Informazioni che faticano a trovare spazio

Berlusconi candida Minzolini. Ecco le 50 pagine di accuse del cdr al direttore del Tg1…

Berlusconi candida Minzolini. Evidentemente si tratta di una ricompensa. Come pro-memoria riproduco il dossier fatto dal Cdr del Tg1 sulla direzione di  Augusto Minzolini. Una vergogna.

Dossier del cdr del Tg1 contro Minzolini
“Usa tecniche di disinformazione”

L’organismo sindacale uscente attacca il direttore del telegiornale della rete ammiraglia di viale Mazzini. E passa in rassegna la sua conduzione: dalle escort al Rubygate. La replica: “E’ una cosa paradossale, singolare, assurda. Sono malati di un’ideologia che è finita da un pezzo”

ROMA – Un ‘libro bianco’ sulla direzione del Tg1 di Augusto Minzolini. E’ quello realizzato dal comitato di redazione uscente del Tg1 (Alessandra Mancuso, Alessandro Gaeta e Claudio Pistola) che passa in rassegna il telegiornale della rete ammiraglia di viale Mazzini. Sono pagine e pagine cariche di critiche alla conduzione di Minzolini, dense di quelle che il cdr definisce omissioni, sottovalutazioni e vere e proprie “raffinate tecniche di disinformazione”. Ed ancora:; “Faziosita’, silenziatore sulle posizioni critiche nei confronti del governo, campagne contro, nessun diritto di replica, politica ridotta a pastone”. Immediata la replica del direttore: “‘E’ una cosa paradossale, singolare, assurda. Sono malati di un’ideologia che è finita da un pezzo”.

Scorrere le molte pagine è come fare una full immersion sul giornalismo targato Minzolini. Che, al momento dell’insediamento, nel giugno 2009, dice: “Il mio Tg si occuperà della vita reale della gente”. Da allora ad oggi è stato un continuo di polemiche, calo di ascolti, tensioni con la redazione, editoriali sempre in sintonia con il governo, notizie abilmente sottaciute. Altre, altrettanto abilmente pompate.

Qualche esempio, tratto dal dossier dei giornalisti Rai. Delle escort nelle residenze del premier non si parla. Perché, spiega Minzolini, “è solo gossip, non ci sono notizie”. Della Gelmini e della sua riforma aspramente contestata neanche. Meno che mai di Brunetta che se la prende con

la sinistra “che deve andare a morire ammazzata”. A ottobre 2009 il cdr protesta e chiede che il Tg non sia “schierato”. Per tutta risposta Minzolini va in video e, come aveva invocato Berlusconi pochi giorni prima, chiede il ritorno “all’immunità parlamentare”. A dicembre un milione di persone in piazza per il No B day valgono un servizio di un minuto e trenta. Avanti così. Berlusconi viene colpito in piazza Duomo da uno squilibrato e Minzolini va in video a dire “basta al clima d’odio”. Gennaio 2010 comincia con un editoriale in cui si paragona Craxi a Reagan e Wojtyla: “Fu un capro espiatorio”. Scoppia lo scandalo appalti a L’Aquila. Nuova scesa in campo del direttore a difesa del capo della Protezione Civile Guido Bertolaso: “No alla gogna mediatica”.

La trasformazione dell’assoluzione per prescrizione in una ben più rassicurante semplice assoluzione del premier implicato nel caso Mills è ormai storia. Tanto che telefonate e mail di protesta inondano la redazione. Al Tg1, denuncia il cdr, cominciano le “epurazioni” dei giornalisti “sgraditi” al direttore. Da Tiziana Ferrario a Paolo di Giannantonio. Pochi giorni dopo se ne andrà anche Maria Luisa Busi. Il 10 giugno 2010 nuova apparizione video di Minzolini che, in piane crisi, esalta i risultati economici ottenuti dal governo. Scoppia il caso della casa del ministro Scajola. E al Tg1 si parla di “corsi di galateo per cani”. Non mancano i continui attacchi a Repubblica, “il giornale politico per eccellenza”.  Perfetta, invece, la sintonia con Panorama, Giornale, Libero.
Il 14 gennaio 2011 Berlusconi viene indagato per concussione e favoreggiamento di prostituzione minorile. Giornali e siti sono pieni di verbali e intercettazioni. Per Minzolini, però, la notizia vale solo la terza posizione in scaletta, a dieci minuti dall’inizio del Tg serale. Ecco cosa si legge nel dossier: “Nel servizio solo gli estremi della notizia e nulla sulla sostanza: le notti passate da Ruby ad Arcore, il bunga bunga. Poi ecco la replica affidata all’avvocato del premier. Infine il procuratore capo Bruti Liberati, che ricorda ‘che c’è sempre il principio di non colpevolezza’”. Nei giorni seguenti “sparisce” la notizia degli appartamenti in via Olgettina, niente sull’interrogatorio della Minetti, niente sui tabulati telefonici.

Il 16 e il 19 ampio spazio a due videomessaggi di Berlusconi, mentre si continua a glissare sull’inchiesta Rubygate. Cose private, si dirà. Di nessuna importanza politica. Sarà, ma colpisce però la prontezza che il Tg1 dimostra sulla vicenda della casa di Montecarlo tirando in ballo il presidente della Camera Gianfranco Fini. Servizi e servizi su una questione da cui Fini uscirà senza coinvolgimento.

Nel frattempo Berlusconi irrompe al telefono durante la trasmissione di Gad Lerner sullo scandalo Ruby. Il Tg1 ne parla, ma “non spiega cosa l’abbia provocata e non fa sentire i momenti salienti della scenata del premier”.

Imperversano, però, i servizi “di intrattenimento”. Qualche esempio? Uomini italiani sempre più casalinghi, un gorilla star del web, un giocatore di basket che resta appeso nel canestro, le volpi in città…

Nel dossier spiccano veementi campagne di stampa contro gli sprechi della Regione Sicilia governata dal terzopolista Raffaele Lombardo. Ma dove ci si dimentica della parentopoli che ha colpito il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Il Tg1 si dedica agli sprechi siciliani il 3, il 4, il 5, il 6, il 9, il 10 gennaio 2011. Mentre dello scandalo che investe l’amministrazione capitolina e dello scioglimento della giunta si fa fatica a trovare traccia. Se si esclude una dichiarazione di Alemanno che parla della chiusura “di una fase di governo che ha ottenuto grandi risultati”.

A fine gennaio 2011 il cdr prende carta e penna e fa i conti. “Si è chiusa per il nostro telegiornale una settimana che dovrebbe indurci a una riflessione sulla qualità e sull’autorevolezza del Tg1: la media dei telespettatori sintonizzati sull’edizione delle 20 da lunedì 24 a domenica 30 è stata del 24,3 per cento. Venerdì abbiamo toccato il 22,83 per cento, uno dei risultati più negativi nella storia del Tg1. Anche ieri la media del Tg1 delle 20 è stato del 23.30. La questione riguarda tutti e il nostro futuro: ne vogliamo parlare?”.

Il dossier dal Cdr uscente verrà consegnato al nuovo cdr composto da Simona Sala, Alessio Rocchi e da uno dei volti dell’edizione serale Attilio Romita. E, da quanto si dice nei corridoi di viale Mazzini, solo quest’ultimo sembra in sintonia con la linea minzoliniana.

(24 marzo 2011)

IL DOSSIER

Giugno 2009 – Augusto Minzolini si è appena insediato alla direzione del Tg1

Il 9 giugno 2009 Minzolini si insedia al Tg1. Nel suo primo editoriale afferma che il suo telegiornale “si occuperà della vita reale della gente”.

15 giugno – Il ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini viene contestata a Milano da docenti e genitori durante la presentazione di un libro sulla scuola. Salta l’incontro, al Tg1 non se ne fa cenno.

17giugno – Sul Corriere della Sera l’inchiesta di Bari e l’intervista alla D’Addario (pagata – a quanto racconta – per passare la notte a palazzo Grazioli). Il servizio nell’edizione delle 20 parla dell’inchiesta, dopo nove minuti dall’inizio della messa in onda, rivela che il magistrato è di “magistratura democratica”, non cita la D’Addario bensì D’Alema facendo intendere che l’onorevole a questo si riferiva quando pochi giorni prima aveva parlato di “scosse in arrivo”.

18 giugno – La Procura di Bari interroga cinque ragazze. Alle 20 il servizio del Tg1 parla genericamente di “presunto ingaggio di ragazze per avvicinare potenti”.

19 giugno – Nessuna notizia relativa all’inchiesta e alle reazioni suscitate (neanche quella di Avvenire, il quotidiano dei vescovi, che chiede al premier di ‘chiarire’ le voci sul suo conto). Invece si dà la parola a Berlusconi, che da Bruxelles denuncia “trame giudiziarie e attacchi personali”. Difficile per i telespettatori capire la difesa di qualcuno in assenza di notizie che lo riguardano.

22 giugnoSul caso escort editoriale del direttore Augusto Minzolini: “Perché non vi diamo queste notizie. L’ultimo pettegolezzo del momento, le famose cene o feste nelle residenze private del premier Berlusconi, Palazzo Grazioli e Villa Certosa. Dentro questa storia piena di allusioni, rancori personali, non c’è ancora una notizia certa né un’ipotesi di reato”. Insomma solo gossip.

25 giugno – Si riparla al Tg1 dell’inchiesta di Bari con queste parole “e’ venuto alla luce un giro vorticoso di telefonate su feste e ragazze, un vero sistema”. In coda la convocazione di Niki Vendola, governatore Puglia, dal giudice. Che sia lui al centro dello scandalo sulle escort?

Luglio 2009 – prima consistente crisi di ascolti del Tg1 superato più volte dal Tg5

2 luglio – Monsignor Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio dei Migranti, critica il ddl sicurezza del governo e i respingimenti. Non se ne dà notizia nel Tg1 delle 13.30. Solo una notizia letta dal conduttore alle 20.00. Eppure Monsignor Marchetto aveva commentato così: “la nuova legge porterà molti dolori e difficoltà a persone che si trovano in una situazione di precarietà”. Non solo, per il responsabile immigrazione della Caritas, Oliviero Forti, “il pacchetto non ha organicità ed è stato varato per fini di consenso”.

3 luglio – Il Tg1 delle 20 tace sul superamento della soglia del 9% del rapporto tra deficit e Pil. Alle 13.30 la notizia era stata data così, letta dal conduttore senza servizio: “Il rapporto deficit-Pil nel primo trimestre è salito al 9,3%. Un dato sul quale pesa la crisi finanziaria mondiale che ha ridotto le entrate e l’aumento delle uscite per le pensioni, disoccupazione e ammortizzatori sociali che il governo ha messo in atto per proteggere le fasce più deboli. Sul risultato hanno anche influito i rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici. Da ricordare che tradizionalmente il primo trimestre dell’anno è quello in cui si registra il rapporto più alto tra deficit e Pil che viene poi corretto dalla politica economica”. Si commenta da sola.

5 luglio – Lunga nota di Palazzo Chigi “Dalla stampa estera campagna morbosa, foto manipolate” (Berlusconi). Il Tg1 non ne dà conto.

6 luglio – Riferendosi chiaramente al caso escort a Palazzo Chigi, il Segretario generale della Cei (Conferenza dei vescovi), Monsignor Crociata: “il libertinaggio gaio e irresponsabile è un atto grave non un fatto privato” (praticamente l’identikit di Berlusconi). Il Tg delle 20 gli dedica ancora solo una notizia letta dal conduttore, la seguente: “lo sfoggio di un libertinaggio gaio e irresponsabile a cui oggi si assiste e il disprezzo del pudore non devono far pensare che non ci sia gravità di comportamenti o che si tratti di affari privati, soprattutto quando sono implicati minori: lo ha detto il segretario della Cei, monsignor Crociata, ad una celebrazione in memoria di santa Maria Goretti”.

20 luglio – Nessun accenno alle registrazioni della D’Addario, in cui si raccontano gli incontri a Palazzo Grazioli, pubblicate sul sito de L’Espresso e che fanno il giro del mondo.

Agosto 2009

5 agosto – Intervista di Barbara Berlusconi a Vanity Fair (“Un politico non può distinguere tra pubblico e privato”). Al Tg1 solo una breve notizia letta dal conduttore.

28 agosto – Attacco di Vittorio Feltri (direttore del Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi) a Dino Boffo, direttore di Avvenire, su un’inchiesta per molestie che riguarda Boffo e in cui si rivelerebbe la sua omosessualità. Si parla di una “nota” anonima. Salta la cena della Perdonanza a L’Aquila tra Berlusconi e Bagnasco. Il Tg1 apre su Tremonti alla Festa di Comunione e Liberazione. E nella scaletta del telegiornale viene messo prima il servizio sulla Perdonanza, poi l’attacco del Giornale a Boffo. Le due cose non hanno alcun legame?

29 agosto – Interviene il presidente della Cei Bagnasco: “un attacco disgustoso a Boffo”. Il servizio non viene affidato ai vaticanisti ma scivola dopo le notizie sull’influenza, sulla malasanità e sull’intervento di Schifani al meeting di Comunione e Liberazione, a Rimini (parla di banca del Sud e testamento biologico).

30 agosto – Mentre Berlusconi è in Libia per la visita a Gheddafi, viene respinto un barcone con 73 immigrati. Il Tg1 si occupa solo di Berlusconi, non dei migranti.

Settembre 2009

2 settembre – L‘Unione Europea chiede spiegazioni all’Italia sui respingimenti. Ma l’Italia è in trepidazione per l’”influenza A” che si guadagna l’apertura. (A fronte di questa notizia il vice ministro Fazio aveva detto che «il picco in Italia è atteso tra il 18 dicembre e il 18 gennaio prossimi», parlando al termine dell’unità di crisi: diffusione del virus più lenta del previsto).

Il presidente della Commissione Ue Barroso replica a Berlusconi, che il giorno prima si era scagliato contro i portavoce dei commissari (ultimo pretesto l’immigrazione) intimando loro di “stare zitti” e minacciando il blocco dei lavori dell’Unione da parte dell’Italia. Su Berlusconi si era fatto un servizio, su Barroso poche righe lette dal conduttore.

3 settembreDimissioni di Boffo dall’Avvenire. E’ l’apertura del Giornale radio, del Tg2, e lo sarà il giorno dopo di tutti i quotidiani nazionali e locali. Tutti. Il Tg1 apre sull’influenza, dedicando tre servizi all’argomento. Il giorno dopo, con il primo morto per influenza A, a Napoli, la notizia (più rilevante rispetto a quelle del giorno prima) scivola al sesto posto. Nella gerarchia delle notizie, si introduce un nuovo criterio: quello della “convenienza politica” .

7 settembre – Nuovo furioso attacco di Berlusconi alla stampa. Si apre sugli incidenti in montagna.

9 settembreCaso escort: da Bari escono i verbali (30 ragazze 18 incontri con Berlusconi). Il Tg1 sia alle 13.30 sia alle 20.00 ne dà conto con un breve “vivo ampex” (testo letto dal conduttore e con immagini a riporto).

10 settembre – Interviene il Procuratore capo di Bari e dice che non si configurano reati a carico di Berlusconi. Il servizio ne parla. I telespettatori non capiranno a cosa si riferisce.

Mafia: Nessuna notizia sulla manifestazione nel comune del bergamasco contro la rimozione della targa a Peppino Impastato nella biblioteca comunale.

Nessuna notizia sulla manifestazione che chiede verità sull’agendina rossa di Borsellino e sulle stragi di mafia.

Il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini:  “tempo pieno per 50mila ragazzi in più”. Si dà mezza riga a Beppe Fioroni, responsabile Partito Democratico per la scuola: “è un parcheggio”. Ma nessuna notizia né immagine sui precari della scuola che protestano. Una linea tenuta nei giorni precedenti e in quelli successivi.

11 settembre – Nessuna notizia sul gay picchiato a Firenze al termine di una fiaccolata contro l’omofobia.

12 settembre – Tra i titoli: Berlusconi “nessun imbarazzo di Zapatero”. La sera prima la notizia dell’imbarazzo di Zapatero, alla conferenza stampa a Roma con Berlusconi,  si era guadagnata appena una notizia alle 20

14 settembre – Escono altri veleni sul Giornale contro Gianfranco Fini, presidente della Camera, del Pdl, si parla di un “fascicolo a luci rosse”. Il Tg1 non ne dà notizia.

15 settembre – Berlusconi consegna le prime case a Onna, per il terremoto a L’Aquila. Nei due servizi di apertura del Tg1 si omette la notizia che le case sono costruite con i soldi della Croce Rossa e realizzate dalla Provincia Autonoma di Trento.

Gianfranco Fini querela Vittorio Feltri: nel servizio delle 13.30 la querela è “contro un articolo su An”. Alle 20: “querela su un presunto dossier a carico di esponenti di An”….un dossier su cosa? Il Giornale, nell’editoriale, riferiva di un dossier a luci rosse su Fini e altri esponenti. Il Tg1 non cita Fini.

Venezia: “Zitto sporco albanese” e gli sfasciano il locale. In otto dopo un raduno di camice verdi (Lega Nord). Nessuna notizia.

