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Piacenza, i facchini dell’Ikea che protestavano? Licenziati in 107

Linea nazi all’Ikea: rappresaglia contro i facchini di Piacenza che protestavano. A Piacenza l’Ikea ne ha oggi licenziati di fatto 107.  L’Ikea batte Marchionne 107 a 19. Fantastico, no? L’articolo dell’Unità online del 7 novembre 2012:

La direzione Ikea ha optato per il ‘riposizionamento dei volumi’ nello stabilimento di Piacenza a partire da domani, giovedì, con la perdita di 107 posti di lavoro, dopo le proteste e i blocchi degli ultimi giorni che hanno tra l’altro portato, venerdì scorso, a disordini con oltre una decina di feriti tra manifestanti e poliziotti e a un indagato per resistenza a pubblico ufficiale.

Lo ha comunicato il consorzio Cgs, fornitore di servizi a cui fanno capo le cooperative Cristall, Euroservizi e San Martino. Al magazzino piacentino, a Le Mose, confluisce merce che viene confezionata, preparata e spedita ai punti vendita della multinazionale svedese; da domani parte di questa merce sarà inviata in altri punti di smistamento. «È una comunicazione che noi e tutte le persone responsabili temevamo e che inevitabilmente si è concretizzata; Ikea, come si sarebbe comportata qualunque altra azienda in queste condizioni, ha preso atto di una situazione che evidentemente non è più nè sopportabile nè accettabile», afferma Francesco Milza a nome del Consorzio.

«La conseguenza diretta e immediata – aggiunge l’esponente del Consorzio – è che 107 lavoratori, soci e dipendenti, saranno costretti a rinunciare al proprio posto di lavoro perché questo posto di lavoro non c’è più. Le cooperative e il Consorzio Cgs si adopereranno, per quanto possibile, al fine di attivare tutti gli strumenti atti ad alleviare questa situazione difficile. Per parte nostra ringraziamo chi ha cercato di trovare una soluzione o cercato con il proprio pensiero di trasmettere, anche senza necessariamente schierarsi, il concetto che un presunto diritto non può affermarsi attraverso la negazione dei diritti altrui. Queste sono logiche che non ci appartengono e mai accetteremo».

Da circa tre settimane i facchini del consorzio Cgs, in gran parte stranieri, che aderiscono ai Cobas hanno avviato una protesta incentrata sulle condizioni salariali e su presunte discriminazioni in ambito sindacale. Oggi pomeriggio è in programma una manifestazione nel centro di Piacenza.

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