, noi cominciamo a conoscere l’esistenza di una operazione Gladio dalla relazione che Andreotti invia all’inizio dell’autunno del 90 alla Commissione stragi…una singolare vicenda perché il gruppo Pci alla camera aveva citazioni di atti giudiziari in cui veniva richiamata l’esistenza di una struttura segreta dentro al Sismi, c’era una deposizione del generaleMmiceli nel processo per il golpe Borghese, la mozione comunista impegnava il governo a rivelare l’esistenza di una struttura segreta…questa mozione era una delle tante davanti alle quali niente veniva detto, Andreotti rispose che quella mozione l’avrebbe fatta sua e che avrebbe riferito alla commissione stragi facendo un chiaro collegamento tra le stragi e la struttura segreta…qualche mese dopo Andreotti svelò attività illegittima, l’ ammiraglio Martini ha usato struttura segreta non per fronteggiare nemici esteri ma contro criminalità organizzata e traffici di droga e quindi Martini viene rimosso…

Nel 1988 il grado di conoscenza su gladio a Trapani? in quegli anni non c’è grado di conoscenza, noi conosciamo questa struttura dopo relazione di Andreotti…qualcosa avevamo percepito dalle indagini del giudice Casson…Supersismi, strutture clandestine di questo si sentiva nelle indagini di Casson…

Quando noi come commissione stragi volevano risentire il maresciallo Li Causi…

Li Causi fu ucciso in Somalia…lui ci aveva dato risposte banalizzanti…lui che era stato l’uomo usato nelle più importanti operazioni di intelligence internazionali, colpo di stato a Lima, sequestro Dozier…a Trapani non faceva nulla!

Si parla degli atti procura militare di Padova….su Gladio…

Avv Galluffo…Falcone indagava con operazione Spy mission su Libia Tunisia Algeria Marocco?

Non lo so…

In quale anno? 2007…

Brutti resta sbigottito. Gallluffo si corregge, dice che non ricorda in quale anno Falcone avrebbe fatto questa indagine…

Brutti si dice a non conoscenza…Galluffo chiede su sezione K …Marini non ne sapeva nulla…Li Causi avrebbe dichiarato che sezione K non esisteva durante il sequestro Dozier, nacque quando ci fu il centro Scorpione a Trapani

Centro scorpione si avvaleva di barche da diporto?

Non ricordo, dice Brutti

Esame concluso….ordinanza della corte….viene deciso di sentire il pentito di mafia Scavuzzo Pietro….18 settembre

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