15 settembre – Di Pietro insulta Vespa e Minzolini: “stanno al giornalismo come la sedia elettrica alla verità”. Minzolini richiama i mezzi che erano andati a Vasto per coprire l’Assemblea nazionale dell’Idv. Da quel momento ordine tassativo alla redazione Interni di non dare più notizie, sonori, immagini di Di Pietro e Idv.

19 settembre – Convegno Pdl a Cortina. Brunetta: “elite di merda”  e “vada a morire ammazzata la sinistra che prepara un colpo di stato”. Nel servizio questo sonoro non viene inserito.

21 settembre – Due servizi di apertura sui funerali di Stato ai sei parà uccisi a Kabul. Si omette la notizia che fuori alcuni in lacrime chiedono il ritiro (“Portateli a casa”) e che un uomo si avvicina all’altare dicendo “pace subito”.

Ottobre 2009

3 ottobreManifestazione Fnsi per libertà di stampa. Servizi che accreditano l’idea che sia una manifestazione politica contro Berlusconi. Editoriale del direttore Minzolini: una manifestazione incomprensibile. “La manifestazione di oggi per me è incomprensibile visto che negli ultimi tre mesi sono finiti nel tritacarne mediatico Berlusconi, Agnelli, De Benedetti, l’ex direttore di Avvenire. Non è a rischio la libertà di stampa”.

La Cir (De Benedetti, gruppo L’Espresso) vince la causa civile contro Fininvest per l’acquisto della Mondadori. Dopo la condanna penale per Cesare Previti per corruzione dei giudici (con Berlusconi in prescrizione).  Risarcimento record di 750 milioni. Al Tg1 solo una notizia di poche righe

4 ottobre – Alle 20.00 lettura del comunicato del Comitato di Redazione: il Tg1 è stato schierato. Non deve essere un Tg di parte. E’ il Tg di tutti i cittadini, anche di quelli che manifestavano per la difesa dell’articolo 21 della Costituzione.

9 ottobre – (Già bocciato il Lodo Alfano) si apre il processo di Appello per David Mills, l’avvocato inglese condannato per corruzione per aver ricevuto 600 milioni da conti Fininvest. Processo di primo grado che si aprirà a carico di Berlusconi dopo la bocciatura del lodo Alfano.

Nel servizio del Tg1 si parla di Silvio Berlusconi (parere negativo alla sua testimonianza in aula), della condanna di Mills per il “presunto versamento di 600 milioni, ricompensa a rilasciare false dichiarazioni in due processi in cui era coinvolto il presidente del Consiglio”. Quali processi? Mai accennato che lo stesso processo si riaprirà in primo grado anche per Berlusconi.

11 ottobre – Berlusconi: “la stampa straniera sputtana l’Italia” diventa “denigra l’Italia”.

12 ottobre – Servizio sulla “guerra dei giornali”. Attacco senza replica a Repubblica: parlano De Bortoli, Polito e Belpietro. Nessuno a sostenere la tesi di Repubblica.

“Clima rovente nei mass media, a una settimana dalla manifestazione per la libertà di stampa. Domenica Eugenio Scalfari su Repubblica e Marco Travaglio sul Fatto quotidiano hanno sostanzialmente rimproverato al direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, di essere troppo tiepido con il governo. Oggi la replica sulla prima pagina di via Solferino: nel giornalismo nostrano, scrive polemicamente De Bortoli, ‘trionfa la logica dell’attacco personale, della delegittimazione’”. Sicchè “chi non si mette un elemetto e si schiera è un traditore o un venduto”.

28 ottobre – Dopo l’incursione di Berlusconi a Ballarò contro i magistrati comunisti, la protesta dell’Anm viene registrata nel pezzo politico senza il sonoro del presidente Palamara. Chiude il servizio Lupi che commenta le parole di Palamara, non fatte sentire.

Nessuna notizia sui poliziotti che sfilano a Roma contro i tagli. Nessuna sulle famiglie italiane più povere.

29 ottobre – La protesta dell’Anm viene assorbita dal pezzo politico, le assemblee dei magistrati non si vedono. Su Stefano Cucchi solo una notizia con immagini.

Le inchieste sulla trattativa tra mafia e Stato: Massimo Ciancimino consegna ai magistrati l’originale del “papello” di Riina”. Al Tg1 solo una notizia breve.

Novembre 2009

9 novembre – I magistrati hanno emesso una misura cautelare per il sottosegretario Cosentino, l’indomani è convocato un vertice di maggioranza sulla giustizia.

In un nuovo editoriale di Minzolini sull’immunità parlamentare attacco alle toghe:
“L’abolizione dell’immunità parlamentare ha provocato un vulnus nella Costituzione, si è rotto un equilibrio tra i poteri e non se ne è creato un altro. Ora c’è da auspicare che quel vulnus, al di là delle dispute, sia sanato”. Torni l’immunità parlamentare.

11 novembre – Depositate le motivazioni della sentenza Mills: il Tg1 si limita a una notizia alle 13.30 e alle 20.00.

13 novembre – Palermo è ormai invasa dai rifiuti, i sindaci chiedono lo stato di emergenza, viene aperta un’inchiesta: il Tg1 la ignora.

Dicembre 2009

4 dicembre – Dal vescovo Tettamanzi parole forti su Milano poco solidale. La voce di Tettamanzi non piace al Tg1.

Clamore per le dichiarazioni del pentito Spatuzza sulle stragi e la trattativa tra mafia e Stato che chiama in causa anche il senatore Dell’Utri: nel servizio del Tg1 non si ricorda la condanna di Dell’Utri in primo grado, a lui si dà ampio spazio mentre per Spatuzza  solo una breve dichiarazione. Peggio la sera a TV7: niente sulla dichiarazione di Spatuzza.

Il direttore del Giornale Feltri ammette di avere sbagliato su Boffo. Nulla viene riportato dal Tg1.

5 dicembre –  NO B DAY, il neonato Popolo Viola convoca su internet e porta un milione di persone in piazza a Roma. E’ l’apertura di tutta la stampa il giorno dopo. Quella del Tg1 è invece dedicata ad arresti di boss di mafia con ben 5 servizi. Un minuto e trenta alla manifestazione.

6 dicembre – Niente sull’attacco della Lega a Tettamanzi. Per la Padania e Calderoni “è l’imam di Milano”.

8 dicembre – Niente sulla morte per freddo di un clochard a Roma.

10 dicembre – Il Tg1 ignora la protesta dei terremotati e sindaci abruzzesi davanti a Palazzo Chigi. La presidente della Provincia, Pezzopane, dice: “Pagheremo le tasse, promesse non mantenute”.

Ignora anche Saviano premiato e insultato dalla Lega.

Una notizia sulla Camera che respinge la richiesta di arresto per Cosentino per concorso esterno. Concorso esterno in che cosa?

11 dicembre – Al processo Dell’Utri, le parole del pentito Gaspare Spatuzza sono smentite da quelle di un mafioso non pentito, Filippo Graviano. Minzolini fa un altro

editoriale: Le parole di Spatuzza? Minchiate! Le “balle” di Spatuzza hanno danneggiato l’immagine dell’Italia e vengono paragonate alla leggenda del bacio di Andreotti a Riina. Si sarebbero potute evitare se si fosse seguita alla lettera la legge sui pentiti.

14 dicembre – Il Capo dello Stato Napolitano, per un appello alla Nazione, sceglie di dare un’intervista al Tg2 di Mario Orfeo. Il Tg1 dedica un servizio al Capo dello Stato dopo dieci minuti di servizi.

E c’è un altro EDITORIALE sull’aggressione subita dal premier la sera prima in piazza del Duomo. Minzolini parla di “clima d’odio”: “è venuto il momento di dire basta. Siamo alla parodia di una guerra civile ma anche la parodia può trasformarsi in una realtà pericolosa.

15 dicembre – Il Consiglio di Stato dà lo stop alla Riforma dei licei. Il Tg1 non lo dice. E Nulla dice del rapporto della Commissione Ue sui disoccupati: “la ripresina non tocca l’Italia”.

18 dicembre – Lo Speciale del Tg1 sull’aggressione al premier da parte di uno squilibrato si trasforma nella caccia ai supposti mandanti morali secondo le tesi più aggressive della maggioranza. Protesta del Cdr.

19 dicembre – E’ boom di pignoramenti, a rischio insolvenza 350 mila famiglie. La notizia, il giorno dopo, è su tutti i giornali. Il Tg1 la ignora.

24 dicembre – Triste vigilia di Natale, un transessuale si impicca al Cie. Il Tg1 queste notizie le ignora sempre.

Gennaio 2010

2 gennaio – In Afghanistan gli italiani a Bala Murgab sono per tre giorni assediati dai talebani. La battaglia risolta da aerei Usa. La notizia trapela e i quotidiani la riferiscono. Il Tg1 la ignora.

14 gennaio – Ancora un EDITORIALE del direttore dedicato a Craxi che viene  paragonato a Reagan e Wojtyla: fu un capro espiatorio.

Il Tg delle 20 è un colabrodo: nessuna notizia sul Decreto Romani su internet (con norme su pubblicità e antitrust), sulla sentenza di Salerno su legge 40 (ok a diagnosi reimpianto su coppia fertile), sulle indiscrezioni sulla lista dei siti nucleari pubblicati in quei giorni, sull’Unione Europea che dice che l’influenza A è una falsa pandemia creata dalle case farmaceutiche.

20 e 21 gennaio – Niente sulle proteste dei NO TAV che occupano l’autostrada.

20 gennaio – Niente sull’apprendistato che sostituisce la scuola a 15 anni. Alle 20 solo un’intervista al ministro Sacconi.

21 gennaio – Niente sulla sentenza della Consulta che dice “no” all’espulsione degli immigrati padri di famiglia.

22 gennaio – Inchiesta Mediatrade: la notizia esce alle 18.20. Al Tg delle 20 solo una notizia di poche righe. Il giorno dopo è l’apertura di tutti i giornali.

Il Tg1 ne fa un servizio il 23 alle 13.30.

28 gennaio – Al Tg delle 20 la seguente notizia: “Secondo indiscrezioni pubblicate domani dal settimanale Panorama, la procura di Bari starebbe indagando su un presunto complotto contro Berlusconi. Sarebbero coinvolti Patrizia D’Addario, magistrati, politici e giornalisti. Nell’inchiesta del settimanale si legge che la escort barese sarebbe stata selezionata e consegnata a Giampaolo Tarantini proprio con la missione di compromettere la reputazione del presidente del Consiglio. Fonti della Procura di Bari hanno smentito l’esistenza di un’indagine sul presunto complotto ma poco fa la direzione di Panorama ha confermato il contenuto dell’articolo”.

Tra Panorama e il Tg1 il gioco è sempre di squadra. Nessuna attenzione agli scoop del giornale concorrente L’Espresso.

29 gennaio – La Cei replica al premier.  A commento delle dichiarazioni di Berlusconi sul rapporto fra immigrati e criminalità, interviene il segretario generale della Cei monsignor Crociata. Il Tg1 fa una notizia dedicando una riga a Crociata: “le nostre statistiche dimostrano che le percentuali di criminalità di italiani e stranieri sono analoghe” chiuso con la replica della Lega Nord: “il 40 per cento dei detenuti è di provenienza extracomunitaria”.

Dati Euripses, Italia fanalino di coda per retribuzioni e al top per cuneo fiscale. Il Tg1 alle 20, nella notizia ignora questo dato e riferisce solo che: la disoccupazione in Italia è all’ 8,5% contro l’8,3 di novembre, sotto la media europea del 10% .

La Cassazione respinge il ricorso contro l’arresto di Cosentino: richiesta illegittima. Il Tg1 oscura la notizia.

30 gennaio – Ignorato l’allarme Confindustria e sindacati sui disoccupati: un milione in cassa integrazione si prevede.

Febbraio 2010

1 febbraio – Nel servizio di politica, nessun riferimento al legittimo impedimento

Nessun servizio sull’evasione fiscale di Mediolanum.

Le clamorose dichiarazioni di Massimo Ciancimino sul patto mafia/Stato e sugli investimenti del padre a Milano 2 vengono liquidate con una notizia di 30 secondi e immagini a riporto.

2 febbraio – Ciancimino tira in ballo Dell’Utri per i rapporti diretti con Provenzano. Alle 20 i soliti 30 secondi con immagini a riporto.

Niente sulle polemiche del ddl Valentini anti pentiti. Ignorato il rapporto di medici senza frontiere sugli Icp.

5 febbraio – Il Tg1 ignora e oscura lo sciopero generale in Sardegna che porta 50 mila persone in piazza. Ma c’è un servizio tra l prime notizie sui cigni imprigionati da ghiaccio in Polonia.

11 febbraio – Alle 20, al servizio sull’inchiesta G8 Bertolaso segue un servizio sui test anti sismici per le nuove case a L’Aquila, con tanto di prova in diretta.

12 febbraioIl Pil crolla, -4,9%,, mai così da 40 anni. I telespettatori del Tg1 non lo sapranno.

13 febbraio – Draghi al Forex di Napoli. Nel lancio del servizio, la prima versione “il ritmo di sviluppo dell’Italia è inferiore ai paesi europei…dice il governatore di Bankitalia”, diventa: “stiamo uscendo dalla crisi con un basso tasso di crescita, l’Italia degli anni 90 viveva una crisi peggiore”.

14 febbraioInchiesta G8 L’Aquila. Escono le intercettazioni sulla “cricca” con gli imprenditori che la notte del terremoto pensano al business e ridono….Gli aquilani che protestano con lo slogan “io non ridevo” vengono ignorati dal Tg1.

Mentre tutti i giornali danno dettagli sulle inchieste sulla Cricca il Tg1 le dà con il contagocce.

Il 17 febbraio, per esempio, sulle dimissioni di Toro e i soldi per la ricostruzione e appalti, il Tg1 intervista il Governatore di centro destra Chiodi (anche lui nelle intercettazioni) e non cita la BTP per l’appalto vinto per la scuola, né Piscicelli per l’appalto vinto per le escavatrici.

18 febbraio – Minzolini scende in campo con un altro EDITORIALE. Su Bertolaso.  “Le intercettazioni non sono prove, eppure sono alla base di una gogna mediatica. Siamo in campagna elettorale e puntualmente le inchieste sostituiscono la campagna elettorale”.

Poco prima un servizio sulla lettera scritta dalle figlie di Bertolaso a Panorama in edicola il giorno dopo: alcuni giornalisti senza scrupoli hanno deciso di ergersi al di sopra della giustizia per condannare e distruggere in pochi minuti la reputazione di un uomo.

19 febbraio – Al Consiglio dei Ministri il ddl anticorruzione viene nei fatti rinviato. Il Tg1 titola entusiasticamente “primo via libera”. Nulla sul crollo del fatturato 2009, -18,7%, peggiore flessione dell’industria dal 2000.

26 febbraiocaso MILLS

Alle 13.30 nel titolo e nel lancio l’assoluzione per prescrizione di Mills diventa assoluzione. Si scatena la protesta sul web che chiede una rettifica e raccoglie in pochi giorni 100 mila firme. Telefonate e mail di protesta inondano la redazione del Tg1. L’Ordine del Lazio apre un procedimento che si concluderà con un richiamo di Minzolini.

Marzo 2010

5 marzo – Raccolta di firme contro il cdr che ha manifestato il disagio per le proteste sul caso Mills a Presidente e Direttore Generale. Firmano in 90, tra pressioni e “ricatti”, compresi oltre una decina di precari . Il testo si apre con un falso: “Al Tg1 non c’è nessun disagio”.

13 marzoEDITORIALE su se medesimo

Minzolini appare in TV durante il TG1 della sera per difendere la sua posizione a proposito dell’indagine della procura di Trani che indiscrezioni (poi smentite) affermavano lo riguardasse. Secondo un articolo del Fatto Quotidiano, Minzolini avrebbe promesso a Berlusconi di mandare in onda degli editoriali favorevoli alla sua linea politica. Minzolini apre l’editoriale ricordando che fonti della procura di Trani hanno negato che sia indagato, e prosegue affermando che un direttore del TG1 è innanzitutto un giornalista, ed è perciò normale che parli con i politici, ricordando che lo stesso avevano fatto i suoi predecessori. Termina dicendo “Non sarò mai un direttore muto e dimezzato”, paragonandosi a Giovanni Amendola perseguitato da Mussolini. Nei giorni successivi i nipoti di Giovanni Amendola definiscono simili paragoni «completamente inappropriati, se non addirittura distorti» e  «non si ravvedono proprio analogie tra le due vicende».

Pochi giorni dopo la conferma che Minzolini è effettivamente indagato, per rivelazione di segreto (ha chiamato Palazzo Chigi per riferire del suo interrogatorio che era secretato) non viene data dal Tg. Mesi dopo arriverà l’archiviazione.

14 marzo – Dopo la raccolta di firme a favore del direttore, cominciano le epurazioni.

Viene rimosso il caporedattore centrale del Coordinamento Massimo De Strobel, non firmatario della lettera pro direttore. Promozione al suo posto e via via per altri incarichi e conduzioni di numerosi firmatari. Dura protesta del cdr, dell’Usigrai e dei consiglieri di amministrazione Van Straten e Rizzo Nervo. Massimo De Strobel, da un anno è senza incarico.

22 marzo – Il Tg alle 13.30 ignora la giornata del ricordo delle vittime di mafia che, con Libera, ha visto sfilare in corteo a Milano 150 mila persone. Nell’edizione della durata di 10 minuti ha trovato invece spazio la sfilata dei bersaglieri con dichiarazione di La Russa. Alle 13.30, la notizia non data dal Tg1, è in apertura del Tg2. Alle 20 la manifestazione di Libera ha 30 secondi coperte da immagini, in coda al Tg e dopo la notizia dell’estrazione del Lotto.

25 marzoAGCOM multa Tg1 e Tg5 per 100 mila euro: tra il 14 e il 20 marzo ha rilevato il perdurare di un forte squilibrio informativo tra le forze politiche, in particolare tra Pdl e Pd.

30 marzo – Vengono rimossi senza preavviso e senza avere concordato un loro diverso utilizzo nel giornale i conduttori Tiziana Ferrario (tg20), Paolo Di Giannantonio (13.30) e Piero Damosso (Tg mattino). Dura protesta del Cdr.

Aprile 2010

Le rilevazioni di ascolto attestano che il Tg1 ha perso in un anno di direzione Minzolini un milione di spettatori (15 aprile).

16 aprile – Il Tg delle 20 apre con la morte di Raimondo Vianello e gli dedica mezzo telegiornale piuttosto che sul fragoroso scontro tra Berlusconi e Fini, che sarà l’apertura l’indomani di tutti i quotidiani.

21 aprile – Il Comune de L’Aquila  nega la cittadinanza onoraria a Bertolaso. Il Tg1 non dà la notizia.

23 aprile – Berlusconi compra un Suv russo (ma non si dice che lo regala a La Russa).

Niente sull’esame di italiano che sarà chiesto agli immigrati che vogliono aprire un negozio.

Niente sul sindaco di Salerno che cancella la Resistenza e, con un manifesto affisso per le strade, per il 25 aprile ringrazia gli americani che hanno liberato l’Italia dal comunismo.

30 aprile – L’Istat certifica che la disoccupazione è all’8,8 per cento. Peggior dato dal 2002. Il Tg1 nasconde la notizia.

Maggio 2010

Imperversa lo “stupidario”: a cavallo del mese mentre divampa la polemica si ignorano le notizie sulla casa di Scajola vista Colosseo pagata da Diego Anemone. Come nota Gian Antonio Stella sul Corriere, la prima notizia compare sui giornali il 23 aprile….al Tg1 imperversano, spesso da metà giornale, futilità varie ed eventuali: “A Milano il primo corso di galateo per cani metropolitani e soprattutto per i loro padroni”. “In Italia esistono ancora scuole per maggiordomi”. “Ai primi caldi prese d’assalto le gelaterie di Milano. I produttori si scatenano con i gusti e le forme più stravaganti”. “La corsa all’aria aperta, una passione assai diffusa”. “E’ tra gli animali più pericolosi al mondo, ma una bimba australiana riesce a sopravvivere ai tentacoli della medusa-cubo”. “Negli Stati Uniti i ragazzi si salutano dicendo “hey guys”. Più o meno sarebbe a dire “Ciao Ragazzi””. “Anche le corde vocali invecchiano. Per tenerle in forma, secondo gli esperti, cantare è uno dei mezzi più sicuri e va ancora meglio se si canta sotto la doccia”. “Quale dei due è la Monna Lisa? L’opera d’arte assoluta? I cultori sono macerati dal dubbio”.

Il Trio Medusa ringrazia e sfotte nella rubrica cult di “Parla con me” Gli ausiliari del Tg1.

4 maggio – Le dimissioni del ministro Scajola alle 13.30 sono al secondo titolo dopo l’arresto di un pakistano per il fallito attentato di qualche giorno prima a Times Square.

22 maggio – Clamoroso “buco” alle 20: nessuna notizia sulla scoperta scientifica della cellula artificiale che aprirà tutti i quotidiani. Era “embargata fino alle 20” ma in rete come agenzia già dalle 14 del pomeriggio. Il Tg2 ci apre.

23 maggio – Alle 13.30 in apertura sette minuti dedicati alla vittoria dell’Inter, solo a metà Tg, dopo il pastone politico, il servizio sul ricordo della strage di Capaci.

Maria Luisa Busi con una lettera di durissima denuncia lascia la conduzione del tg delle 20.

Giugno 2010

10 giugno – Altro EDITORIALE. Da un lato sottolinea le novità grafiche e dello studio del Tg1, nuovo sito web, poi parla del suo Tg:

“orgoglio per il ‘telegiornale con la T maiuscola’, che ‘non è servile ma ha quell’orgoglio nazionale che a troppi manca”. Sul taglio del suo giornale e del clima politico e sociale in cui si inserisce: “Questo vale anche per il nostro Paese, un’Italia che sta attraversando un momento difficile, che ci chiede sacrifici, che ha sicuramente bisogno di grandi riforme e di un profondo processo di modernizzazione. Ma quest’Italia, da molti bistrattata, è lo stesso Paese che sta dimostrando di reggere come, se non meglio di altri, l’impatto con la crisi”.

“Le cifre – prosegue Minzolini – parlano da sole. L’ultimo dato fornito da Eurostat ci mette in cima alla classifica europea. Sul piano dell’occupazione tra i grandi Paesi sta meglio di noi solo la Germania e, notizia di oggi, il dato sulla produzione industriale, è il migliore dal 2000. Certo, la crisi è drammatica ma stiamo meglio dell’Inghilterra, della tanto lodata Spagna e distanti anni luce dai rischi di bancarotta della Grecia. Insomma, tra tanti limiti c’è anche un’Italia che funziona. Questa realtà – ribadisce – a volte sui giornali è sottostimata e magari, se la racconti accanto alla dovuta denuncia delle disfunzioni e dei vizi italiani, qualche catastrofista di professione ti accusa di essere servile verso questo o quel potere. In realtà – puntualizza – è la dimostrazione di un pizzico di orgoglio nazionale, che manca a troppi, nel nostro Paese”.

29 giugnoCondanna Dell’Utri: “7 anni a Dell’Utri. Pena ridotta in Appello. Il senatore assolto per la presunta trattativa stato-mafia dice: sentenza pilatesca, confido nella Cassazione”.

Come si può notare, alle 13.30, nel titolo, non c’è la parola “condanna per mafia”

Nel servizio, dopo la notizia sulla condanna per cui si spende solo una frase, abbondano frasi come “costruzione accusatoria spazzata via” oppure “accuse di pentiti senza riscontri” o ancora “doccia fredda per il Procuratore Generale Gatto”…

La notizia ha occupato il secondo posto della scaletta aperta con la morte di Pietro Taricone, durata circa 5 minuti.

Luglio 2010

18 luglio – In piena battaglia e polemica contro il ddl intercettazioni, il presidente dell’Authority, Calabrò dice: “senza libertà di informazione democrazia a rischio”. Il Tg1 lo ignora.

E ignora le fughe di immigrati dai Cie (Centro di identificazione ed espulsione) di Gradisca e Milano via Corelli.

29 luglio – Poco prima che il vertice del Pdl decreti Fini “incompatibile”, di fatto cacciandolo, ancora un EDITORIALE: “la rottura farà chiarezza”.

Agosto 2010

Ai primi del mese nessun servizio sulle notizie riportate dai giornali che gli sbarchi

sono ripresi sotto mutata pelle: c’è l’allarme del procuratore di Agrigento su una organizzazione che evita le carrette del mare e c’è l’allarme Caritas che conferma: cambiano le rotte e i metodi del traffico di migranti

14 agosto – Bankitalia indaga sulla banca del coordinatore Pdl Verdini. E’ l’apertura nei quotidiani del giorno dopo. Alle 20 il Tg1 non la dà nei titoli. Il servizio arriva dopo la politica e i servizi sul caldo, tra i pezzi di cronaca.

Nei giorni seguenti il Tg1 non parla più delle inchieste su Verdini di cui i quotidiani continuano a fornire notizie mentre segue assiduamente la vicenda della casa di Montecarlo che coinvolge Fini.

19 agosto – Pezzo di “analisi” sul testamento di Cossiga: Un inno – lo definisce l’autore – alla sovranità popolare. Chiara la strumentalizzazione, già dalla morte di Cossiga, ad uso dello scontro tra Pdl e Quirinale e opposizioni tra “Costituzione e prerogative del Quirinale” e “costituzione materiale e sovranità popolare”.

24 agosto – Servizio alle 20.00 sull’intervento del teologo Vito Mancuso che lascia la Mondadori in segno di protesta per la norma “ad aziendam” che ha condonato alla casa di Segrate 300 milioni di evasione al fisco. Il servizio dà la parola a diversi “intellettuali” tutti contrari e non spiega le motivazioni del gesto: “per un non meglio precisato caso di coscienza”.

29 agosto – Le contestazioni a Gianni Letta a L’Aquila per la Perdonanza hanno solo una notizia letta dal conduttore con immagini a riporto.

Solo una notizia per l’invito del presidente della Cei Bagnasco alla Fiat a seguire l’appello di Napolitano.

31 agosto –  Nel Tg delle 20 c’è un servizio sulle contestazioni a Dell’Utri in una manifestazione pubblica. Non si dice una parola sul perché venga contestato (condanna per mafia). La parola solo a Dell’Utri che dallo schermo minaccia Di Pietro. Nessun contraddittorio o diritto di replica.

C’è un servizio sulle due pagine dedicate da Libero a Fini su presunte pressioni a favore di Piscicelli (uno della cricca). Il servizio si apre con la replica (senza sonoro quindi non “in voce” ma “cartacea”) del portavoce di Fini e poi la notizia con l’intervista al vice direttore di Libero Franco Bechis che dice: “ i politici anziché dare risposte preferiscono le querele”.

Ma c’è anche la polemica sul “processo breve”: per la terza sera il Tg1 delle 20 offre l’opinione di un professore di diritto, non particolarmente noto, Salvatore Sica ordinario di diritto privato comparato dell’Università di Salerno, che spiega perché il processo breve “è una priorità”.

Le sere precedenti si erano raccolte le opinioni, sempre e solo a favore, del prof. Cosimo Maria Ferri (ex togato del Csm finito nelle intercettazioni sull’inchiesta di Trani o prima in quella di Calciopoli ) e del prof. Gustavo Pansini, ordinario di procedura penale all’Università di Tor Vergata. Ex collaboratore dell’ultimo governo di centrodestra, chiamato dal Guardasigilli Roberto Castelli, Pansini si era già distinto per  il suo parere positivo al blocco della rogatoria dell’inchiesta su Mediaset.

In serata, dopo il Tg, le agenzie battono la dichiarazione del segretario dell’Usigrai Carlo Verna:

(ANSA) – ROMA, 31 AGO – CARLO VERNA, SEGRETARIO DELL’USIGRAI,

LANCIA UN “APPELLO ALLA COSCIENZA PROFESSIONALE DEI COLLEGHI

DEL TG1″.

“LA TESTATA AMMIRAGLIA – PROTESTA VERNA – NON PUO’ PIU’

PERMETTERSI DI MANDARE IN ONDA EDIZIONI COME QUELLA DI STASERA

ALLE 20: SQUILIBRATA SUL PROCESSO BREVE, CON LE MINACCE DI

DELL’UTRI A DI PIETRO E L’ORMAI SOLITA CLAVA SUL PRESIDENTE

DELLA CAMERA FINI, PER CHI CREDE NEL SERVIZIO PUBBLICO Š UNA

VERA SOFFERENZA QUOTIDIANA”.

“FACCIO APPELLO ANCHE A ZAVOLI, GARIMBERTI E MASI,

RIGUARDINO IL TELEGIORNALE DI STASERA – CONCLUDE VERNA – E

DICANO QUALCOSA CHE AIUTI CHI COMUNQUE NON SI RASSEGNA AL

MINZOLINISMO. FARANNO SENTIR MEGLIO MOLTISSIMI CITTADINI CHE

PAGANO IL CANONE”. (ANSA).

Settembre 2010

4 settembre – Schifani contestato dai grillini alla Festa dell’Unità di Torino con slogan “fuori la mafia dallo Stato”. Aperture di tutti i siti e i tg.

Alle 20 il Tg1 apre con Berlusconi. Le contestazioni a Schifani (interviene anche Napolitano) sono nel pastone politico nonostante la presenza di un inviato a Torino che propone un pezzo.

5 settembre – Fini a Mirabello. Dopo un servizio di 2 minuti da Mirabello il direttore intervista in diretta Cicchitto e Gasparri. Nessuno dei finiani a replicare. Solo un breve intervento di Fassino collegato da Torino. Il ministro Ronchi attacca: “Da Tg1 faziosità intollerabile”.

7 settembre – ospite in studio La Russa (mentre Mentana a La7 ha Fini) ed EDITORIALE di Minzolini che invoca le elezioni e bacchetta preventivamente il Quirinale: se nascerà un governo diverso trattasi di “ribaltone”. Incidente con il Quirinale. Sarà l’ultimo editoriale di Minzolini.

I dati di ascolto mostrano, inoltre, che alle 20.06, all’inizio dell’editoriale, in 150 mila spengono la tv e alla fine dell’intervento del direttore in 250 mila girano sul Tg di Mentana.

8 settembre – Lettera del Presidente Garimberti a Masi di protesta per l’Editorilae di Minzolini.

Contestato Bonanni alla festa del Pd a Torino. Ha l’apertura ma nel servizio non si dice chi sono gli autori della contestazione: i centri sociali. Segue un’intervista alla Marcegaglia che pochi giorni prima, a Cernobbio, aveva strigliato il governo: «Manca la volontà di lavorare per la crescita» (la leader degli industriali: «Ci sono alcune iniziative, ma sono spot. Aumentare i salari insieme alla produttività delle aziende»). Nessuna domanda le viene posta su questo, e lei parla solo dei sindacati.

Il Tg1 alle 20 ospita in studio Di Pietro. Non è un “sussulto” di pluralismo. Tre le domande:

1) lei si è espresso a favore delle elezioni, perché?

2) lei ha detto “Fini non faccia il furbacchione”. In che senso?

3) perché nella costruzione dell’alternativa a Berlusconi non vuole l’Udc?

Non solo: la notizia politica del giorno è la frenata di Berlusconi sull’ipotesi di immediate elezioni anticipate, in contrasto con Umberto Bossi. Tutti i media la danno in rilievo. Il Tg1 delle 20, dopo il pezzo su Bossi, si collega con Palazzo Chigi. Solo la frase finale del collegamento (della durata di 2 minuti) ne fa cenno: “La sensazione è che l’orientamento dell’ufficio di presidenza sia quello di frenare sull’ipotesi del voto anticipato”.

Ma c’è anche la notizia della sospensione della lapidazione di Sakineh, il servizio viene preceduto da un lancio in cui si dà merito “al nostro governo”: “sospesa la lapidazione…dopo giorni di mobilitazione internazionale e del nostro governo”.

9 settembre – Il servizio sui dati dell’Ocse, inizialmente previsto nel sommario delle 20, dopo la riunione di sommario viene declassato a NOTIZIA: l’Ocse infatti esprime un severo giudizio sull’Italia, fanalino di coda per quanto riguarda il Pil nel G7 nella seconda metà del 2010 dice che l’Italia è la più lenta a crescere nell’area dei paesi industriali. Il Tg1 la traduce così: “L’Italia, secondo stime dell’Ocse, nel terzo trimestre di quest’anno potrebbe registrare un calo del prodotto interno lordo dello 0,3% rispetto al 2009. Intanto nel suo bollettino mensile la banca Centrale Europea dice che la crescita procede a un ritmo moderato ma incerto, e sollecita ad attuare le riforme quei paesi poco competitivi e con elevati debiti pubblici”.

13 settembre – Aperture dell’anno scolastico. Molte polemiche per l’iniziativa del sindaco di Adro di adornare la nuova scuola elementare con i simboli della Lega Nord. Il Tg1 ignora la notizia.

14 settembre – Ogni occasione è buona per fugare i dubbi che Confindustria sia critica con il governo: ecco una notizia del Tg1 delle 20: “Per la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il governo deve andare avanti.  La numero uno degli industriali ha rinnovato l’invito a fare le riforme che servono al paese e a concentrarsi sui temi veri come il lavoro, l’occupazione, la crescita”.

E poi servizi di questo tenore:

– le separazioni. Settembre è il periodo dell’anno in cui aumentano .. in vacanza si vive di più insieme, si litiga e al ritorno la coppia scoppia….

quattro gatti nel motore. E’stata davvero un’avventura quella dei micini salvati in un centro in provincia di Bergamo, da una donna e dal suo carrozziere.

l’Italia è il paese più bello del mondo. Lo confermano migliaia di turisti, l’Unesco, libri importanti e grandi viaggiatori .

17 settembre – mentre l’economia va male, per il Tg1 la gente se la spassa in crociera.

Ancora brutte notizie sull’economia. Ecco come le liquida il Tg1:

“L’Istat ha fatto sapere oggi che a luglio il fatturato dell’industria ha segnato un calo del 2,7 per cento rispetto a giugno. Si tratta del primo calo da febbraio, anche se rispetto a un anno fa l’aumento è dell’8,9 per cento. A luglio in frenata anche gli ordinativi. Maggiori particolari in Tg1 economia in onda alla fine del telegiornale”.

Se ne dà infatti solo una notizia alle 13.30 (servizio in Tg economia) e niente alle 20.

Ma c’è, alle 20, un pezzo sulle crociere: si apre con immagini della Queen Mary nel 1936 il giorno del varo. Si forniscono i dati – una media di 4000 passeggeri a viaggio – per dire che sì, la crociera “resta leader delle vacanze”. Parola dell’European Cruice Council!…24 milioni di passeggeri in giro per i porti europei. Quindi la parola a Raffaella Raffo, Royal Carrebean. Poi le mete e una novità: la crocierà a Sharm el Sheik, partirà a novembre. Per non scontentare la concorrenza si parla di “un viaggio a 5 stelle a prezzi da una stella”. Parola a Leonardo Massa, Msc Crociere…immagini di suite super lusso con maggiordomo e piscina. Il tutto completo di destinazioni, promozioni e tariffe. Venghino, signori venghino….

Alle 20 anche pezzi su  jogging e matrimonio Canalis Clooney.

18 settembreAttacco a Repubblica. Alle 13.30 un servizio contro Repubblica, che pochi giorni prima aveva documentato il calo di ascolti del Tg1. Nel pezzo si dice che Repubblica perde il 7%. Nessun cenno ai dati Audipress. Il servizio del Tg1 viene così annunciato dal conduttore:

“Nell’estate appena trascorsa si è fatto un gran parlare di mass media. Cambiano modelli tradizionali e punti di riferimento”.

22 settembre – La Camera nega l’uso delle intercettazioni per l’ex sottosegretario Cosentino. Il Pdl esulta: siamo maggioranza senza i voti di Fini. Il Tg1 alle 20 non registra la dichiarazione di Montezemolo la cui Fondazione con un editoriale sul sito attacca: “Esultano per un signore accusato di camorra”.

Nei servizi del Tg1 non si dice perché si chieda l’uso di intercettazioni né per cosa sia indagato Cosentino.

Poi, sulla casa di Montecarlo, sul documento pubblicato da Giornale e Dagospia da Santo Domingo secondo cui il compratore è Tulliani, il Tg1 liquida con un riferimento al “dossieraggio” le denunce di Fli e non dà ad alcuno di loro l’opportunità di spiegare l’accusa. Come sempre in questi casi, nella costruzione del servizio, prima si fornisce la tesi della difesa, poi quella dell’accusa. Il servizio inizia dicendo che “i legali di Giancarlo Tulliani, fratello della compagna di Gianfranco Fini, smentiscono che il loro assistito sia proprietario dell’ormai famoso e lussuoso appartamento di Montecarlo ereditato da Alleanza Nazionale e rivenduto ad un prezzo inferiore al suo valore reale”. Per il Tg1 che la casa sia stata venduta a un prezzo inferiore è un dato di fatto, non un’ipotesi. Il servizio ricorda che “non ho nulla da temere perché non ho nulla da nascondere aveva detto il presidente Fini in una recente intervista televisiva. Quando si saprà la verità ci sarà da ridere aveva detto Fini”. Poi la chiusura del servizio: “i finiani parlano di dossieraggio. Chi lo pensa vada dai giudici è la risposta del coordinatore nazionale del Pdl La Russa. Il leader dell’Italia dei Valori Di Pietro ospite del sito internet del Tg1 afferma: Fini ha sbagliato e ora vada dai giudici e dica la verità.

Sulle dimissioni di Profumo un pezzo che non spiega nulla: in apertura del servizio un rapido e anodino riferimento al conflitto con le Fondazioni (ma nessun accenno alla Lega Nord) e all’azionista libico: “il giorno dopo il grande strappo tra il cda e Profumo, dovuto allo scontro generato dai suoi rapporti difficili con le Fondazioni e dal caso Libia, in Unicredit la vita continua”. Poi si parla di Unicredit “snodo centrale e pesante del capitalismo italiano”, delle sue partecipazioni, delle sue dimensioni. In chiusura un altro riferimento reticente e anodino: “Palazzo Chigi smentisce e definisce fantasiosa la ricostruzione di Repubblica sulla vicenda Profumo, in cui chiama in causa, tra gli altri, anche Berlusconi”. E i telespettatori, cosa capiscono?

23 settembre – Quando i dati della crisi non si possono omettere, si condensano con tre righe e si assegna altrettanto spazio all’interpretazione del ministro. Così alle 13.30: “L’Istat ha fatto sapere oggi che nel secondo trimestre del 2010 il tasso di disoccupazione è salito all’8,5 per cento, il livello più alto dal 2003. Sempre nel secondo trimestre di quest’anno il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato al 27,9 per cento, il dato più alto dal 1999. Il ministro del lavoro Sacconi afferma in  una nota che i dati confermano la sostanziale stabilità della situazione occupazionale, con dati migliori della media europea, grazie a strumenti come i contratti di solidarietà e le varie forme di cassa integrazione”.

Non se ne dice più nulla alle 20.

24 settembreCasa di Montecarlo: il Tg1 dispensa la sua “verità”.

Titolo delle 13.30:  “Montecarlo. Un ministro di Santa Lucia a un quotidiano: autentico il documento. E’ Tulliani il proprietario. I finiani: è una patacca. Il Pdl: folle coinvolgere il premier”.

Titolo delle 20.00: “Il ministro della giustizia di Santa Lucia conferma: vero il documento che indica Tulliani come proprietario”.

Alle 20, in diretta Belpietro e Polito: è del Fatto lo “scoop” del ministro di Santa Lucia che conferma la proprietà della casa di Montecarlo. Quindi…

25 settembre – Il giorno dopo, un avvocato di Vicenza smentisce e dice: la casa è di un mio cliente. E’ il giorno del videomessaggio di Fini.

Alle 20 il titolo è: “La casa di Montecarlo. Un avvocato di Vicenza: il proprietario non è Tulliani. Ieri il ministro di Santa Lucia aveva detto il contrario”.

In studio collegamenti con Sallusti, direttore del Giornale, e Ostellino che chiede le dimissioni di Fini.

26 settembre – Nessuna menzione né servizio sulla Woodstock 5stelle che riunisce 20 mila grillini a Cesena.

27 settembre – Letizia Moratti senza contraddittorio. Risponde su allagamenti del Seveso, emergenza Rom con l’idea di Maroni di non assegnare loro case popolari, la frase di Bossi sono porci questi romani. Nulla sull’Expo a rischio a venti giorni dal termine per l’acquisto dei terreni su cui dovrebbe sorgere

Si attende il voto sulla mozione di sfiducia in Parlamento presentata da Udc e Fli. Il Tg1 ha un servizio di “analisi” della durata di 2 minuti. Uno il concetto da fare passare: “ il premier punta tutto sul rapporto diretto fra la sua persona e il Parlamento. Una strategia quella di Berlusconi fatta di persuasione personale, di chiamata alla responsabilità di fronte alle emergenze vere del paese. Chi gli ha parlato in queste ore lo descrive come impegnato a preparare il discorso e sicuro di superare questo esame, indipendentemente dal voto dei finiani”. E più avanti un altro passaggio: “un modo per contarsi e far pronunciare dentro le aule di Montecitorio e Palazzo Madama il linguaggio della chiarezza”.

Sui Rifiuti, mentre in Campania infuria la protesta, il Tg1 annuncia: “Siamo andati nel termovalorizzatore di Acerra dove lo smaltimento non si è mai fermato”.

30 settembre – Trova spazio nel Tg il Rapporto sulla compravendita delle case. Non ne trova il rapporto Caritas sulla povertà.

Ottobre 2010

1 ottobre – Agguato a Belpietro (poi si rivelerà una mezza bufala) e polemiche su esternazioni di Berlusconi il giorno del suo compleanno riprese da un video di Repubblica ma anche su un altro video dell’Espresso, a L’Aquila, in cui il premier racconta una barzelletta su Rosy Bindi che si chiude con una bestemmia . Solo il video di Repubblica viene riportato e fatto vedere dal Tg d in un servizio in cui si sentono gli attacchi di Berlusconi contro i giudici sui quali chiede una commissione d’inchiesta. Critica la Procura di Milano e il pm De Pasquale, Annozero….Alle 20 della bestemmia non si dice e c’è un accenno alla barzelletta in un altro servizio, quello sulle reazioni all’agguato a Belpietro. Nel servizio si dice che “il mondo politico si interroga sulla spirale di odio che avvelena il dibattito democratico con il rischio di portare a conseguenze nefaste”. E alla fine del servizio, dopo avere sentito Casini, Fassino, Cicchitto e Bonaiuti,  si afferma che “in questo clima anche una barzelletta come quella sulla Bindi, raccontata da Berlusconi e pubblicata dal sito de L’Espresso suscita aspre polemiche. Il Presidente del Consiglio fa sapere: solo un pretesto, piuttosto è irresponsabile chi pubblicizza cose dette in privato, né un’offesa né un peccato ma solo una risata.

4 ottobre – Servizio sull’opposizione “impaninato” prima di quello sulla maggioranza. Servizio su intercettazione denunciata da Sallusti.

5 ottobre – Servizio sull’opposizione “impaninato” tra Fini e la maggioranza. Servizio su Tremonti così annunciato: “Conti pubblici in ordine. Peggio alle spalle. Possibili rischi da Irlanda e Islanda”. Il giorno dopo, la Stampa in prima pagina scrive: Allarme FMI sul debito: l’Italia tra i Paesi a rischio”.

Sull’incontro Fiat – sindacati su Fabbrica Italia solo una notizia: tre righe alla posizione Fiat e una a quella dei sindacati che dicono: servono chiarimenti sugli investimenti.

Servizi su: Insonnia, inno filippino, in Ucraina leoni attaccano domatore (con titolo), comprare le cucine al mercato. Titolo anche sul superenalotto.

6 ottobre – Attacco con vernice e uova alla sede Cisl di via Po a Roma. Bonanni in studio. Queste le domande:

1) Bonanni … ancora intimidazioni contro la Cisl….siete nel mirino ?…

2) assieme alla Uil la Cisl è accusata di essere sotto ricatto da parte della Fiat ….  cosa risponde …

3) alcune fonti sostengono che l’aggressione di Merate viene dalla Fiom, che però smentisce, come stanno le cose?

Ciò permette a Bonanni di rispondere: “Dico alla dirigenza Fiom fermatevi perché state provocando atti di squadrismo pericolosissimi ormai”.

Un servizio sul degrado Milano, così presentato: “Quartieri off limits di notte a Milano. Sembra funzionare la strategia messa a punto dal vice sindaco Riccardo de Corato  per contrastare la microcriminalità”.

C’è anche un servizio sull’orso di Frosinone: cosa si prova se di notte un orso bussa alla porta di casa? Al Tg1 il racconto di chi in provincia di Frosinone si è trovato ieri a tu per tu con un esemplare da due quintali.

7 ottobre – Pezzo sul federalismo fiscale, si tace sulle critiche dei governatori (Formigoni, Errani, Lombardo). Nel pezzo solo un sonoro di Casini “impaninato” tra Calderoni e Bossi.

L’opposizione ha poi solo un sonoro di Di Pietro e uno di Della Vedova nel pezzo politico sulla giustizia a fronte dei “sonori”di Bernardini e Quagliarello

Infine, notizia su quanto detto da Fini ma purgata del fatto che Fini lo abbia detto ad Annozero: “fuori i partiti dalla Rai, è arrivato il momento di privatizzare l’azienda”.  Così il Presidente della Camera. Tema questo che fa discutere la politica. Per il neo ministro dello Sviluppo economico Romani, la privatizzazione è già prevista dalla legge Gasparri.

8 ottobre – Feltri ospite in studio e servizio sull’inchiesta del Giornale per presunte pressioni alla Marcegaglia con minaccia di dossieraggi: i pm di Napoli indagano sulla minaccia alla Marcegaglia di una pubblicazione di un dossier contro la Presidente di Confindustria e hanno perquisito il Giornale, sentiranno Confalonieri. Nel servizio del Tg1 è il Giornale nella parte della vittima e i pm da screditare:

“il pubblico ministero Woodcock di fronte alle persone famose non riesce a trattenersi, commenta oggi il direttore Sallusti, indagato insieme al suo vice, Porro, dalla procura di Napoli. E’ certo che finisca come la stragrande maggioranza delle investigazioni condotte da Woodcock, dice Sallusti, dove gli indagati sono stati prosciolti per non aver commesso il fatto. 210 innocenti accusati senza fondamento, si legge in un articolo del Giornale…”

15 ottobre – Notizie su una nuova inchiesta su Mediaset. Il Tg1 alle 13.30 fa un titolo, “La procura di Roma smentisce l’invito a comparire per Silvio Berlusconi e il figlio Piersilvio”, ma non fa il servizio. E’ il conduttore che legge una notizia in gran parte dedicata alla difesa:

“Inchiesta Mediaset. La procura di Roma smentisce che ci siano inviti a comparire per il Presidente del Consiglio Berlusconi, il figlio Piersilvio e una decina di dirigenti nell’ambito di uno stralcio dell’inchiesta milanese su presunti reati fiscali nella compravendita dei diritti cine-tv. “Si tratta sostanzialmente di una duplicazione per anni diversi del medesimo processo pendente presso il tribunale di Milano – ha precisato in una nota Mediaset – i diritti cinematografici oggetto dell’inchiesta sono stati acquistati a prezzi di mercato e tutti i bilanci e le dichiarazioni fiscali della società sono stati redatti nella più rigorosa osservanza dei criteri di trasparenza e delle norme di legge”. “La documentazione dimostrerà la totale estraneità di Pier Silvio Berlusconi e degli altri dirigenti coinvolti alle accuse ipotizzate di frode fiscale. Non si può infine evitare di sottolineare – prosegue la nota – l’assurdità delle contestazioni: un procedimento in cui Mediaset è semmai parte lesa si ritorce infatti contro la società e i suoi dirigenti”.

Ancora la minaccia di dossier su Marcegaglia. Un servizio anticipa un’inchiesta di Panorama che diffonde nastri di Arpisella, portavoce della Marcegaglia, per “sputtanare” la Marcegaglia, (come sintetizza nel titolo Libero). Nessun servizio sull’inchiesta degli appalti a L’Aquila, con Fusi che coinvolge Verdini.

E soprattutto nulla sulla protesta Federalberghi che minacciano di sospendere le prestazioni ai terremotati se Chiodi non salda i debiti (Ha in compenso appena stanziato 5 milioni per una chiesa a Natale e 4 per edifici privati in quattro comuni)

16 ottobre – Alle 20 servizio su cani e gatti in affitto.

17 ottobre – Niente sull’inchiesta di Report e le polemiche per la sua messa in onda con l’inchiesta sulle ville di Berlusconi ad Antigua tramite una società off shore e la banca Arner indagata per violazione delle norme anti-riciclaggio.

Servizio su olimpiadi dei cani.

24 ottobre – Alle 20 solo una notizia sulla clamorosa intervista di Marchionne a Che tempo che fa: “se togliessimo l’Italia dai risultati, la Fiat farebbe meglio”. Sono le parole di Sergio Marchionne, amministratore delegato del Lingotto. “Nemmeno un euro, infatti, dei 2 miliardi di utile del gruppo, arriva dall’Italia”.

28 ottobre – Su tutti i giornali articoli sulle Stragi e il pentito Spatuzza che riconosce uno 007. Il Tg1 dà una notizia alle 13.30. Nessuna alle 20.

Allo stesso modo solo alle 13.30 viene data la notizia (e nulla alle 20 della richiesta di 12 anni di reclusione per l’ex direttore del Sismi Nicolò Pollari e 10 anni per l’ex numero due  del servizio segreto Marco Mancini al processo d’appello a Milano sul sequestro di Abu Omar.

Alle 13.30 un servizio su Ruby: la vicenda sulle presunte dichiarazioni di una minorenne marocchina che ha raccontato di alcune cene nella residenza di Silvio Berlusconi. Vicenda per cui sarebbero indagati a Milano per l’ipotesi di favoreggiamento della prostituzione Lele mora ed Emilio Fede. In realtà un comizio della Santanchè, al Tg delle 20 viene così presentato dal conduttore: “Il caso di Ruby, una marocchina minorenne che avrebbe parlato di alcune feste nella residenza di Silvio Berlusconi. Sulla vicenda ci sarebbe un presunto coinvolgimento di Emilio Fede e Lele Mora”.

Nel servizio si parla del “presunto coinvolgimento di Palazzo Chigi (senza dire della telefonata giunta alla Questura di Milano per rilasciare la giovane marocchina fermata per furto) con il premier che replica con questa dichiarazione “sono una persona di buon cuore”. Non si dice che Fede è indagato: “Sul presunto coinvolgimento di Emilio Fede e Lele Mora, Fede replica così…estratto dal TG4

Novembre 2010

3 novembre – C’è polemica per una frase di Berlusconi: “meglio appassionarsi alle belle ragazze che essere Gay”. Nel titolo alle 13.30 il riferimento alla battuta viene tolto. Alle 20 il conduttore nel lancio definisce “ironica” la battuta sui gay

Allle 20 niente su Nadia, ultima escort che da Palermo inguaia il premier; solo una riga sulla richiesta del Copasir di audire Berlusconi in merito alla sua sicurezza e agli accessi alle sue ville, niente su altri due fuoriusciti Pdl verso Fli e niente su imbarazzo organizzatore Forum della Famiglia a presenza del premier

4 novembre – alle 20: servizio di propaganda ad Alemanno così annunciato: “Il progetto per riqualificare il quartiere di Tor Bella Monaca a Roma e’ realta’. Previsto l’abbattimento di 14 torri per fare una moderna citta’-giardino. Il sindaco promette un referendum”.

Niente sul discorso di Susanna Camusso, il primo da segretaria Cgil

E sul governo battuto in commissione finanza su emendamento MPA contro tagli fondi Fas, votato da opposizioni e Fli, solo una notizia. Nessun accenno nel servizio politico che mette insieme: le reazioni di Fli a discorso Berlusconi (Fini: discorso deludente e tardivo), Bersani, Idv

Pezzo su escort per dire che da Nadia a Ruby alla D’Addario si vogliono fare pubblicità e finire in tv. Nel lancio grave inesattezza: “La procura smentisce le dichiarazioni di Nadia”. Invece la Procura di Milano smentisce che abbia messo il veto sulla conferenza stampa annunciata dalla donna e poi non svolta

Niente sul labiale carpito a Berlusconi davanti all’Altare della Pace con Fini: “incredibile” “maggiorenne” “incensurata”

5 novembre – alle 20 non c’è niente nel Tg sul richiamo del Governatore Draghi alla necessita’ di stabilizzare i precari

E sul forfait di Berlusconi ad aprire il Forum delle famiglie, dopo le polemiche degli organizzatori di cui nulla nei giorni precedenti era stato detto, solo una notizia anodina: “Sara’ il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanardi, e non il premier, ad aprire la conferenza sulla famiglia che si svolgera’ a Milano dall’8 al 10 novembre. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri.”

Sulle escort: il servizio a rafforzare la tesi di Berlusconi che le ragazze siano manovrate dalla mafia per vendetta, con dichiarazione di Mantovano

6 novembre – Su Repubblica un servizio sugli ascolti dei Tg (cala il Tg1, sale il Tg5, boom per Mentana). Alle 13.30, sacrificando un servizio sulla protesta degli operai immigrati sulla gru da un settimana a Brescia e un altro sulla condanna a morte di bambini soldato in Sudan, pezzo contro Repubblica cosi’ annunciato: “La polemica sui dati di ascolto delle tv e sulle vendite dei giornali e’ pressante e continua. E nel marasma dei numeri, non sempre e’ facile mantenere l’obiettivita’”

Nel pezzo, si dice che Repubblica, “il giornale politico per eccellenza” ha perso il 10% di copie vendute.

Alle 20 amenità varie:

– una torre di pisa ad altezza d’uomo e un mulino in miniatura. li ha costruiti con le mollette per i panni un uomo privo di vista.

– vita sedentaria e alimentazione sbagliata: aumentano gli obesi e in Ighilterra aggiungono un’altra x alle grandi taglie.

– influenza. Mentre gli esperti avvertono: e’ giusto vaccinarsi, in particolare devono farlo anziani e malati cronici, sono sempre di piu’ le persone che preferiscono evitarlo.

– la passione per i cani e i gatti non ha limiti. Come dimostra, a Reggio Emilia, l’esposizione piu’ importante d’Europa.

-a Merano, ora, per il wine festival. oltre 450 viticoltori dalle zone viticole piu’ importanti del mondo presentano i loro vini di qualita’ prodotti in condizioni estreme.

-150 anni di storia d’Italia nell’ultimo libro di bruno vespa “il cuore e la spada”.

-Monica Bellucci in tutta la sua bellezza in un libro con gli scatti di grandi fotografi, che raccontano vent’anni di carriera.

9 novembre – Crolli a Pompei, l’Italia è sott’acqua e Berlusconi contestato a Padova da giovani dei centri sociali, studenti e precari della ricerca che gridano “dimissioni” e “bunga bunga” davanti alla Prefettura dove il premier è arrivato con Bossi. Ci sono anche scontri con le forze dell’ordine. E intanto il sindaco Zanonato non nasconde la sua delusione per il vertice: “Impegni pressocchè nulli, solo parole vuote. Non c’è una misura vera che sia stata annunciata”.

Il Tg1 apre con grande enfasi sulla visita del premier: Buonasera dal tg1. Lo stato c’e’, subito aiuti gia’ in Finanziaria. Lo ha detto il premier Berlusconi con Bossi nelle zone colpite dall’alluvione in Veneto. Domani riunione a Palazzo Chigi sugli stanziamenti per la regione e i 121 comuni colpiti. Ma non sono mancate le contestazioni….. ma nel servizio si accenna solo a un petardo. Nulla si dice della frase di Zaia “I soldi qui poi a Pompei”.

Poi, sul governo battuto tre volte in Parlamento, solo un fugace riferimento nel servizio politico che parla di “spiraglietto” tra Berlusconi e Fini con Bossi che si offre alla mediazione; di “buon clima nell’incontro con Tremonti sulla legge di stabilità”. En passant, “un voto di finiani e opposizioni sui diritti umani in Libia che manda sotto il governo”

Nascoste dal Tg1 anche le contestazioni a Berlusconi all’Aquila. Così se ne legge sulla stampa: “Carriole con dentro mattoni, cartelli con scritto “Tu bunga bunga, noi macerie”, ma anche un grosso striscione “Macerie di Democrazia – L’Aquila chiama Italia il 20 novembre” che fa riferimento alla manifestazione nazionale indetta dai Comitati cittadini nella città devastata dal sisma del 6 aprile 2009. E ancora: “Basta cricche d’affari”, “Processo breve per lui, ricostruzione lenta per noi”.

15 novembre – La presunta trattativa Stato/Mafia e il 41 bis: altro che sospetti su Forza Italia e parole del pentito Spatuzza! A trattare (per alleggerire il carcere duro a 300 detenuti, quasi mai si dirà chi sono e se sono mafiosi) fu il governo di  centrosinistra guidato da Ciampi e con Scalfaro Presidente della Repubblica. E’ il varo di una fortunata Rubrica 41 bis: negli oltre 40 servizi che seguiranno nel Tg delle 20  in quattro mesi le foto di Ciampi e Scalfaro e la loro menzione sarà ossessiva..

Così si annuncia il servizio: “la presunta trattativa stato mafia e il 41 bis. L’ex direttore generale delle carceri Amato e l’ex ministro Martelli replicano alle affermazioni dell’ex guardasigilli Conso che ha detto: cosi’ fermai le stragi”.

16 novembre – Per la Rubrica 41 Bis:  “la presunta trattativa tra stato e mafia. al tg1 il documento che conferma le rivelazioni di Giovanni Conso, ministro della giustizia nel governo Ciampi del 1993, che ha detto: tolsi il 41 bis ed evitai le stragi”

17 novembre – Oltre alla “campagna” sul 41 bis, c’è un altro tormentone: gli attacchi al governatore della Sicilia Lombardo, reo di avere fatto alleanza col Terzo Polo e di  avere rotto, in Sicilia, con il Pdl. Alle 20, un pezzo su Lombardo. Non è il primo, non sarà l’ultimo: la base del Pd in Sicilia è in subbuglio e vuole rompere l’alleanza, si sostiene, senza sentire alcuno dei vertici Pd a dire la sua.

Pezzo su polemiche “Vieni via con me” Saviano-Maroni: si omette che la trasmissione ha fatto un record d’ascolto con il 30% e nove milioni di spettatori

18 novembre – Per la Rubrica 41 Bis: “ l’inchiesta sulla presunta trattativa tra stato e mafia nel 93. Sentiti a Palermo alcuni testimoni. Fra loro l’ex capo delle carceri Nicolo’ Amato

19 novembre –  La presunta trattativa tra stato e mafia nel 1993. poco prima della revoca dei 41 bis a quasi trecento  boss il capo clan della camorra Schiavone, il famoso Sandokan scrisse al presidente Scalfaro. Al tg1 parla l’ex ministro della giustizia Conso

C’è un altro servizio su Lombardo che fa una conferenza stampa per difendersi dalle accuse di mafia. Il titolo: “Mai preso soldi dalla mafia, dice Raffaele Lombardo. Ma qualche mano di troppo l’ho stretta. Maxi deficit in Regione”.

.Due i  pezzi: uno sulla conferenza stampa. Parla anche di campagna mediatica: il Tg1 ha fatto 5 servizi in dieci giorni. Chiude Rita Borsellino, contraria all’alleanza. Poi il servizio sul “superbuco della sanità”. La denuncia degli sprechi avrà, tra tante Regioni, un solo bersaglio: la Sicilia.

Nel servizio si parte dal caso della Fiera del Mediterraneo (“Tende strappate calcinacci cumuli di foglie . Una volta era la Fiera del Mediterraneo, fiore all’occhiello di Palermo e della Sicilia intera. Ora la fiera sta perdendo il suo patentino di internazionalità, consegnando alla Sicilia un’altra nota di demerito. E pensare che quella fiera, che tanto sviluppo poteva portare alla Sicilia, si poteva salvare”) … Poi, prima di quantificare il buco in due miliardi di euro, un’ altra affermazione non corroborata da alcun dato: “Una regione che colleziona una serie di primati negativi dal tasso di povertà a quello di disoccupazione e in cui ci si permette anche di perdere i fondi europei, conquistando pure l’attenzione del Times”.

Escono le motivazioni della condanna in appello di Dell’Utri: solo una notizia. Naturalmente nessun titolo, nessun servizio …nonostante la notizia sia già in apertura di tutti i siti. Notare l’ uso di condizionale, nonostante si tratti di una sentenza:

Il senatore Marcello Dell’Utri avrebbe svolto una attivita’ di mediazione e si sarebbe posto quindi come specifico canale di collegamento tra cosa nostra e Silvio Berlusconi. Lo scrivono i giudici della Corte d’Appello di Palermo nelle motivazioni della sentenza con la quale Dell’Utri e’ stato condannato lo scorso 29 giugno a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Per i giudici il mafioso Vittorio Mangano fu assunto su intervento di Dell’Utri  come stalliere nella villa di Arcore non tanto per accudire i cavalli ma per garantire l’incolumita’ di Berlusconi.

20 novembre – Alle 13.30 Dell’Utri nei titoli: ma solo per la sua difesa “ “Ho fiducia / nella Cassazione” – Sono fiducioso e lo saro’ fino all’ultimo. Parla Marcello Dell’Utri dopo le motivazioni della sentenza d’appello su mediazioni tra mafia e Berlusconi .

E nel giornale, dopo il pezzo sulla motivazione, a seguire l’intervista a Dell’Utri

Alle 20 si replica lo schema. Questo il titolo: “Mangano millantava rapporti con Berlusconi e dell’Utri. Lo scrivono i giudici che hanno condannato il senatore che al Tg1 dice: fiducia nella Cassazione”. Dello stesso tenore il servizio: le motivazioni della sentenza, nei passaggi riportati, nulla dicono di Dell’Utri e del perché sia stato condannato. Si parla solo di Mangano (“Aveva il vizio di vantarsi delle sue amicizie,  Vittorio Mangano, lo stalliere assunto ad Arcore negli anni ’70 da Silvio Berlusconi all’epoca solo imprenditore”) e persino del pentito Gaspare Spatuzza “poco attendibile”. Si’, ma perché Dell’Utri è stato condannato?

Segue l’intervista a Dell’Utri.

E c’è un altro pezzo su Lombardo così annunciato: “Giovani del Pdl in piazza a Palermo per dire no al Governo Lombardo. Un lungo corteo, striscioni e slogan per chiedere le dimissioni del Governatore”.

E il consueto pezzo sul 41 bis: E di una presunta trattativa tra stato e mafia si stanno occupando i magistrati di Palermo ma riguarda il periodo antecedente il primo governo Berlusconi

22 novembre – Servizio sul 41 Bis: La presunta trattativa fra stato e mafia del 93. Parla

la portavoce dei familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili a Firenze. Dopo le rivelazioni dell’ex ministro conso sul 41 bis vogliamo la verita’.

23 novembre –  Comincia il processo sulla strage dei Georgofili. Servizio  sul 41 bis così annunciato:  Dall’ex ministro Conso sul 41 bis vogliamo la verita’ ribadiscono i familiari delle vittime dopo le rivelazioni sulla presunta trattativa fra stato e mafia del 93. Al via il processo a Firenze per la strage di via dei Georgofili.

24 novembre – Consueto pezzo della Rubrica “41 bis”:  La presunta trattativa stato-mafia. sarebbero stati molti di piu’ di quanto finora detto i provvedimenti di 41 bis revocati a mafiosi nel 93.

25 novembre – Il tg alle 20 apre con le contestazioni degli studenti a Palazzo Chigi e al Senato. Nel servizio, per errore,  immagini anche della contestazione degli aquilani a Palazzo Chigi il 7 luglio

Consueto pezzo della Rubrica “41 bis”:  La presunta trattativa tra stato e mafia nel ’93. ”c’e’ chi sa e non ha ancora parlato”. Lo dice al tg1 Giuseppe Pisanu, presidente della commissione antimafia. Intanto all’esame dei magistrati di Palermo l’interrogatorio dell’ex ministro della giustizia, Giovanni Conso.

26 novembre – La contestazione studentesca dilaga. In studio la ministra Gelmini Domande pregnanti, “pilotate” e risposte senza alcun contraddittorio

1)     ha visto  le immagini nel servizio? come le commenta

2)      ministro Gelmini cosa risponde a Bersani? i problemi con i finiani ci sono……riuscirete o no ad approvare questa riforma?

3) senta ministro, alcune inchieste hanno rivelato che l’universita’ italiana e’ in alcuni casi, ovviamente non tutti,  un concentrato di poteri baronali e sprechi economici. Si riuscira’ a smantellare questo sistema?

Consueto pezzo della rubrica “41 bis”. Parla Mancino:  La presunta trattativa tra stato e mafia. E’ lungo l’elenco di boss e killer di cosa nostra a cui non fu rinnovato il regime del carcere duro.

27 novembre –  Consueto pezzo della rubrica “41 bis”:  reazioni del mondo politico alle notizie delle revoche del 41 bis all’indomani delle stragi di mafia. il provvedimento riguardava anche boss e killer.

29 novembre –  Consueto pezzo della rubrica “41 bis”;  il 41bis doveva evitare le stragi di mafia. Mi stupisco che sia stato revocato per fermarle. Sulla presunte trattative stato-mafia parla l’ex guardasigilli Claudio Martelli.

30 novembreRiforma Gelmini al voto, studenti in piazza, governo battuto due volte. La cronaca mette prima gli incidenti, colpa degli infiltrati, e dopo le manifestazioni:  “E migliaia di studenti oggi in piazza. In molte citta’ sono state bloccate strade e ferrovie e si sono verificati anche tafferugli. Spesso provocati da estremisti infiltrati organizzati. Ma partiamo con gli incidenti che hanno mandato in tilt la capitale”

I pezzi tutti in chiave “scontri e disordini”: Uno su Roma, l’altro mette insieme  “disordini” o solo blocchi di strade e binari in altre città d’Italia

Ma continua anche il ciclone Wikileaks, dopo il pezzo con le ultime novità, l’indottrinamento: “Lisbona, solo pochi giorni fa. Al vertice Nato il presidente americano Barack Obama elogia pubblicamente gli sforzi militari dell’Italia in Afghanistan. C’e’ piena collaborazione tra Roma e Washington nelle coalizioni internazionali e anche le relazioni bilaterali restano ottime, nonostante i dispacci critici di qualche funzionario d’ambasciata”. Peccato che qualche funzionario d’ambasciata fosse il numero due dell’ambasciata Usa a Roma.

Si continua con frasi di questo tenore (“intesa anche tra Frattini e Hillary Clinton”).

Per chiudere con la difesa delle scelte che inquietano Washington: “In un mondo non piu’ diviso in blocchi, l’Italia ha interessi vitali anche al di fuori dell’alleanza atlantica e persegue una politica indipendente soprattutto nei confronti di Libia e Russia. Gli accordi con Tripoli e Mosca per il petrolio e il gas rispondono al nostro bisogno d’energia e offrono alle imprese italiane ottime opportunita’ d’investimento”.

Fine inchiesta su Cosentino. Nessun servizio. Il tg1 la dà così: Avviso di conclusione delle indagini preliminari per il parlamentare del pdl Nicola Cosentino, accusato di concorso esterno in associazione camorristica per i suoi presunti rapporti con il clan dei casalesi. “Avevamo chiesto piu’ volte un interrogatorio ai pm – ha dichiarato l’avvocato Stefano Montone legale di Cosentino – finalmente avremo un giudice e un processo”:

Consueto pezzo della rubrica “41 bis”:  la presunta trattativa tra stato e mafia e la revoca del 41 bis. Di Pietro: nel ’93 il governo in carica scelse di trattare con i boss.

Dicembre 2010

1 dicembre – Alle 20 servizio sul libro di Feltri. E consueto servizio della rubrica “41 bis” : la presunta trattativa stato mafia del 93. Parla l’ex presidente dell’antimafia oggi componente della commissione. Per Giuseppe Lumia del pd lo Stato ha piegato le ginocchia di fronte a cosa nostra.

2 dicembre – Continua il diluvio di rivelazioni Wikileaks con i dubbi americani su Berlusconi per i suoi legami, si sospetta anche affari personali, con Putin. Alle 20 un servizio  in due minuti spiega la politica energetica italiana da  De Gasperi a Fanfani a Mattei e  Moro. Berlusconi si era paragonato a Mattei (vogliono uccidermi come Mattei). Chiuso con commento di Oscar Giannino.

Consueto pezzo della rubrica “41 bis”:  ”La trattativa tra stato e mafia del 1993. Anche il superboss Vito Vitale fra i capi di cosa nostra che beneficio’ della revoca del 41 bis. E Palamara dell’Associazione magistrati dice: lasciamo giudicare la storia”.

Si ripete, anche stasera: Ciampi premier, Scalfaro presidente. Scalfaro parla: mai mi era giunta notizia. Gasparri: fare chiarezza, Palamara: basta rinvangare cose di 16 anni fa. Contro replica di Gasparri : Palamara ci aiuti a fare chiarezza sulla resa del governo Ciampi

3 dicembre – Non poteva mancare il pezzo per la rubrica “41 Bis”: ”Le revoche del carcere duro ai boss nel ’93. I capigruppo Pdl a Camera e Senato chiedono che la commissione antimafia convochi Ciampi, Scalfaro Mancino e Violante”.

Nel pezzo apre Gasparri, poi Cicchitto (“paradossale che dalle trattative Stato-mafia ora si è passati a una fase in cui Berlusconi non era ancora sceso in campo”). Altre reazioni negative a quanto detto (e riportato ieri) da Palamara. Non manca La Boccetta, un aficionado del Tg1: “il governo dell’epoca attuò scelte politiche inginocchiato davanti ai boss”. Chiude sonoro di familiari vittime Georgofili contro Palamara

4 dicembre – La sera precedente il coordinatore Pdl Verdini aveva detto: “delle prerogative del Quirinale me ne frego”. Alle 13.30 il pezzo non da la notizia ma la successiva precisazione dello stesso Verdini (dopo il comunicato del Quirinale di ieri, in cui Napolitano ribadiva le prerogative esclusive del capo dello stato nel caso di crisi di governo, maggioranza e opposizione riconoscono – entrambe – quelle prerogative. Lo stesso coordinatore del pdl, Verdini, ieri sera in una nota aveva spiegato di non aver mai pensato di volersene fregare. Ma anche i partiti hanno le loro prerogative)

Anche alle 20 la frase di Verdini, mai data nella sua interezza viene omessa: che aveva detto? (“Il Pdl conferma il rispetto per il capo dello stato e definisce il caso Verdini “una esuberanza verbale senza volonta’ di offendere il Colle”.)

Consueto pezzo per la rubrica “41 bis”: ”La presunta trattativa tra stato e mafia del 93. Parla della vicenda al tg1 il sottosegretario all’interno Mantovano”.

5 dicembre – Alle 20 Consueto pezzo per la rubrica “41 bis”:  ”Le stragi di mafia e la presunta trattativa stato-boss. “Fare luce sulle revoche al carcere duro”, lo dice al tg1 il ministro della giustizia Alfano”.

6 dicembre – Alle 13.30. nuove rivelazioni Wikileaks. Berlusconi all’ambasciatore Thorne parla di Medvedev: “Apprendista di Putin”. C’è una precisazione di palazzo Chigi: frasi mai dette. Nel servizio la notizia su Berlusconi non c’è. Va tutto nella presentazione del servizio letta dal conduttore

Alle 20 per la rubrica 41 bis…”Le stragi del ’93 e le presunte trattative stato-mafia. Al tg1 Giuseppe Lumia e Amedeo La Boccetta, due componenti della commissione parlamentare”

7 dicembre –  Consueto pezzo per la rubrica 41 bis: “La presunta trattativa tra stato mafia nel 93. Al tg1 l’ ex procuratore antimafia Pierluigi Vigna”.

Su tutti i giornali le note spese di Minzolini. Da destra Gasparri lo difende e sostiene che l’attacco è per l’inchiesta 41 bis “sull’inquietante resa dello Stato alla mafia sotto un governo di centrosinistra”

8 dicembre – Il 5 per cento delle famiglie italiane insolventi sul mutuo: dati di Bankitalia (l’indomani in prima pagina su La Stampa e Sole 24 Ore): alle 20 il Tg1 non la da’

Né viene data la notizia delle proteste con scontri degli studenti a Napoli che bruciano anche la spazzatura

9 dicembre – Procura di Roma e Corte dei Conti aprono un fascicolo sulle maxi assunzioni (1800) ad Ama e Atac di Roma con annessa parentopoli. La notizia, che monta da 10 giorni e che il Tg1 ha ignorato, è ancora ignorata alle 13.30 e data con una notizia letta dal conduttore alle 20

Ignorata anche le manifestazioni di protesta di polizia, vigili del fuoco, ecc contro i tagli alla Finanziaria (vanno anche davanti ad Arcore)

La spazzatura a Napoli aumenta, il Tg1 lo ignora

11 dicembre – Al 41 bis oltre al servizio anche il titolo:  ”La presunta trattativa stato-mafia. Mercoledi’ i pm di Palermo ascolteranno a Roma gli ex presidenti della Repubblica Ciampi e Scalfaro”.

12 dicembre – Pezzo per la rubrica 41 bis: ”La trattativa stato mafia del 1993. La commissione antimafia vuole risentire l’ex ministro Conso mentre i magistrati ascolteranno mercoledi’ Scalfaro e Ciampi”

14 dicembre – Voto di fiducia al governo e manifestazioni degli studenti .Sugli scontri, il titolo: “Guerriglia urbana a Roma. Black block all’assalto.  Novanta feriti. Devastato il centro storico. Sassi contro le forze dell’ordine. Auto e blindati distrutti”

Due i servizi e un collegamento cos’ lanciato: ”E’ stato un pomeriggio di violenza assurda nel centro di Roma. Un vero e proprio assalto da parte dei black block, mischiati tra i partecipanti ai cortei di protesta degli studenti. Cinquanta uomini delle forze dell’ordine sono rimasti feriti. Quaranta fra i manifestanti. Decine i fermati”

Anche nel giorno della fiducia al governo e degli scontri a Roma  il Tg1 non si fa mancare il pezzo della Rubrica 41 bis ma questa volta, miracolo, c’è una voce fuori dal coro, Anna Finocchiaro: ”La presunta trattativa tra stato e mafia nel ’93. Domani i magistrati di Palermo sentiranno a Roma Scalfaro e Ciampi”

15 dicembre – I disordini a Roma in primo piano. Nel servizio, si dice che “l’obiettivo della rivolta è uno: radicalizzare la lotta approfittando di un periodo di crisi “ e anche “l’ipotesi di una cabina di regia per attacchi pianificati da settimane si fa sempre più probabile”.

Non manca il consueto pezzo della Rubrica 41 bis: L”inchiesta sulla presunta trattativa tra stato e la mafia nel ’93. Secretate le dichiarazioni dei Presidenti emeriti della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi ed Oscar Luigi Scalfaro, ascoltati a Roma a palazzo Giustiniani dai pm di Palermo”.

16 dicembre – Alle 20 solo poche righe alla notizia che guadagna ovunque il primo piano: l’allarme di Confindustria sulla disoccupazione (due milioni di disoccupati persi 500 mila posti di lavoro)

Tengono banco gli scontri di Roma: molto spazio alle bufale sugli infiltrati, due righe alla fine dedicate ai video dei pestaggi della polizia sui manifestanti. In uno dei due pezzi si spiega chi sono gli autori delle violenze di Roma: “Anime diverse dell’estremismo unite solo da una furia collettiva ben orchestrata che ha portato alle scene di guerriglia urbana. Ne sono convinti gli investigatori e i servizi segreti”

A L’Aquila restaurata dal Fai la Fontana delle 90 cannelle: nel pezzo non si dice che il restauro è stato finanziato dal Fai e la battuta della presidente, a fine servizio, non sottopanciata non basta a farlo capire

17 dicembre – Sull’ inchiesta della Corte dei Conti per i consulenti del minsitro Brambilla che avrebbero svolto attività di partito anziché di consulenze per le quali sono stati pagati con soldi pubblici, solo una notizia.

Su 41 bis, Laboccetta si guadagna l’ennesima menzione: Con una lettera al presidente della Camera Fini il deputato del Pdl Amedeo Laboccetta, componente della commissione antimafia, chiede un dibattito parlamentare sulle revoca del 41bis a vantaggio di pericolosi mafiosi, disposta a suo tempo – ricorda Laboccetta – dal ministro Conso e con un ruolo ancora tutto da chiarire riguardante l’allora presidente delle Repubblica Scalfaro e del presidente del Consiglio Ciampi. Fino ad ora – e’ la replica del capogruppo del pd alla camera Laura Garavini – abbiamo fatto un lavoro serio e importante che richiede ancora tempo e la definizione di un quadro complessivo senza il quale ogni giudizio e’ prematuro o peggio strumentale.

Pezzo su Telecom:  il cda ha deciso di non promuovere l’azione di responsabilità legale nei confronti degli amministratori della precedente gestione. Nel servizio si cita il debito di 33 miliardi, che il titolo nella gestioner Bernabè degli ultimi tre anni ha dimezzato il valore. Parla di scelte strategiche non particolarmente azzeccate, come gli spot affidati al volto di Belen Rodriguez, dei 3700 esuberi convertiti in mobilità volontaria e contratti di solidarietà su oltre 30 mila lavoratori…per concludere che “Insomma sembra necessario un cambio di strategia”

Niente su sentenza della Consulta : “clandestini espulsi, non e’ reato restare se si è in poverta’

19 dicembre – Morto Padoa Schioppa: alle 13.30 servizio senza titolo. Alle 20 solo poche righe di notizia letta dal conduttore

20 dicembre – Nulla alle 20 sul rapporto Bankitalia: Al 10% delle famiglie italiane il 45% della ricchezza.

Nulla su sentenza del Tribunale civile di Milano che da’ torto al sindaco Moratti e al ministro Moratti sulle case da assegnare ai rom.

Liquidata con poche righe lette dal conduttore, e in gran parte dedicate alla smentita di Palazzo Chigi, la notizia sulle rivelazioni Wikileaks (“Su Calipari il governo frenò le indagini”) che negli altri Tg ha titolo e pezzo

21 dicembre – Nulla alle 20 sui dati Istat secondo cui la disoccupazione torna a salire, a ottobre balza all’8,7%, il tasso più alto dal gennaio 2004. Emergenza giovani e donne al Sud tocca un “under 23” su 5. Ed ecco come la notizia in poche righe era stata data alle 13.30 capovolgendone il senso:

disoccupazione in aumento a ottobre 2010 rispetto a ottobre 2009, ma in calo nell’ultimo trimestre di quest’anno rispetto al trimestre precedente . Lo comunica oggi l’Istat spiegando che al nord il tasso dei senza lavoro e’ al livello dei paesi piu’ virtuosi, mentre nel Mezzogiorno si toccano tassi di disoccupazione a due cifre.

Liquidata con poche righe lette dal conduttore anche questa notizia: :

Barbara Berlusconi a tutto campo sul settimanale Vanity Fair. La figlia del premier critica il ministro Carfagna: “non capisco come possa dirsi discriminata lei.  Nell’intervista poi apprezzamento per il sindaco di Firenze Renzi, e sulle vicende che hanno interessato il padre dice: non sono d’accordo con  certe condotte, ma ho il dovere di credere alla sua verita’.

Non si parla delle parentopoli che fanno scandalo nella giunta Alemanno ma si dedica un servizio alle 20 su un’altra parentopoli, quella alla seconda università di Roma

23 dicembre – Consueta conferenza stampa di fine anno del premier e il Tg delle 13.30 slitta ad libitum. Alle 20, questo il titolo: Berlusconi: a gennaio maggioranza piu’ forte o voto. Obiettivo: 325 deputati. Forse tavolo con terzo polo. Fini non e’  super partes.

Al Senato il ddl Gelmini va in porto. La capogruppo Pd Finocchiaro minaccia di lasciare l’aula. Nei titoli delle 20 non v’è traccia della notizia: Uiversita’. La riforma e’ legge. Ok dal Senato. Si’ dai finiani. Contro Pd e Idv. Gelmini: grande gioco di squadra.

Dopo il pezzo sul premier, Bersani. Poi le reazioni politiche. Nella scaletta, si parla di pacchi bomba alle ambasciate estere a Roma (pista anarchica e non “anarco-insurrezionalista”) e poi si riprende con la politica: il ddl Gelmini. La polvere in fondo

Approvata dunque la riforma unIverstaria. Reazioni degli studenti, ricevuti ieri da Npolitano? No ma si parla di loro in altra forma: a Roma processo per direttissima a sette dei 23 fermati durante gli scontri del 14 dicembre scorso

NapolItano galleggia , a chiudere la pagina, con poche righe di notizia:

“sui problemi dell’universtita’ mi limito ad ascoltare e a comprendere in termini generali, astenendomi dall’esprimere qualsiasi opinione di merito su scelte legislative che appartengono alle responsabilità del Governo e del Parlamento”. E’ quanto scrive il capo dello Stato Napolitano rispondendo a una lettera presidente del consiglio nazionale degli studenti universitari.

A grande richiesta torna la Rubrica sul 41 Bis

24 dicembre – Nulla su Napolitano che torna a insistere sugli studenti: “Generazione inascoltata”. Due pezzi politici; su Berlusconi e sulle rivelazioni Wikileaks che questa volta con un dispaccio dell’ambasciatore Spogli del 2008 investono D’Alema (”la magistratura è la più grande minaccia allo Stato italiano”) e dunque si merita un ampio servizio. Si dà conto della smentita di D’Alema e si chiude così, prima di dare la parola alla Santanchè: “dal pdl e’ il parlamentare Osvaldo Napoli a sottolineare come nonostante siano passate diverse ore dalla notizia “non si registra alcuna reazione sull’allarme democratico, dall’associazione nazionale magistrati”.

Servizio sull’accordo Fiat a Mirafiori che espelle la Fiom dalla fabbrica. Si illustrato alcuni punti dell’accordo: “investimenti per un miliardo di euro, produzione a regime di 280 mila auto l’anno, buste paga piu’ pesanti, salvaguardia dei malati reali ma lotta agli assenteisti”. Si dice che Fiom, non avendo firmato, viene esclusa dai meccanismi di rappresentanza dello stabilimento. Poi la parola a Landini (non è accettabile peggiora le condioni di chi lavora, cancella le pause sulle linee di montaggio, turni di dieci ore al giorno, non si pagano i primi giorni di malattia) per passare ai favorevoli, Angeletti e Sacconi. Entrambi enfatizzano gli aumenti salariali in cambio di una maggiore efficienza nell’utilizzo degli impianti.

E’ Natale, non si parla de L’Aquila ancora in macerie o di Napoli tra i rifiuti o dei mille aspetti in cui si potrebbe raccontare il Natale di quest’Italia 2010. Ben tre servizi sui regali, uno sulle tradizioni, due sul Natale estero….

26 dicembre – Si apre con maltempo, tre servizi più meteo in studio. Servizio su Napoli, oggi che viene mandato l’esercito a ripulire le strade sommerse dai rifiuti non si può ignorare….

Per la politica,  parla solo Berlusconi e dopo di lui viene il Papa. Nel titolo, Berlusconi martire: Berlusconi: governero’ per altri due anni, difficolta’ superate, evitata speculazione economica. Sono oggetto di diffamazione quotidiana ma vado avanti

Dopo una sfilza di servizi di cronaca, la solita fiera: dieta drastica per capodanno, festa sugli sci, regalo più brutto, regali tecnologici, saldi a Londra. Niente sugli operai della Thyssen

27 dicembre –  Anche oggi si apre con le bombe alle ambasciate a Roma e il maltempo. E la strage di Vibo Valenzia.  Un solo pezzo di politica, che inizia così: “Crea sconcerto e preoccupazione nel mondo politco l’editoriale, oggi del direttore di Libero. Cosa scrive Belpietro?”. La parola a Belpietro, sentito nel pomeriggio dal procuratore aggiunto di Milano Spataro dopo avere scritto di una soffiata su un presunto attentato a Fini, ad Adria, col fine di attribuirne la responsabilità a Berlusconi. I finiani parlano di campagna intimidatoria e delirante contro Fini, dice il servizio che poi conclude con Capezzone che parla di doppiopesismo: “Molti politici sparano a zero su Belpietro ma per anni hanno strenuamente difeso testate protagoniste di un antiberlusconismo ossessivo”

Nulla si dice della Fiom che chiede lo sciopero generale alla Cgil, della Cgil che chiede incontro a Confindustria e di Bersani che chiede se ne parli in Parlamento

E nulla si dice delle  motivazioni della sentenza di condanna del generale Ganzer, definito “personaggio preoccupante, faceva accordi con i narcotrafficanti”

29 dicembre – Alle 20, dopo avere ignorato le motivazioni della condanna del generale Ganzer, compare un pezzo: Vigna lo difende

29 dicembre – Il Tribunale del Lavoro di Roma con ordinanza d’urgenza dispone il reintegro di Tiziana Ferrario alla conduzione del Tg1 della 20 rilevando nella sua rimozione una discriminazione politica per la sua opposizione alla linea editoriale del direttore. Il Tg1 ignora la notizia

Gennaio 2011

3 gennaio – Nell’edizione delle 20 torna un cavallo di battaglia del Tg1( argomento che ha già avuto l’attenzione il 17, il 18, 19 e il 20 novembre) : gli sprechi in Sicilia. L’unica regione nel mirino del Tg1 quando parla di sprechi. Nulla sugli sprechi della parentopoli della giunta Alemanno .

