Informazioni che faticano a trovare spazio

L’esempio siciliano: la revoca delle autorizzazioni per il megaradar Usa Muos , decisa dalla giunta Crocetta su input dei 16 consiglieri grillini…

Mentre ci si sbrana a livello nazionale a colpi di offese (offese in prevalenza di Grillo verso Bersani) dalla Sicilia viene il primo concreto esempio di una battaglia che i grillino hanno imposto al Pd di Crocetta. Obiettivo Muos, il megaradar mostruoso che gli Usa stanno costruendo a Niscemi, per il quale i grillino dell’Ars hanno ottenuto da Crocetta un impegno chiaro, la revoca delle autorizzazioni concesse per la costruzione del radar.

E’ andata così: da oltre due mesi una mobilitazione con blocchi stradali sta contrastando il Muos (nessuna eco sui media nazionali…), all’Ars questo problema ha spinto i 16 grillini eletti ad annunciare che non avrebbero votato il documento economico della Regione se Crocetta non avesse deciso per la revoca delle autorizzazione. Cosa che è poi avvenuta. Il che apère un contenzioso con lo stesso governo Monti che aveva autorizzato il tutto…

Conclusione: un’intesa è dunque possibile tra forze di sinistra e M5S. Forse citare questa situazione potrebbe servire a qualcosa-

Qui di seguito un articolo sull’Unità online di oggi sabato 2 marzo 2013:

Battaglia tra Pd e M5S sullo stop
ai radar Usa a Niscemi

La Regione Sicilia ha stoppato il “Muos”, sistema radar americano. C’è chi dice: merito dei grillini. Digiacomo, Pd: «Battaglia di tutta la commissione sanità».

Muos sta per Mobile User Objective System: è un sistema radar che gli Stati Uniti hanno progettato per Niscemi in Sicilia. L’impianto di telecomunicazioni satellitari ad altissima frequenza della marina militare statunitense viene da tempo duramente contestato da cittadini del paese e attivisti: temono che le radiazioni siano pericolose. La giunta regionale guidata da Crocetta ha bloccato la costruzione della base, dopo che il governo Monti e tecnici avevano detto sì, c’è chi attribuisce lo stop alla pressione del Movimento 5 Stelle, uno stop che incrina i rapporti Usa-Italia, ma non è così semplice. Pippo Digiacomo del Pd: una battaglia che non è appannaggio dell’M5S.

«La battaglia del Muos è stata portata avanti da tutta la commissione sanità, non credo possa essere accettabile che movimenti politici possano intestarsi decisioni prese, invece, in maniera collegiale», dichiara il presidente della Commissione sanità all’Assemblea regionale siciliana, Pippo Digiacomo del Pd, chiarendo com’è arrivata che la Regione ha revocato le autorizzazioni per costruire l’antenna satellitare americana in fase di realizzazione a Niscemi. Digiacomo ribatte al capogruppo del Movimento 5 stelle, Giancarlo Cancelleri. «La revoca non è stata decisa in seguito a un ricatto da parte di deputati che minacciavano l’eventuale rifiuto all’approvazione del Dpef – chiarisce Digiacomo -. L’attenta analisi delle possibili conseguenze delle onde elettromagnetiche sulla salute dei cittadini, sostenuta e documentata dalla commissione sanità dell’Ars, piuttosto, ha convinto il Presidente della Regione dell’opportunità di una decisione forte». «La ricerca del bene comune – insiste il parlamentare Pd – non è una prerogativa del Movimento 5 stelle, che, per altro, se parliamo di spartizione di poltrone, ha ottenuto quanto e forse più degli altri».

Il «Movimento Polo Oncologico» di Gela hanno intanto scritto al presidente degli Stati uniti Barack Obama chiedendo di istituire a Niscemi (caltanissetta) «un centro ad alta specializzazione per patologie elettromagnetiche e tumorali che possa dare prima di tutto prevenzione sulle eventuali cause sulla salute umana. L’istituto potrebbe diventare un riferimento internazionale per i tumori e le patologie correlate con una chiara azione preventiva sulla popolazione residente». Nella lettera, il presidente del Polo Oncologico, Maurizio Cirignotta sul Muos, ha manifestato «preoccupazione che le onde elettromagnetiche possano provocare un incremento dell’insorgenza di tumori in una zona già ad alto rischio ambientale».

«Le persone che vivono nelle aree vicine al Muos temono per la loro salute. È bene chiarire anzitutto che il Muos non è uno strumento militare di attacco ma di difesa contro proiettili lanciati da centri terroristici. La novità di questi giorni è il proiettile cosmico finito sugli Urali. Esso richiama la nostra attenzione su un pericolo che è di gran lunga più grave del terrorismo». Lo dice in un comunicato il fisico Antonino Zichichi, assessore al Turismo della Regione siciliana. Secondo Zichichi, «non ci sono motivi per avere paura del Muos essendo le onde elettromagnetiche emesse di bassissima energia», ma «essendo la cultura detta ‘moderna’ in verità pre-aristotelica, ha fatto bene il presidente Crocetta a intervenire affinché il popolo di Niscemi possa essere convinto di come effettivamente stanno le cose sui pericoli per la salute e sul funzionamento del Muos».

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