Ultimi fuochi contro l’agro romano, nella notte Alemanno cerca di far passare le delibere per nuove cementificazioni spacciate come housing sociale. La prima cementificazione approvata è a Casal Brunori. Cronaca di una nottata all’arrembaggio. Da paesesera.it online:
La prima ad essere approvata su quarantasei delibere da discutere in 32 ore. Prima che il consiglio si sciolga per dedicarsi esclusivamente all’ordinaria amministrazione DI M. CARTA
CAMPIDOGLIO La lunga notte delle delibere: “Golpe”
Quarantasei delibere da discutere in 32 ore, prima che il consiglio si sciolga per dedicarsi esclusivamente all’ordinaria amministrazione. Benvenuti nella notte delle delibere, il canto del cigno della consiliatura targata Alemanno, che, dopo mesi di stallo istituzionale, ricorre a un vero e proprio tour de force d’aula per approvare gli ultimi provvedimenti. Ultimi in ordine di tempo, ma non di importanza. Nel “mare di cemento”, come lo definiscono i comitati presenti in aula, che rischia di abbattersi sulla città alla vigilia del voto, c’è un po’ di tutto: nuove cubature, densificazioni e varianti al piano regolatore, quartieri da “riqualificare” come la Piccola Palocco o da ricostruire interamente come Tor Bella Monaca, pallino elettorale del sindaco Alemanno.
CASAL BRUNORI – Il primo punto dell’ordine del giorno ad essere approvato è la delibera 130/2011, che prevede una variante al piano di Zona C8 Casal Brunori nell’ex XII municipio, anche in funzione del Piano casa. Il provvedimento consente il cambio di destinazione d’uso, da non residenziale a residenziale, di un’area all’interno del piano di circa 28000 mc, e la relativa densificazione di 21000 mc, grazie al quale verranno realizzate 120 alloggi di edilizia agevolata e 80 da destinare all’housing sociale. In totale, oltre al cambio della destinazione d’uso (cambio di destinazione da commerciale a residenziale), il Campidoglio concede alla società proponente (Società costruzioni civili e militari) una densificazione di 22mila metri cubi circa per realizzare gli alloggi sopra indicati oltre a servizi e un centro anziani. In totale, il privato dovrà corrispondere al Campidoglio oltre 1,5 milioni di oneri concessori. “Una farsa – commenta Andrea Alzetta, consigliere di Roma in Action -. Saranno case di 70 mq da 7/800 euro al mese, che dopo 25 anni torneranno in mano ai costruttori. Questa è una logica sbagliata che mette in mano la città ai costruttori”. Sono appena scoccate le 8 e 30 e siamo solo all’inizio. Una lunga notte attende i consiglieri.
IL DIBATTITO – All’apertura del dibattito, l’aula è piena, ma si svuota progressivamente con il passare del tempo, come i banchi dell’opposizione. Gli unici a prendere la parola sono Andrea Alzetta, Pasquale de Luca, Fabrizio Panecaldo, Gemma Azuni e Athos de Luca, gli altri del Pd, invece, preferiscono rimanere dietro le quinte. Volano gli stracci tra maggioranza e opposizione e il primo a finire nel mirino è il sindaco Alemanno. A inizio seduta passeggia fra gli scranni e conversa amabilmente con i suoi, scatenando una dura reprimenda del consigliere Pd Athos de Luca. “Il sindaco è un indisciplinato”. Gramazio, capogruppo Pdl, lancia un appello all’opposizione, “fateci lavorare”, che cade nel vuoto. “Invece di mandare sms – lo punzecchia la Azuni, consigliere Sel – Gramazio si dimetta e vada a fare il consigliere regionale”.
Marco Carta