Il dato scandalo da cui si parte sono le ore di lavoro dei componenti della Commissione Statuto, ovvero 14 ore negli ultimi due anni. I suoi “poco solerti componenti hanno intascato laute indennità: oltre 3000 euro al mese per il presidente della commissione, il finiano Arico’’”.

4 gennaio – nel mirino del Tg1 ancora il governo Lombardo. Sprechi in Sicilia, altra puntata: “Non bastavano i quasi 50 mila dipendenti della sanità pubblica. Non bastavano i 20 mila lavoratori pubblici siciliani. E non bastava nemmeno la assunzione natalizia di quasi 23 mila precari….No perché era proprio necessario assumere altre 5000 persone…” E via con altri dati per affermare che “praticamente un siciliano su cinque campa sulle spalle della pubblica amministrazione siciliana. A spese dei cittadini siciliani”. Ancora dati e raffronti e poi: “Quel che fa ancora più impressione  sono i dati del rapporto sulla malasanità della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari. Dove si legge che il 25% dei casi di malasanità e dei morti si verificano proprio in Sicilia”

5 gennaio – nel mirino del Tg1 ancora il governo Lombardo. Sprechi in Sicilia. Per il servizio della sera precedente ha protestato l’assessore alla sanità Massimo Russo, ex magistrato. Così il Tg1 dà conto, solo formalmente, della sua protesta:

Prima si ricorda dei “3200 ex detenuti alcolisti e  soggetti svantaggiati di varia natura, che la regione ha appena deciso di assumere. E a cui sta per affiancare, altri 8400 soggetti svantaggiati a 500 euro al mese; conti alla mano fanno 4 milioni e 200 mila euro mensili, e dunque oltre 50 milioni di euro che ogni anno la amministrazione siciliana si impegna a sborsare. Sono cose che accadono in una regione  che, lo ricordiamo, ha un buco di bilancio di circa due miliardi di euro,  e una sanità che manifesta parecchie criticità. Proprio oggi l’assessore massimo russo ha contestato il tg1 per aver raccontato l’exploit di assunzioni nella sanità regionale e per aver riportato i dati della commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari, che ricordiamolo è un organismo ufficiale del parlamento italiano. L’accusa al presidente della commissione Leoluca Orlando è di aver fornito dati falsi e a noi è di averli riportati”

6 gennaio – nel mirino del Tg1 ancora il governo Lombardo. Sprechi in Sicilia. Parla anche l’assessore Massimo Russo che dice: riduzione di 5 mila unità di organico che ha permesso la stabilizzazione a copertura dell’organico. L’insieme del pezzo rende quasi inesistente la replica, diritto pur formalmente rispettato. Dopo aver ricordato i dati delle assunzioni, la parola all’assessore per pochi secondi. E poi si ricomincia: “Insomma una infornata di migliaia di nuovi posti di lavoro rigorosamente pubblici, quindi pagati dai cittadini siciliani”. Per chiudere con la voce critica nel Pd siciliano che pure sostiene la giunta Lombardo di Rita Borsellino….

La notizia del giorno sono anche le parole del procuratore antimafia Grasso sull’omicidio Mattarella che si guadagnano solo due righe per annunciare, a grande richiesta, il ritorno della rubrica 41 bis. “l’omicidio Mattarella fu un delitto politico-mafioso”: lo dice il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, partecipando alla commemorazione dell’esponente dc siciliano. E intanto proseguono le indagini sul presunto patto stato-mafia sul 41 bis. Nel servizio l’immancabile La boccetta.

Dal 15 novembre nei quattro mesi che seguono sul 41 bis saranno fatti oltre 40 servizi. Sempre per ricordare, con menzione ossessiva, che Ciampi era prenmier e Scalfaro Presidente della Repubblica

9 gennaio – Inizia lo storico referendum in Sud Sudan per la secessione. Il Tg1 lo ignora

Continua la campagna contro Lombardo. Ennesimo pezzo sugli sprechi in Sicilia in cui si dà conto persino del referendum pro o contro il governatore nella sede Pd di Caltagirone:. “ 500 mila euro dalle casse della regione alla moglie del governatore Lombardo. si tratta di finanziamenti stanziati dall’assessorato agricoltura, per l’ammodernamento di circa un migliaio di aziende agricole. Tra queste spuntano anche quelle delle consorti del presidente Lombardo e del suo predecessore Totò Cuffaro. Che riceveranno rispettivamente 500 e 700 milioni di euro”

Ma c’è uno strafalcione che il conduttore è costretto a correggere in uscita dal pezzo: non 500 e 700 milioni di euro ma 500 e 700 mila

10 gennaio – Ancora sulla giunta Lombardo, per dare conto del referendum dei simpatizzanti Pd di Caltagirone contro l’appoggio alla giunta Lombardo

Alemanno scioglie la giunta. Nel pezzo si riporta la dichiarazione del sindaco di Roma («Si è conclusa una prima fase del governo comunale  che ha ottenuto importanti . Ora è necessario lavorare per fare in modo che questi progetti e i nuovi poteri di Roma Capitale vengano rapidamente calati sul territorio con una grande attenzione alla qualità della vita dei cittadini e dei quartieri ). Nessun accenno agli scandali sulle parentopoli (assunzioni di amici e parenti) alle aziende municipalizzate

11 gennaio – Ancora due cavalli di battaglia il. caso Sicilia: “In Sicilia negli ultimi due anni la commissione antimafia ha raggiunto il numero legale solo tre volte” .E il 41 bis

12 gennaio – Vigilia di referendum alla Fiat: intervista a Sacconi

Intervista a Lombardo, anche se , a differenza delle interviste a ministri e politici, è una serie di risposte spezzettate condite a uso della tesi del Tg1

13 gennaio – Vigilia di referendum Fiat a Mirafiori: in studio Bonanni. Nuova puntata contro Lombardo.

14 gennaioBerlusconi indagato per concussione e favoreggiamento di prostituzione minorile. E’ il terzo titolo e arriva dopo dieci minuti. Si apre con la Tunisia in rivolta.

Nel servizio gli estremi della notizia e nulla sulla sostanza, le notti passate da Ruby ad Arcore, il bunga bunga) : “Concussione e prostituzione minorile. Silvio Berlusconi, iscritto nel registro degli indagati il 21 dicembre scorso dalla procura di Milano, in relazione alla vicenda Ruby, e’ stato invitato a comparire. Il reato sarebbe avvenuto ad Arcore , in un periodo compreso tra febbraio e maggio. Tra le contestazioni anche la famosa telefonata che il premier avrebbe fatto in questura per chiedere l’affidamento della 17enne marocchina”. Poi la replica affidata all’avvocato Ghedini, sentito al telefono: “accuse assurde e infondate. si tratta di una gravissima intromissione nella vita privata che non ha precedenti nella storia giudiziaria del paese”. Quanto al Procuratore Capo Bruti Liberati, “in una nota ricorda che c’è sempre il principio di non colpevolezza”

Servizio su Alemanno dal Papa e nuova puntata contro Lombardo: “Torniamo in Sicilia, perche’ anche la Corte dei Conti esprime perplessita’ sui recenti provvedimenti di assunzione della giunta Lombardo. Si tratta -lo ricordiamo- di 39 mila persone. sentiamo l’intervista al Procuratore Generale d’Appello della Corte dei Conti siciliana Giovanni Coppola…

Ma ce n’è anche contro Bassolino:  avviata un’inchiesta conoscitiva sugli sprechi della regione Campania durante la gestione Bassolino

E la parentopoli di Alemanno?

14 gennaio –  Alle 13.30 Debutta la Rubrica “ Media” per “fare le pulci” all’informazione. Di volta una clava che bastona Annozero, Repubblica, L’Unità, Il Fatto Quotidiano….

Comunicato del Comitato di redazione; Il cdr ha manifestato al direttore la preoccupazione dell’organismo di rappresentanza della redazione perchè la rubrica  – qualora non venissero tenuti ben distinti i confini tra informazione e polemiche a cui si dovrebbe sottrarre il servizio pubblico- rischia di schierare il Tg1 in uno sterile “braccio di ferro” a puntate con altri organi di informazione.

15 gennaioFiat vince il sì a Mirafiori. Nel pezzo si inizia con le reazioni di Marchionne. Cronaca ridotta al minimo. Poi intervista di Sacconi

Berlusconi indagato per prostituzione minorile, non è la ”spalla” ma il terzo argomento, dopo la Tunisia.

Nel servizio si nasconde la notizia degli appartamenti in via Olgettina , di un immobiliare di Berlusconi, dati in comodato d’uso a 14 ragazze intervenute alle feste di Arcore, niente dell’interrogatorio della Minetti e delle sue amiche, niente dei tabulati telefonici… Ampio spazio invece alla difesa. Uno stralcio del servizio: “Accuse assurde e prive di fondamento ribadiscono i legali del premier che sottolineano, dalle dichiarazioni della ragazza e degli altri testimoni risulta che ci sia stata soltanto una conoscenza senza implicazioni di carattere intimo e contestano la competenza territoriale di Milano. Proprio la stessa Ruby in un’intervista a la repubblica , dichiara, ma quale prostituzione, Silvio mi ha dato 7 mila euro solo perche’ io gli ho chiesto un aiuto per trovare il lavoro. Il resto sono balle, mai fatto sesso. Io alle feste ad Arcore sono andata tre volte, a cena con altri. gli stanno gettando fango addosso. Mentre il quotidiano Libero titola, la soffiata e’ arrivata dalla Procura”

Berlusconi reagisce: “solo fango”. Fini che parla a Messina e difende la magistratura non merita un servizio. Le reazioni politiche vengono riferite brevemente in studio e prima di lasciare la parola a Berlusconi: “”In questo momento ci vergognamo davanti al mondo”. Pierluigi Bersani interviene cosi’  sugli ultimi sviluppi del caso Ruby. “Una minorenne – aggiunge il leader del pd – dovrebbe andare a scuola, e non a cena da vecchi ricconi”.

Dal presidente della Camera nessun commento su quelle che pero’ fini definisce “le nuove tristi vicende che riguardano il premier”. Fini a Messina e’ intervenuto sul ruolo dei magistrati e della loro lotta alle mafie dicendo che la qualita’ della democrazia e’ aumentata grazie ai giudici.

16 gennaio – Caso Ruby. Autodifesa con un video di Berlusconi. Il tg1 ne manda ampi stralci per una durata di 3 minuti e 16

Poi il pezzo di cronaca giudiziaria, come sempre solo la voce della difesa e l’intervista all’avvocato di Ruby, Di Noia. La difesa di Berlusconi ritene che il caso Ruby non sia di competenza della Procura di Milano. Non c’è la parte in cui si spiega che la Procura ritiene sua la competenza perché “il reato è stato commesso abusando della qualifica di Presidente del Consiglio e non nell’esercizio delle sue funzioni”. C’è la difesa che parla di “irruzioni di prima mattina, fotografie al guardaroba, ragazze costrette a spogliarsi…toni e modi inaccettabili”…Niente per spiegare che le perquisizioni  sono fatte negli appartamenti di via Olgettina dove risiedono le ragazze…prelevate buste con soldi contanti”

17 gennaio – Si apre ancora con la Tunisia. Sul caso Ruby, nel giorno in cui il fascicolo arriva in Parlamento e tutti i siti sono già pieni di stralci di atti e intercettazioni, il Tg1 fa u servizio i cui parla dei tempi della risposta dei legali del premier sull’invito a comparire, sui tempi della Procura per inoltrare al gip la richiesta di giudizio immediato, sull’esame alla Camera  della richiesta della Procura a procedere alle perquisizioni negli uffici del contabile di Berlusconi Giuseppe Spinelli. Finalmente un rapido accenno alle case di via Olgettina: “  E questa mattina e’ stata ascoltata una delle ragazze che avrebbero partecipato alle cene a Villa san Martino. Secondo l’accusa le giovani avrebbero ricevuto appartamenti in comodato d’uso in cambio di prestazioni” …. “Cene”, non festini e “prestazioni” di non si sa che natura. Poi riflettori puntati sulla Procura di Milano: “ Rilevante per impiego di mezzi e risorse la mole di attivita’ investigative messe in essere dalla Procura di Milano. Centinaia di conversazioni intercettate.  E mentre si rincorrono indiscrezioni su conversazioni contenute nel faldone da 389 pagine allegato dai pm alla richiesta di autorizzazione alle perquisizioni, il Garante della Privacy invita i media alla cautela e a valutare con scrupolo l’interesse pubblico delle singole informazioni diffuse, evitando di ledere la riservatezza delle persone”.

Sulle intercettazioni che, nel falcone di 390 pagine arrivato alla Camera con la richiesta di autorizzazione a procedere, sono di fatto pubbliche, il Tg1 si limita a menzionare la loro esistenza nel servizio politico. Nulla dei loro contenuti sapranno i telespettatori del Tg1. Salvo invitarli a leggerle sui giornali: “ Nelle redazioni si moltiplicano  indiscrezioni e stralci di intercettazioni  sulle ragazze che frequentavano  Arcore, compresa l’allora minorenne Ruby,  e su quanti, come Nicole Minetti, Lele Mora e Emilio Fede  vengono indicati dagli  inquirenti come coloro che svolgevano attività di induzione della prostituzione”

18 gennaio – Muore un parà in Afghanistan. Il caso Ruby è di spalla con un servizio su Napolitano (“opinione pubblica turbata, fare chiarezza”). La posizione dura della Chiesa che si riassume in una notizia, ha il pregio di far pronunciare le cose col loro nome: “l’Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani sottolinea la gravita’ delle accuse contro Silvio Berlusconi  e considera sconvolgente  l’ipotesi che un uomo al vertice delle istituzioni possa essere coinvolto in casi di prostituzione minorile. “E’ necessario – scrive l’Avvenire – fare al piu’ presto chiarezza”.  Mentre  la Radio Vaticana sottolinea la scarse presenza  di politici coerenti con i valori cristiani.

Poi le reazioni politiche: PD e IDV chiedono le dimissioni di Berlusconi,  l’Udc invita il premier a fare un passo indietro. La maggioranza fa quadrato attorno al presidente del consiglio e parla di tentativo di rovesciamento del risultato elettorale.

La cronaca tace come sempre sugli aspetti che, per l’appunto, “turbano l’opinione pubblica” per usare le parole di Napolitano. “Trepida attesa” per le date di convocazione in aula, silenzio dei legali del premier, il mistero se si presenterà o no dai giudici…”agli atti numerose intercettazioni su cui continuano a trapelare indiscrezioni . Intollerabile violazione del segreto istruttorio” , per il relatore della giunta a procedre. “Per i pm c’è la “prova regina che inchioderebbe il premier”. Ma secondo i suoi legali manca del tutto “l’evidenza schiacciante, quella che in gergo è detta pistola fumante che inchioderebbe il premier.”…..

E finalmente, almeno una notizia:

“Il riferimento e’ a quei presunti 5 milioni di euro che Ruby avrebbe chiesto al premier per tacere sulle serate a Villa San Martino e di cui si sarebbe vantata in una telefonata di fine ottobre registrata dagli inquirenti. Richiesta smentita dallo stesso legale della ragazza marocchina …smentita che si aggiunge a quella della stessa Ruby che giorni fa aveva dichiarato ”mai avuto rapporti sessuali con il premier”.

Dopo il pezzo di cronaca un accostamento bizzarro: il caso Cederna/Leone

“Non e’ la prima volta che un capo di governo o un capo di stato si trovi al centro di una bufera mediatica. ..Ripercorriamo la vicenda del Presidente Leone

Torna un cavallo di battaglia: la rubrica sul 41 bis. “La trattativa stato-mafia del ’93. Audizione davanti alla commissione antimafia di Nicolo’ Amato, ex direttore del Dipartimento amministrazione penitenziaria (che dice “Martelli ricorda davvero male”, Martelli che dice Amato non voleva il 41 Bis, Amato che mostra i decreti per la revoca firmati il 20 luglio di 18 anni prima per 134 detenuti, altri 20, altri 60 e poi si smarrisce nel “non ricordo”)

19 gennaio – Apertura di Esteri sulla visita di Hu Jintao negli Usa.

