Ferrovie dello Stato si chiamavano una volta. Poi lo spezzatino Trenitalia, Rfi, Grandi Stazioni. E nello spezzatino ecco scomparire la lapide al ferroviere Michele Bolgia, ucciso alle Fosse Ardeatine ma soprattutto ricordato come il ferroviere coraggioso che spiombava i treni degli ebrei deportati.
Ecco, a Roma rifanno la Stazione Tiburtina. E cosa succede? Succede che al primo binario la lapide che era lì dal 1946, per ricordare Michele Bolgia, ora non c’è più.
Scomparsa.
Il 27 gennaio, di mattina alle 11, si è tenuto un presidio di protesta, di fronte alla Stazione Tiburtina.
Rivogliamo la lapide, questa la richiesta delle associazioni che hanno promosso protesta.
Potranno le ferrovie non riconoscere il problema che hanno creato?
Se non altro dopo aver riconosciuto sempre a Roma il coraggio di un altro antifascista, il piccolo Ugo Forno che salvò il ponte sull’Aniene dove ora transitano i Frecciarossa…