Informazioni che faticano a trovare spazio

Il terribile Muos di Niscemi, provincia Usa, di cui non si parla. E la lettera indirizzata ad Obama

A Niscemi in Sicilia , su territorio considerato Usa,  sta sorgendo un mostro. Il megaradar Muos, uno dei quattro che gli Usa hanno al mondo, con strutture altissime e talmente potenti da mettere in un cono d’ombra elettronica lo stesso aeroporto di Comiso. Un mostro che dovrebbe riguardare i movimenti nel Mediterraneo e nell’Africa del Nord, ma che di fatto incombe come una minaccia oscura sulla vita di chi gli sta vicino minacciando tumori e quant’altro. Da oltre due mesi a Niscemi vanno avanti mobilitazioni e blocchi stradali contro il Muos, ma le notizie restano chiuse in Sicilia. ED è singolare che ancxhe iniziative come la lettera ad Obama che qui di seguito riportiamo in originale e nella sua traduzione non sia nota agli italiani. Eccone il testo inviato da un summit di educatori del Masce tenutosi a Tunisi lo scorso ottobre:

General Assembly of Mediterranean Society of Comparative Education (ME.S.C.E.)*, met in Hammamet, Tunisia, on 3rd October 2012.

Open letter to US President Barack OBAMA.

Dear US President Barack Obama:

We, Mediterranean educators and researchers in Education, met in Hammamet, Tunisia for the 6th ME.S.C.E. Conference, express our deep concern about the US Navy’s project to install in Niscemi, Sicily, the Mobile User Objective System (M.U.O.S.), because:

  1. that super-radar responds to the very idea that US needs to menace the Mediterranean peoples to maintain “peace” and “security” in the area;
  2. the only functioning of the M.U.O.S., in addition to the other, already functioning US radars in Sicily, is simply lethal to the Sicilians, as a recent, hyper-qualified research from Turin University, linked with MIT, Massachusetts, scientifically and unequivocally demonstrated.

The civil society in Sicily already mobilized with manifestations of concern and protest; physicians collected sad stories of US and Italian soldiers, in service in Niscemi, already struck by cancer and leukaemia. A petition with 16.000 signatures is growing, even through the website of Avaaz, a qualified international Organization for Human Rights, to take the issue at the attention of the top relevant Institutions. In truth, Italy, Europe and the Arab World should take the most serious interest in the matter as soon as possible.

Dear President Obama, we use to appreciate your efforts for implementing democracy and mutual understanding among all the peoples on this Earth. Moreover, we acknowledge that your previous political action has played a pivotal role in provoking what we now call the “Arab Spring”. After all, if we are now here in Tunisia to do our job is just because a new and positive phase of the “Dialogue Among Civilizations” has been opened. You have been rightly awarded the Nobel Prize for Peace. We, Mediterranean educators and researchers are enjoying and implementing this new phase of mutual confidence that you enormously contributed to create, on liberating a new and great potential for developing global democracy.

Like you, we are strongly convinced that education and culture are the two authentic, human and democratic weapons for overcoming the obstacles to the implementation of peace and prosperity on this Planet.

Like you, we are strongly committed with peace and mutual understanding in this region and beyond, through the intercultural dialogue.

For all that we are sure that you are sharing with us the concern about the monstrousness of the US Navy’s project to over-militarize Sicily, the pearl of the Mediterranean, where our Society ME.S.C.E. was born in 2004 – a Society that successfully organized in 2007, in Sarajevo (Bosnia Herzegovina), the XIII World Congress of Comparative Education on the very theme of the Intercultural Dialogue.

We ask you to stop M.U.O.S., this lethal and pro-war instrument.

We ask you to encourage us to pursue our delicate, educational activities here in the Mediterranean, in a climate of peace and mutual confidence, guided by the idea that true security is the fruit of the dialogue only.

President Barack Obama: YOU CAN!

First signature: Giovanni Pampanini, first ME.S.C.E. President, 2004-2006 (Italy)

  • MESCE is a constituent society of the World Council of Comparative Education Societies, which is an NGO in Operational Relations with UNESCO.

Assemblea Generale della Società Mediterranea di Educazione Comparata (MESCE = Mediterranean Society of Comparative Education)*, riunita a Hammamet, Tunisia, il 3 ottobre 2012.

Lettera aperta al Presidente USA Barack OBAMA.

Stimato Presidente degli Stati Uniti Barack Obama:

Noi, educatori e studiosi di Educazione del Mediterraneo, riuniti ad Hammamet, Tunisia per il VI Congresso della MESCE, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione circa il progetto della Marina Militare USA di installare in Niscemi, Sicilia, il Mobile User Objective System (M.U.O.S.), perché:

  • questo super-radar risponde evidentemente all’idea che gli Stati Uniti hanno bisogno di minacciae i popoli mediterranei per mantenere la “pace” e la “sicurezza” nell’area;
  • il semplice funzionamento del MUOS, in aggiunta a quegli altri, già funzionanti, radar USA in Sicilia, è letale ai Siciliani, come una recente super-qualificata ricerca fatta dall’Università di Torino, in collegamento con il MIT del Massachusetts, ha dimostrato in modo scientifico ed inequivocabile.

La società civile in Sicilia si è già mobilizzata con manifestazione di preoccupazione e di protesta, medici hanno raccolto le tristi storie di soldati USA e italiani, in servizio presso Niscemi, già colpiti dal cancro e dalla leucemia. Una petizione con circa 16.000 firme sta crescendo ogni giorno di più, anche attraverso il sito di AVAAZ, un’Organizzazione internazionale per i diritti umani, per portare l’argomento all’attenzione delle massime istituzioni interessate. In effetti, l’Italia, l’Europa e il Mondo Arabo dovrebbero prendere in seria considerazione questa preoccupante situazione il più presto possibile.

Caro Presidente Obama, noi tutti apprezziamo i Suoi sforzi per irrobustire la democrazia e la reciproca fiducia fra tutti i popoli di questa Terra. Inoltre, noi riconosciamo che la Sua precedente attività politica ha avuto un ruolo cruciale nel provocare ciò che oggi chiamiamo “la Primavera Araba”. Dopo tutto, se siamo qui in Tunisia a fare il nostro lavoro, questo è grazie alla nuova e positiva fase di “Dialogo fra Civiltà” che si è aperta. Giustamente Lei ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace. Noi, educatori e studiosi del Mediterraneo stiamo fruendo e rinforzando questa nuova fase di reciproca fiducia che Lei ha enormemente contribuito a creare, liberando un nuovo e grande potenziale di sviluppo della democrazia globale.

Come Lei, noi siamo fortemente convinti che l’educazione e la cultura siano le due autentiche, umane e democratiche armi per superare gli ostacoli alla crescita della pace e della prosperità su questo Pianeta.

Come Lei, noi siamo fortemente impegnati a sviluppare la pace e la fiducia reciproca in questa regione e non solo, attraverso il dialogo interculturale.

Per tutto quanto sopra-esposto, noi siamo sicuri che Lei condivide la nostra preoccupazione per la mostruosità del progetto della Marina Militare USA di super-militarizzare la Sicilia, la “perla del Mediterraneo”, dove la nostra Società MESCE è nata nel 2004 – una Società che ha già con successo organizzato nel 2007, a Sarajevo (Bosnia Erezegovina), il XIII Congresso Mondiale di Educazione Comparata sul forte tema del Dialogo Interculturale.

Noi Le chiediamo di fermare il MUOS, questo strumento letale e a favore solo della guerra.

Noi Le chiediamo di incoraggiarci a continuare nelle nostre attività, delicate ed educative nel Mediterraneo, in un clima di pace e di fiducia reciproca, guidati dall’idea che la vera sicurezza sia il frutto solamente del dialogo.

President Barack Obama: YOU CAN!

First signature: Giovanni Pampanini, first ME.S.C.E. President, 2004-2006 (Italy)

* La MESCE è una Società membro del Consiglio Mondiale delle Società di Educazione Comparata, che a sua volta è una ONG riconosciuta dall’UNESCO.

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