Subito dopo,  nuovo videomessaggio di Berlusconi che contrattacca sul caso Ruby e come una furia annuncia: “Non andrò dai giudici”….violazione dei principi costituzionali, …violazioni gravissime…i pm calpestano le leggi per fini politici…nulla di cui vergognarmi, la verità vince sempre …nessun rapporto con Ruby…riforma della giustizia contro i pm politicizzati “

Mentre non si dice nulla dell’inchiesta sul Rubygate: Ma l’intervista rilasciata dalla ragazza a Signorini (Kalispera) fornisce gli elementi finora omessi dal Tg e riassunti già nel titolo:  ”Opposizioni chiedono dimissioni premier. Ruby. Berlusconi non mi ha mai toccato. Mai chiesto cinque milioni. ne’ foto ne’ video agli atti .

Nel servizio, che ha un refuso (Berlusconi indagato per “corruzione”), la macchina della propaganda mondadoriana si dispiega in tutta la sua potenza attraverso il Tg1. “

“Il Presidente del Consiglio non mi ha mai toccato neppure con un dito, mi ha aiutato senza alcun tornaconto. Non ho mai fatto la prostituta e non ho mai chiesto 5 milioni. La ragazza conferma di aver ricevuto 7mila euro,come aiuto e ammette di aver piu’ volte inventato per se una vita parallela raccontando tante cose non vere, tra le quali di essere egiziana e avere 24 anni. racconta esperienze drammatiche come la violenza sessuale subita a 9 anni da parte di due zii e la fuga da casa a 12”…. Spinelli: “aiutiamo persone ce hanno problemi”…reati insussistenti commentano i legali del premier e la competenza non è del Foro di Milano.”

Poi l’accostamento al caso Clinton – Lewinsky: Non e’ la prima volta che scandali sessuali irrompono nella vita politica di una nazione. Ecco come, in un’intervista a Repubblica, Gianni Agnelli commento’ il caso Clinton-Lewinsky.

Comunicato del cdr: Dopo la rievocazione del caso Leone, il sexy-gate di Clinton. Si propongono accostamenti alla vicenda che coinvolge il presidente del consiglio e si omettono gli elementi chiave dell’inchiesta che lo riguarda.  Così non si fa informazione completa ed equilibrata ma si usa il principale telegiornale del Paese per orientare i telespettatori. Il cdr chiede che  una vicenda istituzionale così delicata sia finalmente trattata in modo completo, a garanzia di tutti i nostri telespettatori

20 gennaio – Ancora apertura di estero: l’Afghanistan con tre servizi. Poi il politico. La precisazione di Vietti, al Csm, “non sono previste punizioni per i magistrati” liquidata in poche righe, come anche la preoccupazione del Vaticano (Bertone). Ovvero una forte presa di distanza da Berlusconi che è apertura di tutti gli altri telegiornali . Al Vaticano risponde Bossi, subito dopo il pezzo, a brutto muso: “Il Vaticano non si commenta, ma penso che per loro sia piu’ facile parlare, Berlusconi si e’ trovato con la casa circondata, controllavano tutti quelli che entravano e che uscivano. Perche’ non hanno controllato anche la’?”.

Poi Napolitano che chiede sobrietà e poi l’inchiesta. Schema di sempre: informazioni procedurali, Palamara che giudica “inaccettabili gli attacchi ai magistrati che stanno facendo solo il loro dovere”, poi la chiusa che anticipa Panorama l’indomani in edicola sulla “mole dell’indagine”: agli Atti, “almeno 100 mila le telefonate e gli sms intercettati dalla procura milanese in meno di 6 mesi. Quasi 27 mila per l’agente dello spettacolo Mora, 14.500 per la Minetti e 6.400 per la giovane marocchina. Una media di 600 al giorno, si legge nell’articolo”.

21 gennaio 2011 – Si apre con l’appello di Napolitano all’equilibrio tra politica e magistratura, poi il servizio politico, l’inchiesta su Ruby che parla della lettera di sfratto alle 14 ragazze di via Olgettina e della escort Nadia Macrì, sentita dai pm:

“Si cercheranno riscontri alle sue dichiarazioni, incrociando tabulati telefonici ed altri elementi. Dice solo stupidaggini, commenta la madre, vuole soltanto notorieta’. La Macri ha sostenuto, in un’ intervista ad Annozero, di essere stata ad Arcore lo scorso 24 aprile e di aver incontrato Ruby”.

A seguire un servizio sulle “intercettazioni” eseguite : Agli atti dell’inchiesta della Procura di Milano sul caso Ruby, 100mila conversazioni ed sms registrati. I costi delle intercettazioni

E’ una girandola vorticosa di dati e di cifre, decine di milioni di euro, confronto fra procure. Come sempre in questi servizi, non si cita mai la fonte dei dati.  Come sempre,  il Tg1 non specifica che i “bersagli” (9500 in sei mesi a Milano e debito di 73 milioni) sono “utenze” intercettate, non persone.

22 gennaio – Controffensiva di Berlusconi (sono spiato, non fuggo e non mi dimetto) e accusa un disegno eversivo di Fini. La replica di Fini non riceve lo spazio di un servizio, viene assorbita dal pastone politico.

Niente sugli sviluppi dell’inchiesta (l’esistenza di foto sequestrate alle ragazze di cui si parla, di bonifici del premier a una delle ragazze, la testimonianza di una di loro di essere stata accompagnata dalla scorta del premier a fine serata). C’è solo una notizia di 13 secondi per dire che “sarà riascoltata la escort Nadia Macrì”.

Liquidata in poche righe la notizia della polemica che contrappone Saviano (che a Genova dedica la laurea honoris causa ai magistrati di Milano Bocassini, Sangermano e Forno) a Marina Berlusconi alla quale “fa orrore” il gesto di Saviano.

23 gennaio – Anche Fini chiede le dimissioni di Berlusconi ma alle 20 si apre con Albania e Tunisia. Fini finisce nel pastone dell’opposizione. Niente sull’inchiesta Ruby ma pezzo sull’autodifesa di Fede intervistato dalla Annunziata.

Ed è liquidata in poche righe lette dal conduttore la notizia del giorno, che l’indomani apre molti quotidiani: a Che Tempo che fa, la presidente di Confindustria Marcegaglia dice che da sei mesi l’azione del governo non è sufficiente e che “esiste un’altra Italia che va a letto presto, si sveglia presto, produce e fa impresa”

Per le frivolezze: mercatini dell’usato (sai che novità), corso per cinesi, week end sugli sci e i cibi del freddo…..

24 gennaio – Riportato correttamente dal vaticanista del Tg1 l’atteso ed equidistante intervento del cardinale Bagnasco che apre ad Ancona il Consiglio permanente della Cei

L’inchiesta sul Rubygate: nel servizio, la Procura di Milano secondo cui la Macrì non è stata ad Arcore il 24 aprile – e dunque non ha incontrato Ruby –  e la memoria difensiva raccolta dai legali del premier

Per le frivolezze: grande freddo negli Stati Uniti e le star che non funzionano in pubblicità

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25 gennaio – Apertura sulla strage all’aeroporto di Mosca del giorno prima. Due servizi. Spalla sulla salma trafugata di  Mike Buongiorno, tre pezzi. Poi il caso Ruby. Dopo avere costantemente omesso i contenuti delle intercettazioni e le tesi dell’accusa, il Tg1 dà ampio spazio a quelle della difesa presentate dagli avvocati del premier: “Normali cene tra amici, niente alcol o festini nelle serate ad Arcore”…

“ Tra le pagine, anche la dichiarazione messa per iscritto di Ruby che ribadisce di non aver mai fatto sesso con Berlusconi, di aver raccontato di avere 24 anni e di essere la nipote del presidente egiziano Mubarak. dalle deposizioni i dopocena nella villa del premier si sarebbero svolti in due sale, una adibita a  proiezioni di film, interventi politici o partite di calcio e l’altra a discoteca”.

Nel servizio politico c’è un accenno alle reazioni dopo la violenta sortita di Berlusconi alla trasmissione di ad Lerner senza ovviamente spiegare cosa abbia detto, né tanto meno far sentire i pezzi  clou della scenata

Si passa alla cronaca con un servizio sulle carte che da Santa Lucia dimostrano che la casa di Montecarlo è di Giancarlo Tulliani, cognato di Fini. Questa volta il Tg1 è prodigo di “indiscrezioni”: Alla Farnesina arrivate prima di Natale documenti ufficiali , “documenti rilevanti ai fini del reato sulla vendita dell’appartamento ad un prezzo sottovalutato, un terzo del suo valore reale…..la nuova documentazione che sarebbe stata spedita dal governo di Santa Lucia chiarirebbe definitivamente la vicenda”. Poi il servizio ricorda le polemiche che nei mesi scorsi parlavano anche di manipolazione di documenti da parte di apparati deviati con la complicita’ del governo. Polemiche che hanno spinto fini in un videomessaggio su internet. E qui si sente la dichiarazione Fini: “se questo sara’ accertato, mi dimetto”.

E c’è  una nuova puntata della Rubrica 41 bis: Nicolò Amato torna davanti alla Commissione antimafia sulla presunta trattativa Stato –  mafia per la revoca del 41 Bis a Secondigliano e Poggioreale. Gasparri si scatena: “E’ ora di finirla con il silenzio sulla resa dello Stato alla mafia negli anni ’90. Quando erano ai vertici dello Stato Scalfaro, Ciampi, Amato, Mancino e Conso centinaia di criminali ebbero – continua Gasparri – il beneficio della cancellazione del 41 bis perchè, lo ha detto Conso, si voleva dare un ‘segnale’ alla mafia per frenare le stragi”. A chiudere l’immancabile Amedeo Laboccetta,  “sorprende che il Presidente della Camera Fini, neopaladino della legalità, non abbia ancora messo in calendario la mozione presentata”.

26 gennaio – Si apre con la sentenza per via Poma, tre servizi. Poi si passa alla fiducia a Bondi, al federalismo e alla casa di Montecarlo con due servizi (in Procura a Roma sono arrivate le nuove carte di Santa Lucia e al Senato il Pdl presenta una interrogazione urgente).

Ancora un servizio sul  41 bis e per le frivolezze: corso per buttafuori, volpi in città…

27 gennaio – Apertura con la giornata della memoria: Napolitano e Schifani

Poi la casa di Montecarlo che precede, ovviamente, il caso Ruby

Frattini riferisce in Senato, la casa è di Tulliani le carte di Santa Lucia sono autentiche e fanno chiarezza…e poi, come negli altri giorni, la chiusura del servizio con il  videomessaggio del 25 settembre di Fini in cui dice: Se la casa è di Tulliani mi dimetto

Poi le reazioni politiche, con le opposizioni che durante l’informativa di Frattini lasciano l’aula e la conferenza stampa dei figiani: “Berlusconi è il mandante del dossieraggio a orologeria contro Fini. Il manovale è Lavitola” Con Gasparri che chiude: dica Fini se intende tenere fede alla sua promessa di dimissioni, la casa è del cognato”

Secondo servizio su Montecarlo persentire l’ incaricato della ristrutturazione dell’appartamento : “ero in contatto con Elisabetta e il fratello Tulliani”… “era lei che dava istruzioni”.

Ed ecco il  caso Ruby con la decisione della Giunta di rinviare gli atti alla Procura, con voto sulla mozione del Pdl , e il pezzo di cronaca in cui si accenna, in un passaggio, senza spiegarne i contenuti, all’attacco del Giornale a Ilda Bocassini citando la nota di Bruti Liberati : “Le campagne di denigrazione e l’attacco personale ai magistrati si qualificano da soli, scrive in una nota, senza citare il Giornale che pubblica un articolo sulle vicende private di Ilda Bocassini. E solidarieta alla Bocassini e’ stata espressa anche dal presidente dell’Anm, Palamara”. Il servizio accenna alle intercettazioni telefoniche della Minetti (“frasi di rabbia contro il Presidente del Consiglio. Solo uno sfogo dice la Minetti”): ma che ha detto? Ed Emilio Fede annuncia querele contro il capo della scorta: Ha detto cose non vere”. E cioè, cosa ha detto?

Per le frivolezze: l’alpinista che scala vulcani e montagne a piedi nudi e cuochi in gara

28 gennaio – Alle 13.30 Rubrica media attacca Annozero della sera prima che ha visto l’irruzione telefonica del Dg Masi, di cui nulla si è detto e si dice nel Tg: Fenomenologia di un processo mediatico” è l’incipit del servizio.  Sotto accusa Annozero per  l’intervista alla Macrì, della scorsa settimana: “La Macrì diventa teste chiave dell’accusa”. “Ieri Annozero intervista nuovamente la Macrì. Una testimone definita irrilevante dai giudici non lo è più per Santoro”. Sentiti anche il marito e la madre della Macrì.  Ma tutto ciò interessa solo l’aula di Annozero e il suo pubblico santoriano” (ovvero oltre sette milioni di spettatori con punte di otto) “e infatti non la riprende nessun giornale se non Travaglio sul Fatto quotidiano”

Alle 20 si apre con l’Egitto, diversi servizi, poi il verbo di Berlusconi con il videomessaggio del giorno: “Vado avanti e non ho nessun timore di farmi giudicare. il fango ricadra’ su chi lo usa contro di noi. E ancora: l’offensiva delle toghe politicizzare sara’ respinta. .. in 17 anni ne ho viste di tuti i colori, hanno anche cercato di farmi fuori colpendomi fisicamente”

Ancora la casa di Montecarlo. Non per dire, notizia del giorno, che la Procura di Roma invia la richiesta di archiviazione (“irrilevanti le carte di Santa Lucia sulla proprietà del cognato di Fini): “parla uno dei più noti costruttori di Montecarlo” e dice che “Il notaio conosce il nome del proprietario della casa ma può rivelarlo solo alla Procura di Roma”. E l’incaricato della ristrutturazione dell’appartamento, che però l’ha subbapaltata, già sentito la sera prima che dice: “Fini non può non sapere che l’appartamento valeva di piu’”

Dopo il processo a Fini, quello ad Annozero:  Bufera su Annozero. Dopo la chiamata in diretta di ieri, il Direttore Generale della Rai, Masi, parla di indegni processi in tv. Santoro annuncia una mobilitazione

Apertura dell’anno giudiziario: parlano Lupo, primo presidente della Corte di Cassazione,  e il ministro Alfano. Non Vietti che chiede “rispetto per i giudici”

Non manca l’ennesima puntata della Rubrica 41 Bis, mentre non c’è niente sull’intervento di monsignor Crociata della Cei: “C’è una questione morale, ci riguarda tutti”

Per le frivolezze: uomini italiani sempre più casalinghi, un gorilla star del web, concerti sulle piste da sci, un giocatore di basket che finisce dentro al canestro e resta appeso con i piedi in su

29 gennaio – Apertura sul Cairo con cinque servizi. Poi il verbo di Berlusconi che telefona all’Adc di Pionati (”vado avanti, i numeri tengono”) in cui attacca il Terzo Polo e le reazioni politiche in unico pastone.

Si apre l’anno giudiziario nei distretti delle Corti d’Appello, l’Anm legge un documento “Non ci facciamo intimidire, gli attacchi ai magistrati sono contro la Costituzione”. Si citano un paio di posizioni critiche: il Pg di Milano (no a progetti di legge per limitare le intercettazioni), il presidente della corte d’Appello di Palermo (no al processo breve) .Neanche per sbaglio si cita il procuratore di Torino Caselli  che dice: “la Misura è colma”. C’è invece il Pres. Della Corte d’Appello di Bari contro il protagonismo dei giudici (i processi si fanno in aula e non in piazza) . E le uniche voci che si fanno ascoltare sono quelle di Alfano e di Bondi che chiude il servizio

E vai con pezzi di cronaca e umanità varia: un omicidio in Sicilia, una baby gang a Cosenza, una sparatoria a Detroit, una catapulta che dal Messico lancia droga negli Stati Uniti, le ragazze inglesi che bevono troppo alcol, le pecore deformi forse per l’inquinamento, i giorni della Merla, dormire con gli animali, cure estetiche, legumi e colesterolo….

30 gennaio – Anche stasera il nome di Ruby neanche si sussurra. Si apre con cinque servizi sull l’Egitto, cronaca, politica e per l’alleggerimento: chi sceglie il pulman come mezzo di trasporto, scuole di sci per bambini, lo snowpark, il boom di passeggeri aerei… emo

31 gennaio – Si apre ancora con diversi pezzi sull’Egitto.  Poi il verbo di Berlusconi, con la proposta inviata dal premier al Corsera e due servizi di reazioni: opposizione impaninata come sempre prima della maggioranza. Su Ruby, liquidata con poche righe lette dal conduttore la notizia che la Minetti è stata interrogata per tre ore dai magistrati

Quindi tanta cronaca  e  per le frivolezze: il miglior cuoco dell’anno, l’uomo contro il computer e il tormentone canoro del momento

31 gennaioComunicato del Cdr nella bacheca di redazione : Si è chiusa per il nostro telegiornale una settimana che dovrebbe indurci a una riflessione sulla qualità e sull’autorevolezza del Tg1: la media dei telespettatori sintonizzati sull’edizione delle 20 da lunedì 24 a domenica 30 è stata del 24,3 per cento. Venerdì abbiamo toccato il 22,83 per cento, uno dei risultati più negativi nella storia del Tg1. Anche ieri la media del Tg1 delle 20 è stato del 23.30. La questione riguarda tutti e il nostro futuro: ne vogliamo parlare?

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