Il 14 aprile Giorgio Napolitano – già noto ai tempi di Napoli, tantissimi anni fa, come Giorgio o’ sicco da distinguere da Giorgio o’ chiatto che era il suo maestro, Giorgio Amendola – aveva detto: “Rieleggermi sarebbe ridicolo”. Poi però Giorgio Napolitano ha fatto una mossa molto chiara: ha messo in grandissima difficoltà il povero Bersani imponendogli di fatto la linea di cercare “un presidente di larghe intese”. Che tradotto in parole povere voleva dire che Bersani doveva trovare un accordo con Berlusconi. Sotto questa forca caudina Bersani è caduto. E Giorgio Napolitano ha raccolto il testimone probabilmente desiderato nonostante i suoi 88 anni. E ora farà il governo del Presidente, che era il suo malcelato obiettivo fin dall’inizio. Penosa situazione.
In più ora possiamo forse svelare il perché il pd non ha voluto Rodotà. L’ha detto l’altra sera implicitamente Gino Strada a Servizio Pubblico: Rodotà non firmerà mai missioni di guerra…
Ci avevate pensato? Ecco perché Rodotà è stato probabilmente “negato” in questo modo dalla sua stessa area di partito. Il fatto che l’avesse proposto M5S è secondario, lo stesso Rodotà ha precisato tra l’altro: “Ad indicarmi è stato il web…”. Ma ora c’è Giorgio Napolitano che a parte le missioni di guerra ha già garantito pochissimo tempo fa il ruolo di Berlusconi a capo del Pdl, rivendicandone l’operatività nonostante i processi e tirando le orecchie ai magistrati a volte troppo solerti.
Ecco perché oggi pomeriggio il signor Berlusconi rideva così apertamente.