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“Girlfriend in A Coma” è sbarcato a Roma. Oggi a Stampa Estera ed Eliseo, sabato a Rinascita a via Agosta

Girlfriend in a Coma“: il film censurato dal Maxxi è sbarcato da oggi mercoledì a Roma, con proiezioni al mattino alla Stampa Estera e a sera all’Eliseo per iniziativa dell’Espreesso. Poi sabato ecco una proiezione preceduta da dibattito alla libreria Rinmascita di via Agosta:

Il 16 febbraio presso la Libreria Rinascita di Roma

Roma, 16 febbraio — Il controverso film di Bill Emmott e Annalisa Piras, “Girlfriend in a Coma“, una spietata analisi del declino italiano, verrà proiettato presso la Libreria Rinascita di Roma, in Viale Agosta 36, la sera del prossimo 16 febbraio alle ore 21.

Gli ospiti delusi dalla mancata proiezione al Museo Maxxi, che ha improvvisamente ritenuto di vietare la proiezione a causa di possibili “turbamenti” che si riteneva la sua visione potesse recare alla tornata elettorale in corso, potranno partecipare alla visione del film, che sarà preceduta a partire dalle ore 20:00 da un dibattito a cui sono stati invitati:
Annalisa Piras, Paolo Brogi, Silvio Di Francia, John Hooper (The Guardian), Philippe Ridet (Le Monde).

Bill Emmott ha detto:

“Capisco, senza condividere l’atteggiamento da struzzo, i tentativi della politica di bloccare l’uscita di ‘Girlfriend’. L’Italia è sull’orlo di un terribile precipizio, e chi doveva proteggerla dal disastro incombente ha mancato clamorosamente al proprio dovere.

“Annalisa ed io abbiamo lavorato per svegliare l’Italia dal sogno soporifero indotto dalla versione riveduta e corretta dell’antica strategia detta dei ‘Panem et circenses’. Oggigiorno parliamo invece degli orchestrali che suonavano sulla tolda del Titanic mentre affondava, ma almeno loro erano uomini di coraggio”.

La filmmaker Annalisa Piras parla invece della scelta amara del suo Paese, che: “…ormai deve riformarsi o morire. Non può lasciare questo compito ad altri, ma pare non trovare più l’energia per farlo all’interno dei propri confini. Ecco perché ci rivolgiamo anche all’energia, alle abilità e alle conoscenze di quel milione di talenti italiani che negli ultimi due decenni sono dovuti espatriare per trovare all’estero un futuro che non c’è più in casa”.

Concludiamo riportando i giudizi espressi da due autorevoli inviati italiani che hanno potuto visionare il film in altre capitali estere:“Meravigliosamente indigesta” (Leonardo Maisano, Il Sole 24 Ore, Londra), e “Tanto bello quanto fa rodere lo stomaco” (Marco Zatterin, La Stampa, Bruxelles).

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