Giovanna Melandri nominata al Maxxi. Guarda caso dieci giorni fa aveva annunciato di ritirarsi dalla politica per dedicarsi a Human Foundation. Viene il dubbio che qualcuno l’avesse avvertita del prossimo incarico.
Capace? Incapace?
Ricordo solo questo: si era alle soglie del Giubileo del Duemila, Rutelli aveva fatto di tutto per spianare la strada agli appetiti vaticani, il risultato fu quello scempio effettuato alle falde del GIanicolo per creare un parcheggio che tutt’ora è in pratica eternamente vuoto.
Lì però scavando venne fuori una ricca domus romana imperiale, le ruspe e le trivelle fecero scempio, i detriti archeologici finirono in una discarica alla Pisana, ricordo che andando sul posto si vedevano affiorare nel pendio tessere di mosaico ecc.
Intervenne la Guardia di Finanza, sequestrando la discarica. Poi si venne a sapere che buona parte degli imbarazzanti detriti erano finiti in una cava altrove.
Ebbene cosa fece allora in quelle ore il solerte ministro Melandri? Incaricò i carabinieri della Tutela Artistica di andare a verificare cosa avevano combinato le fiamme gialle.
Mai visto una simile interferenza.
Quindi tutto ciò le fu contestato – eravamo in una conferenza stampa a Palazzo Massimo e io le chiesi se era giusto il suo comportamento – la solerte Melandri se la cavò dicendo che era un intervento tecnico e che non si sovrapponeva all’altro.
Morale. La villa romana è stata distrutta, i resti buttati qua e là, il parcheggio vaticano eretto ma eternamente vuoto, la Melandri recuperata ora dall’oblio grazie al cattolicissimo Ornaghi che deve aver omaggiato chissà cosa e chi.