Informazioni che faticano a trovare spazio

Qualcuno avverta il Prefetto di Napoli: il ministro dell’interno Napolitano abolì “eccellenza” nel 1996

Al Prefetto di Napoli.

Se richiama le onorificenze deve sapere che in Italia quelle consentite sono cinque: Cavaliere, Ufficiale, Commendatore, Grande Ufficiale, Cavaliere della Croce. Eccellenza invece riguarda solo vescovi.  Il Prefetto non lo sa? Allora si aggiorni.

Un regio decreto del 1927 imponeva il titolo di eccellenza per le massime autorità dello Stato fino al grado odierno di presidente di sezione della Corte di cassazione o di generale di corpo d’armata, ma dopo la guerra un decreto luogotenenziale lo abolì. Era  rimasto l’uso di chiamare eccellenza il giudice, l’ambasciatore e il prefetto.

Nel 1996 uno scritto del Ministro dell’Interno di allora, Giorgio Napolitano, impartì al riguardo disposizioni precise concernenti la stesura di lettere indirizzate all’amministrazione (purtroppo limitandosi a quelle a propria firma): l’uso di S.E. andava diretto ai soli vescovi. E questo rimane: il titolo di eccellenza è oramai “esclusiva” dei prelati.

Pertanto: come voleva che venisse chioamata allora la prefettessa di Caserta? Cavaliera, ufficialessa, Commendatrice, Grande Ufficiala, Cavaliera della Gran Croce…Voleva Eccellenza? Le disposizioni non lo consentono.

Pertanto il  Prefetto è un ignorante nel senso che ignora  le stesse leggi e le disposizioni sulla materia.

Signor De Martino, è tempo che lei si scusi pubblicamente con padre Patriciello.

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