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Teatri occupati d’Italia, cosa succede in tante città da Roma a Catania a Venezia e Pisa?

Sono sempre di più i teatri abbandonati e in odore di speculazione edilizia che vengono “occupati” in Italia. A parte il Teatro Valle di Roma, che ha superato i due anni di occupazione e ha recentemente ospitato oltre a Peter Brook anche una grande serata sul progetto dei beni comuni Rodotà presente, la rosa delle occupazioni prosegue a Roma col Cinema Palazzo a San Lorenzo e col Cinema America a Trastevere.

Dal nord al sud si registrano poi occupazioni e a volte sgomberi come è capitato al Macao di Milano e al Teatro in fiera di Messina che era stato ribattezzato Pinelli (sgomberati il 14 febbraio i messinesi hanno reagito facendosi ospitare da teatri amici occupati come il Teatro Coppola di Catania e il Teatro Garibaldi di Palermo). Occupazioni anche a Venezia (Sale Docks), Pisa (da settembre il Teatro Rossi e da ottobre 2012 il  Municipio dei Beni Comuni. ) e a Napoli (ex Asilo Filangieri).

E’ un nuovo fenomeno, no? Perché nessuno (o quasi) parla delle loro produzioni culturali?

Ecco cosa succede sabato ad esempio a Napoli questo sabato:

EX ASILO FILANGIERI

sabato 20 aprile, ore 18.00

Sabato 20 aprile alle 18.00 il Lampedusa in Festival farà tappa all’Ex Asilo Filangieri di Napoli, un pomeriggio di cinema, diritti e musica per presentare la V edizione del Festival cinematografico più a sud d’Europa. Il tema del 2013 sarà “Migrare: le ragioni di una Scelta”, un’occasione per filmaker di tutto il mondo per aprire un dialogo su una tematica attuale e controversa.

Con una presentazione itinerante tra Bruxelles, Roma, Torino, Firenze, Bologna e Lecce, il Lampedusa in Festival arriva in terra partenopea in un dibattito che vedrà la partecipazione di Alessia Capasso (Lampedusa in Festival), Maurizio Del Bufalo (Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli), Yasmine Accardo (Garibaldi Centouno) e Gianluca Gatta (Archivio Memorie Migranti).
Nella cappella dell’Ex Asilo Filangieri sarà inoltre proiettato il film vincitore della scorsa edizione del Lampedusa in Festival, “Vera” di Francesca Melandri. Le note saranno invece quella dell’OMM, l’Orchestra Multietnica Mediterranea, melting pot musicale che incontra alle falde del Vesuvio i musicisti delle più diverse origini e tradizioni culturali.

Il Lampedusa in Festival si svolgerà a Lampedusa dal 19 al 23 luglio, l’obiettivo di quest’anno è aprire una riflessione critica sulle molteplici ragioni che spingono migliaia di esseri umani a lasciare il proprio Paese. Motivazioni economiche, politiche, culturali, personali: la migrazione può avere molteplici spinte. Il fenomeno che oggi appare sui quotidiani, domani sarà storia e cambiamento.
Il Festival invita tutti coloro che vorranno contribuire con le proprie opere a una riflessione sulle forme di rappresentazione delle dinamiche migratorie all’interno delle società di arrivo: come i migranti vengono visti, come sono percepiti, attraverso quale retorica viene disegnata la loro immagine pubblica. Qual è la relazione tra chi ospita e chi viene ospitato.

Oppure a Venezia a S.a.L.E. Docks con questa esposizione sui graffiti:

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