Su El Mercurio, il quotidiano più importante cileno, è comparsa il 26 marzo questa lettera di Alfonso Podlech, l’ex “fiscal” di Temuco che è stato processato in Italia per la “dispariciòn” e l’omicidio di Omar Venturelli nel 1973 a Temuco. Podlech inventa di essere stato detenuto in Italia in un carcere di alta sicurezza (era invece più semplicemente detenuto nel normale carcere di Rebibbia) e dopo questa eroica citazione ricorda di essere stato assolto per insufficienza di prove dal reato di omicidio. Dimentica di dire però che nella stessa sentenza è stato ritenuto responsabile di sequestro di persona e delle condizioni disumane di detenzione dei detenuti di Temuco tra cui Venturelli, reati oggi prescritti. Questa è la sua “innocenza”, quella che impunemente pone come riferimento per gli altri sottoposti a processo per analoghi reati oggi in Cile.
Qui di seguito la lettera di Podlech al Mercurio: