L’apertura di Grillo ai fascisti del terzo millennio miete già le prime vittime. Lorenzo Paluan consigliere comunale di Carpi, sostenuto anche da Rifondazione Comunista, si è dimesso per protesta dopo la
strizzata d’occhio del comico a CasaPound. “Un movimento che nasce per chiedere più democrazia, non può essere non antifascista – scandisce -, è una questione di logica e di senso delle parole, così come era
evidente che la gran parte dei consensi raccolti dal M5S nelle sue prime elezioni, veniva proprio dai delusi dei partiti della cosiddetta sinistra di governo; che infatti accusavano il movimento di rubargli i voti”.
Il consigliere carpigiano già in passato aveva manifestato una certa insofferenza ai dicktat di Grillo. Ma a farlo esplodere è stata la conversazione tra Grillo e Simone Di Stefano, leader di CasaPound, in cui il comico ha dichiarato che l’antifasismo non è una questione di sua competenza. E che se dei militanti di CasaPound
avranno i requisiti per entrare nel M5S saranno i benvenuti.