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Sui parlamentari ebraici del Pdl “silenti” in merito ai vergognosi giudizi del loro capo sul fascismo

In effetti ero curioso di sentire che cosa avrebbe detto stasera, al Colosseo per il Giorno della Memoria, la parlamentare del Pdl Fiamma Nirenstein. Per cinque anni ha votato per Berlusconi, assecondando tutte le volontà del capo (compreso, immagino, quel voto pazzesco su Ruby Mubarak…). E lei che fa?  Il giorno in cui il suo presidente dice quel che dice sul fascismo lei se la prende con i fascisti ungheresi. Alza la voce e dice che gli ebrei non hanno paura. Inveisce contro i fascisti ungheresi. E i fascisti italiani? E i personaggi come Berlusconi? Niente. Silenzio. Perlomeno è questo che ho registrato al Colasseo durante il suo intervento. Niente neanche su questo modo ignobile di solleticare i voti della Destra di Storace. Niente, insomma.

La Nirenstein se la prende solo con gli ungheresi e con gli islamici scandinavi. Benissimo. E Berlusconi che chiede voti all’elettorato fascista rispolverando il fascismo che ha fatto tante cose buone? Nulla.

A chi l’ha applaudita dicendo “brava Fiamma”  non viene in mente con chi si accompagna la brava Fiamma Nirenstein?

Per fortuna stasera a precederla c’è stato Emanuele Fiano, parlamentare del Pd. Il quale ha tra l’altro stigmatizzato lo “sconto” fatto da Berlusconi al fascismo. E per fortuna a seguirla è intervenuto Riccardo Pacifici che è restato sul suolo italiano e ha parlato quantomeno di Casapound.

Che dire di questi parlamentari ebraici ingaggiati dal centro destra? Francamente fanno ora un po’ pena, certo, visto come vanno le cose dello schieramento in cui si ritrovano. Ma immaginiamoci invece un centro destra più vincente, con dentro come sempre la peggiore marmaglia fascista e post-fascista. Che pensare allora di questi parlamentari legati al carro berlusconiano?

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