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I figuranti di Berlusconi

E così ci sono i “figuranti” che vanno pagati ad applaudire Berlusconi. Li gestisce un casting, che serve anche le trasmissioni tv. Fantastico, no? La descrizione è su repubblica, ce ne parla Alessandra Paolini. Ecco le truppe scelte dell’assalto al palazzo d’inverno in versione berlusconi:

“Certo 10 euro a comparsata è una miseria. Per fortuna oggi, per andare da Berlusconi, c’è il pullman, così il biglietto dell’autobus me lo sono risparmiato. Ma del resto che devo fare? Con quella misera pensione che c’ho… Invece, tra me e mio marito, una trasmissione oggi un evento politico domani, 2300 euro al mese le portiamo a casa”.

Vita da figurante, da pubblico che applaude a comando nei vari “Affari tuoi”, “Uomini e donne” e talk show televisivi dove il pubblico è indispensabile come cornice. Maria, capelli biondi platino, golfino maculato e un’età che ha superato i sessanta, è seduta riscaldata da un piacevole sole primaverile sul muretto davanti al Teatro Brancaccio, in via Merulana. Maria ride e scherza con gli altri compagni d’avventura  –  una cinquantina in tutto  –  in attesa che il bus turistico porti lei e gli altri sul luogo di “lavoro”. Destinazione piazza del Popolo per il “Tutti con Silvio per una nuova Italia”. Maria, neanche a dirlo, non è del Pdl. “Votare Silvio? Macché stai a scherzare? Ma magari casca dal palco”. A quel punto i colleghi, scoppiano a ridere. “Ma perché Maria, la spilletta con la faccia del Berlusca non te la sei portata stavolta?”, rilancia con un’altra battuta un signore seduto, anche lui, sul muretto.

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Non è un “popolo” azzurro doc questo gruppo ammassato davanti al teatro. Fede politica assente in molti di loro. “Fanno tutti schifo i partiti”, dice Giovanni, magro, alto con il giornale in mano”. “La politica non c’entra, per noi questa di oggi è una “trasmissione” come un’altra”, racconta Eleonora che arriva da Trastevere. “Io vado dove serve, applaudo dove occorre e niente più. Non è mica la prima volta che vengo pagata per un comizio. Sono già stata una volta da Alemanno e un’altra da Casini. Il problema vero è che ci pagano solo 10 euro. La tariffa la decide l’agenzia di casting a cui siamo iscritti. Io, a dir la verità, con le mie amiche mi vergogno e così sparo una cifra più alta. Ma anche se sono pochi, questi euro mi servono. Pochi soldi e pure sudatissimi. Perché si lavora tanto, anche se meno spesso di un tempo. Ora ci fanno la concorrenza i giovani, con tutti questi disoccupati che ci stanno in giro”.

Le trasmissioni a cui partecipa questa strana comitiva un po’ agée sono sia della Rai che di Mediaset. “A volte stai dentro uno studio per ore e ore. Durante alcuni programmi ti annoi talmente tanto che ti viene pure da dormire”. A parte quando si va da Bonolis. Sì, su questo punto il gruppo è concorde: “Lì ti ammazzi sempre dalle risate”. Ed eccolo, puntuale il pullman alle 13 e 30, l’adunata per il Cavaliere comincerà fra due ore e mezza. Ma c’è da fare un’altra sosta e raccordarsi con altri tre pullman che hanno fatto salire altri figuranti: a Testaccio a Piazza Bologna e sulla Tiburtina.

(24 marzo 2013)

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