Renzi non ha tempo per Mustapha Dieng. Il giovane senegalese è ancora nell’unità spinale a un anno dal feroce attentato del fascista che ha ucciso due altri senegalesi. Per mesi e mesi Mustapha Dieng è stato assistito fondamentalmente dai suoi amici senegalesi. A metà dicembre si terrà in ricordo della strage un concerto al Mandela Forum, il neoministro della cultura del Senegal Youssu Ndour verrà a Firenze, altri canteranno al posto suo. Ma che fa Firenze per Mustapha?
Il giovane è stato di nuovo operato nei giorni scorsi. Al suo capezzale i senegalesi hanno messo da parecchio tempo un altro di loro, si chiama Mediagne, ogni giorno va a prendersi cura di Mustapha.
“Beh, gli paghiamo noi l’abbonamento per andare all’ospedsale – spiega il rappresentante dei senegalesi a Firenze, Pape Diau Mbaye -. L’amministrazione comunale? L’assessore in passato si è occupato di Mustapha. Ma se non ci fosse Mediagne non ci sarebbe nessuno ad occuparsene con continuità. Alla città di Firenze dico: portate un saluto, portate una carezza al nostro povero fratello che sta male…”.