Vergognose contestazioni a Cagliari a David Grossman. A portarle avanti gruppi filopalestinesi che colgono l’occasione di contestare lo scrittore israeliano da sempre favorevole a una soluzione pacifica della questione palestinese e contrario alla politica del governo Natanhyau. Il peggio è che tutto questo si rovescia sul Comune di Cagliari e sul sindaco Zedda, che si mostrano ora reticenti (e probabilmente contrari) alla proposta di cittadinanza onoraria avanzata a suo tempo per Grossman. Questo è un articolo comparso ieri sulla stampa sarda:
Il romanziere israeliano David Grossman, uno dei più grandi scrittori contemporanei, è a Cagliari per un’anteprima dell’ottavo festival Tuttestorie, dedicato alla letteratura per ragazzi.
La contrapposizione tra sostenitori d’Israele e Palestina si è riproposta anche in occasione della visita a Cagliari dello scrittore David Grossman. Ospite per l’anteprima dell’ottavo Festival Tuttestorie, di cui è presidente onorario, è stato ieri contestato da un gruppo di filopalestinesi. L’intellettuale non ha rifiutato il confronto. Ha accettato di rispondere a una domanda sulla presunta volontà di Israele di sterminare i palestinesi. “Da decenni mi batto per la loro dignità e da sempre denuncio l’occupazione israeliana come dura e ingiusta”. Poi ha chiesto: “Perché fate questa domanda a me?”.
La contestazione non ha tuttavia turbato l’incontro che, coordinato dal caporedattore culturale dell’Espresso Wlodek Goldkorn, è stato anche l’occasione per la presentazione dell’ultimo romanzo “Caduto fuori dal tempo”. La visita di Grossman ha anche riaperto il dibattito che aveva segnato la volontà inizialmente manifestata di conferirgli la cittadinanza onoraria di Cagliari. La città si divise quando fu annunciata la visita. La contrapposizione si ripropone in un dibattito ancora vivo sui social network.
In Comune, tuttavia, la mozione per fare di Grossman un cagliaritano non è stata definitivamente archiviata, anche se “congelata” dalle polemiche. La propose Davide Carta, consigliere Pd. Attende di essere discussa, approfondendo le ragioni che si possono opporre alla sua approvazione. “La mia proposta – sottolinea oggi – prescinde da connotazioni ideologiche e non vuole essere una forzatura. Proprio per questa ragione ci si è riservati di approfondire la discussione. Il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Grossman vuole premiare il ruolo che lo scrittore ha saputo interpretare. Non è un uomo di divisioni, ma di apertura, dialogo e pace”.
Lunedì 20 maggio 2013