Gemma Azuni va avanti per la sua strada. E ad alcuni dirigenti di Sel non resta che dire: sì, ma la sua è solo un’autocandidatura…
E perché, le altre cosa sono? Non mi risulta che quella di Luigi Nieri, ora ritirata per appoggiare meglio Ignazio Marino, sia transitata attraverso chissà quale consultazione.
Però per alcuni dirigenti di Sel solo quella era “di partito”, dunque di altre opzioni non è neanche il caso di parlare.
E invece parliamone. Cosa c’è che non va nella candidatura di una donna che per anni è stata l’unica consigliera comunale di Sel e che qualcosa avrà pure da dire su Roma?
Inoltre, si parla tanto di primarie ma alla fine sembra che sul piatto restino solo primarie del Pd e non della coalizione. Tutto questo è molto strano.
Trovo perciò assolutamente legittima l’autocandidatura di Gemma Azuni, già consigliera comunale di Sel, sorretta da 8.566 firme di presentazione. Se poi il candidato vincente sarà Ignazio Marino, tanto meglio. La candidatura di Gemma Azuni servirà a non limitare le primarie a primarie del solo Pd. E come dice Gemma “aridaje”.
Post scriptum: il mio ticket ideale resta Marino sindaco e Azuni vice.