Informazioni che faticano a trovare spazio

Masao Yoshida che disubbidendo alla orribile Tepco pompò acqua di mare nella centrale di Fukushima

Anche Kyodo News ricorda lo scontro che il capo della centrale di Fukushiima, Masao Yoshida morto oggi a Tokyo di un tumour all’esofago, ebbe durante l’incidente della centrale con I suoi capi dell’orribile Tepco. Nonostante i loro divieti Yoshida infatti continuò a pompare acqua di mare nell’impianto, evitando così una catratrofew maggiore. L’acqua salata per i capi della Tepco avrebbe però minato il futuro dell’impianto, per questo cercarono di impedirgli lyunica manovra in quel momento utile per limitare il gravissimo danno in corso. Poi quegli stessi capi andarono più tardi in tv a mostrrare il loro pentimento, a testa china. Questa è la realtà del nucleare con i suoi miserabili interessi economici, ma è anche la testimonianza di questo uomo che seppe allora fare la cosa più giusta e che ci ha rimesso ora la pelle all’età di 58 anni.

Qui di seguito il post di Kyodo News:

23:06 9 July 2013

Ex-Fukushima Daiichi plant chief Yoshida dies at 58

TOKYO, July 9, Kyodo

Masao Yoshida, who headed the Fukushima Daiichi nuclear power plant when the nuclear crisis erupted there in March 2011, died of esophageal cancer at a Tokyo hospital Tuesday, Tokyo Electric Power Co. said. He was 58.

After the Fukushima complex was hit by a tsunami following a huge earthquake, Yoshida took command of the situation inside a seismic isolated building at the plant, at times defying his superiors to do what he believed was right to respond to the crisis, or for the sake of the workers on site.

Yoshida drew particular media attention for his decision to continue injecting seawater into one of the troubled reactors as an emergency step in the early days of the nuclear crisis, despite the utility’s request to suspend such injections.

Ultimi

Ancora dossieraggi e schedature

Tornano dossier e schedature. Il video che è stato...

Podlech, il Cile lo ha condannato all’ergastolo

ERGASTOLO CILENO PER ALFONSO PODLECHI giudici cileni hanno aspettato...

Era ubriaca…

“Era ubriaca, così ha favorito chi le ha fatto...

Il family day del governo

Nepotismo, argomento che sembra rinverdire alla luce del governo...