Festa della donna: mimose sull’Altare della Patria depositate da giovani ragazze nate in Italia ma senza cittadinanza accompagnate dai sindaci.
Iniziativa della Fondazione Nilde Iotti e dell’Anci per sollecitare la riforma della legge.
ImmigrazioneOggi.it 8 marzo 2013
In occasione della festa della donna, oggi 8 marzo, venti ragazze nate in Italia ma senza cittadinanza, accompagnate dai loro sindaci provenienti da tutta Italia, hanno depositato una corona di mimosa ed alloro sul Sacello del Milite Ignoto dell’Altare della Patria a Roma, simbolo della Repubblica Italiana.
Lo comunica una nota congiunta dell’Anci e della Fondazione Nilde Iotti. Con questo gesto le ragazze intendono dire a noi tutti che non sono più immigrate, ma nuove cittadine, si legge nella nota, amano l’Italia e vogliono essere riconosciute italiane. Sono italiane di fatto e vogliono esserlo anche per legge. Chiedono la modifica della legge sulla cittadinanza italiana per affermare che chi nasce e cresce in Italia è italiano.
“Con questa iniziativa simbolica la Fondazione Nilde Iotti e l’Anci – ha detto il presidente della Fondazione Livia Turco – intendono rivolgere un appello alle elette ed agli eletti del nuovo Parlamento perché approvino subito una legge di riforma della cittadinanza per consentire a chi nasce e cresce in Italia (circa 400 mila nati dal 2005 al 2010) su richiesta dei loro genitori, di essere italiani”.
Tra le altre, c’erano Keti Bicoku, Miruna Cajvaneanu, Pia Gonzales, Marianna Soronevych, Erika Piacentini Zidko e Danuta Wojtaszczyk, giornaliste del gruppo Stranieri in Italia. Presenti anche Soheir Katkhouda, presidente dell’Associazione delle donne musulmane in Italia, Maria Jose’ Mendez Evora, Cavaliere della Repubblica di origine capoverdiana, Lucia King, esponente della comunita’ cinese di Roma oltre all’ambasciatrice del Pakistan in Italia Themina Janjua.