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Turchia, settima notte di scontri. Pamuk ed Ozpetek dalla parte dei manifestanti

Turchia: prosegue la protesta in parecchie città, l’epicentro è tra Ankara e Istanbul, Le ultime notizie su

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Da lì apprendiamo che ci sono manifestazioni nella notte – la settima notte della protesta  turca – in parecchie città e scontri ad Ankara ed Istanbul.

Ad Ankara gli scontri sono in Kennedy St e hanno interessato Koley Square, Kuntulus..

Ad Istanbul la concentrazione dei manifestanti è stata a Gazi.

Tra le altre città mobilitate Eskilhir, Musalla, Nigde, Samsumn e soprattutto Antakya dove in piazza sono scese 50 mila persone.

A Smirne la polizia ha intanto arrestato 24 manifestanti che avevano lanciato dei tweet.

Infine finalmente ha espresso il suo pensiero il nobel Orhan Pamuk (nella foto). E’ a favore della piazza. Anche il premio Nobel di letteratura Orhan Pamuk, come molti altri intellettuali e artisti turchi, si è schierato al fianco dei manifestanti di Piazza Taksim, denunciando ”l’approccio oppressivo e autoritario” del governo del premier Recep Tayyip Erdogan, riferisce Hurriyet online. Quest’anno, ha scritto Pamuk, il governo prima ha proibito di festeggiare il maggio a piazza Taksim, luogo simbolo della sinistra turca. Poi ha deciso che ”l’unico spazio verde del centro sarebbe diventato un centro commerciale, senza chiedere il parere dei cittadini d’Istanbul”. ”È stato – afferma Pamuk – un ”grave errore”. All’origine di questa ”politica insensibile’ – ha aggiunto – c’è l’approccio oppressivo e autoritario del governo”. ”Mi dà fiducia e speranza nel futuro – scrive ancora il Premio Nobel – vedere che i cittadini di Istanbul non rinunciano facilmente al loro diritto di manifestare a Taksim e ai loro ricordi”.

Sindacati con la protesta: un giorno di sciopero. Uno sciopero convocato da due importanti federazioni sindacali e due ordini professionali contraddistingue la sesta giornata di protesta. Lo sciopero è stato convocato dalla Confederazione dei Sindacati di Lavoratori Pubblici, La Confederazione dei Sindacati Rivoluzionari dei Lavoratori, il Collegio Ufficiale dei Medici di Turchia, e l’Unione dei Collegi di Ingegneri e Architetti. Migliaia di lavoratori, rispondendo all’appello dei sindacati turchi, si sono dati appuntamento in piazza Taksim a Istanbul. Partiti da due luoghi diversi della città, i partecipanti alla manifestazione sindacale, agitando bandiere bianche o rosse, hanno invaso piazza Taksim, il cuore della contestazione, chiedendo le dimissioni del premier.

Anche Ozpetek si ferma. Allo sciopero ha aderito anche il regista Ferznan Ozpetek, che lo ha annunciato via Twitter: “In turchia..Si fermerà tutto tra poco.. Sciopero generale. Mi dicono. Anche io mi fermo”, ha scritto Ozpetk, che sta girando a Lecce il suo nuovo film.


A Roma giovedì sit-in dei Verdi davanti ad Ambasciata. Giovedì alle 11,30 davanti all’ambasciata turca di Roma, si svolgerà un sit-in in difesa dell’ambiente e della democrazia e per chiedere lo stop immediato delle violenze in Turchia. Lo slogan del sit-in promosso dagli attivisti verdi a sostegno della protesta partita dal Parco Gezi e a cui sono stati invitate molte personalità del mondo della politica e dell’ambientalismo – al momento hanno già dato la propria adesione Giuseppe Civati (PD), Roberto Della Seta – sarà ‘Si scrive ambiente e si legge democrazia’.

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