Mi dispiace per Vittorio Silvestrini, un fisico di rango che nella Città della Scienza da lui ideata aveva messo tutta la sua passione per la divulgazione.
Silvestrini, prima a Pisa dove si era laureato, poi a Frascati e infine a Napoli (insegna alla Federico II) ha cercato sempre da buon militante di sinistra (è stato a lungo nel Pci) di portare avanti una battaglia culturale a largo raggio.
La sua creatura è ora rasa al suolo da un fuoco che è divampato troppo rapidamente su un fronte lungo oltre cento metri. Come è possibile tutto ciò?