Ricevo da Sergio Sinigaglia:
Civitanova Marche. Visto che siamo in tempo di elezioni e si parla molto di “società civile”, di “rivoluzione civile”, vale la pena raccontare una storia di profonda “inciviltà”. A Civitanova Marche, durante le festività natalizie, il sindaco Tommaso Corvatta, che da alcuni mesi guida una giunta di centrosinistra, decide di ospitare nella sua seconda casa una famiglia rom in gravi difficoltà. Si tratta dei Ciurrau, abitanti da diverso tempo nella cittadina in provincia di Macerata Il nucleo famigliare è composto da cinque persone, tre uomini e due donne. La più anziana è malata di tumore, la figlia è incinta di alcuni mesi. I Ciurrau “vivono” in condizioni che definire precarie è un eufemismo: dormono praticamente all’aperto in “alloggi” di fortuna. Insomma una condizione inaccettabile. La notizia si diffonde in città, nonostante il sindaco non abbia voluto farsi “pubblicità”. I mass media se ne impossessano facilmente e dunque la vicenda corre di “bocca in bocca”, per dirla con De Andrè, sollevando le proteste di molti bravi cittadini che se la prendono con Corvatta per aver dato “la casa agli zingari”. Il sindaco replica sottolineando come dopo aver tentato di trovare una soluzione “pubblica” di fronte all passività della sua giunta, ha deciso di provvedere privatamente. Ma la protesta non si placa, anzi divampa sempre di più. Per fortuna c’è chi si discosta dal coro, come il gruppo di “Cittadinanza attiva”, la cui responsabile Laura Marzola si occupa da mesi delle condizioni della famiglia rom, sostenendola come può, e i giovani del centro sociale Jolly Rogers. Ed è proprio nei locali del centro che dei pessimi individui hanno cercato di aggredire la famiglia che era in attesa di ricevere una roulotte dove poter alloggiare. Il giorno prima invece alcuni uomini avevano spintonato e insultato la giovane incinta. Visto il clima di intolleranza diffusa è notizia di queste ore che Cittadinanza attiva, come annunciato in una conferenza stampa, ha deciso di trasferire la famiglia in un Comune marchigiano pronto ad accogliere i rom.
Ogni commento è superfluo.