I ‘saggI’ incaricati da Giorgio Napolitano di avanzare proposte programmatiche sulle riforme istituzionali sono: il professor Valerio Onida, presidente emerito della Corte costituzionale; il senatore Mario Mauro, capogruppo dei montiani in Senato; il senatore del Pdl Gaetano Quagliariello e l’ex presidente della Camera Luciano Violante (Pd). Quelli uncaricati di avanzare proposte programmatiche in materia economico-sociale ed europea sono Enrico Giovannini, presidente dell’Istat; Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato; Salvatore Rossi, membro del Direttorio della Banca d’Italia; i presidenti delle Commissioni speciali di Camera e Senato, Giancarlo Giorgetti (Lega) e Filippo Bubbico (Pd); e il ministro Enzo Moavero Milanesi.
Neanche una saggia. Complimenti al presidente Napolitano.
C’è un illustre precedente, comunque, i Sette saggi della Gtrecia (VII-VI secolko a.C.). Chiacchierata la composizione ma secondo Diogene Laerrzio (Vite dei filosofi) c’era purelapossibilità che ne abbia fatto parte Pisistrato il tiranno (nell’immagine, una statua greca che lo raffigura).
« Questi erano ritenuti i (sette) saggi: Talete, Solone, Periandro, Cleobulo, Chilone, Biante, Pittaco. A questi aggiungono Anacarsi lo scita, Misone di Chene, Ferecide di Siro, Epimenide il Cretese. E alcuni anche Pisistrato il tiranno »