Un amico, un poeta, dalle svariate culture (e lingue) – italiana, americana, giapponese, perfino greca ma soprattutto una spiccata preferenza per quella dell’India –, ecco questo amico dalle tasche però vuote ha campato finora con un lavoro di traduzione tecnica che per la crisi gli è venuto meno. E lui allora si propone come organizzatore materiale di cene indiane, a Roma presumo visto che vive lì all’Esquilino. Sentite la sua idea:
Un’idea fra le altre che ho avuto è di prestare i miei servizi come chef per pranzi e cene indiane a chi ne avesse bisogno.
Molti di voi sanno che conosco benissimo la cucina del Nord del paese (ma conosco anche tantissime ricette del Sud, specie quelle per la stagione estiva).
Un pranzo-cena base, generalmente preparato nella casa della/del committente, potrebbe essere il seguente:
murg kari, dhal, sukhe alu, bhindi tamatar sabzi, chawal aur roti, rayata, salat, khir
ovvero:
pollo speziato – lenticchie in salsa – patate asciutte (cotte con spezie e succo di limone) – abelmoschi (okra) al pomodoro – riso bianco e chapati – insalata di yoghurt (vari tipi) – insalata (pomodoro, cetriolo, cipolla spruzzati con sale nero dell’Himalaya, lime juice e coriandolo tritato) – dolce di riso.
Le variazioni, come vi immaginate, sono quasi senza numero, grazie anche al mercato di Piazza Vittorio e alla ricchezza di verdure in offerta. Vorrei farvi assaggiare i karela, i vari tipi di gourds (ghiya, turai, etc.), e tante altre verdure che non conoscete e che i ristoranti indiani non preparano solitamente per i loro clienti.
Il pollo inoltre può essere sostituito con agnello o montone (per la preparazione anche di seekh kebab), o si può tralasciare la carne del tutto optando per un menu shakahari, vegetariano.
Una cena di questo tipo, per 2 – 6 persone potrà costare 60-90 Euro, comprese le materie prime (carne, verdure, legumi, erbe aromatiche, spezie secche) che normalmente acquisterò io (ma le può acquistare anche la/il committente se preferisce).
Questo nel caso che siano i padroni di casa che invitano amici a casa loro.
Se invece ciascun invitato paga la propria quota (cene a pagamento in una casa privata o in una associazione culturale, per es.) e gli invitati sono diciamo una decina, la spesa sarà di circa 10 Euro per persona (e progressivamente meno a seconda di quanto sale il numero di invitati).
Vi prego diffondete il messaggio.
Un saluto, S.G.
P.s: chi è interessato contatti la mia mail (brogip@gmail.com). Sul mio blog comunque ho già ospitato poesie sue…