Federica Scelsi, oggi in consiglio comunale a Bologna: «Non sono una star- si è sfogata la militante grillino attaccata dal gran capo con il noto argomento del punto G, che scatterebbe partecipando alle trasmissioni tv -. Sono solo una persona e vorrei essere rispettata per le mie idee, sia da Grillo sia dagli attivisti del Movimento». In aula Salsi ha letto alcuni degli insulti ricevuti sul blog del comico e sul suo profilo Facebook dopo l’anatema di Grillo. «Ho aderito a questo movimento perché ne condividevo lo spirito e le idee, ma non voglio che si trasformi in Scientology o in un mostro – ha avvertito Salsi- sono andata a Ballarò per questo, e se queste mie parole serviranno alla maturazione di una consapevolezza che si sta imboccando una strada sbagliata allora saranno utili a qualcosa». Salsi ha parlato, nel suo caso, di «lapidazione solo perché la pensi diversamente dal capo. È accettabile tutto questo?», si chiede.
«È come dover chiedere permesso al padrone per esprimere una mia idea in quanto persona. Ma Grillo ha chiesto il permesso a qualcuno prima di candidare Di Pietro a presidente della Repubblica o quando deve chiamare Matteo Renzi ebetino?»