Appello alle bidelle, non solo di Taranto dove è candidata la Finocchiaro, ma anche del resto del paese, con estensione a tutti i gruppi C (e beninteso anche ai bidelli uomini).
Mi rendo conto quanto diventi difficile votare a questo punto per una come Anna Finocchiaro e per il Pd che la candida. Ciò che è venuto fuori in quell’orribile luogo berlusconizzato da tempo come è il salotto di Vespa fa parte evidentemente del subconscio della Finocchiaro, un subconscio diciamo di destra, arrogante verso la categoria dei lavori umili in questo caso esemplificabile col termine “bidelle”. “Parliamo di palamentari, non di bidelle…”.
Peraltro il paragone è stato fatto con la categoria parlamentari che in questa ultima fase della nostra democrazia è una categoria di nominati dall’alto che si è distinta per pagine penosissime come il famoso voto (in 312 del centro destra) che ha dichiarato Ruby come una Mubarak quella sera a Milano per lo Stato italiano.
Le “bidelle” non hanno mai prodotto nulla di simile e i ricordi di ogni utente della scuola – solo per restare a questa struttura – sono di simpatia e riconoscenza verso bidelle e bidelli.
In un’altra accezione però “bidelle” equivale evidentemente a poveracci in ogni senso. La Finocchiaro si è poi scusata ma il suo subconscio resta. Si ignorano reazioni infine nel Pd.
E allora, che fare? Diventa difficile votare la Finocchiaro e i suoi omologhi, certo, insomma il Pd. La proposta allora è di restare saldamente ancorate a sinistra, care bidelle e bidelli nonché gruppi C, e di votare per i candidati di Sel.
Se non altro per due buoni motivi: i candidati di SEl non hanno mai espresso disprezzo verso le categorie come la vostra – almeno non mi risulta – e sicuramente non hanno fatto parte di questo ultimo Parlamento perché Sel non ha avuto eletti. Care bidelle e cari bidelli, superiamo l’amarezza e votiamo a sinistra (certamente oltre la signora Finocchiaro, che al Senato come capogruppo ne ha combinate parecchie, tipo il far votare i suoi 101 senatori per mantenere le pensioni dei ricchi burocrati ecc ecc).