Giampiero Amandola (nella foto a destra) sospeso dalla Rai. Martedì il consiglio dell’ordine dei giornalisti del Piemonte riunito d’urgenza per affrontare il caso. Bene, si vedrà. Ma intanto parliamone.
Nel mio libro di imminente uscita “Uomini e donne del Sud” riporto quanto segue:
“Aula di Tribunale, Parma, marzo 2010. Un magistrato a un teste: “Lei non faccia il napoletano…”. Di che ricorrere in Cassazione, poi, che ha sancito: battuta legittima. Cioè, il teste la tirava un po’ troppo per le lunghe, insomma era evasivo. Così spiega la suprema Corte chiamata a pronunciarsi: “Non c’è alcun intento denigratorio nel convincere un teste a non essere evasivo…”. Napoletani…”.
Certo, puzzare è un passo in più. Chissà cosa chioserebbe in proposito la Cassazione?
L’argomento è anziano. Ricordo che a recepirlo anni fa era stato Giobbe Covatta inn un siparietto tv insieme a Paolantoni. Roba da comici, ai tempi della Lega nascente.
I due, su Odeon Tv, mettevano in campo tribune politiche del tipo: “Giobbe Covatta nei panni di un leghista chiedeva:; lei, scusi, preferirebbe abitare vicino a un deposito della monnezza o a una famiglia di napoletani? Paolantoni non sapeva bene che rispondere, Lo aiutava allora Covatta: Puzzano tutte e due, è vero, ma i napoletani in più parlano anche…Meglio il deposito della monnezza”.
I due comici scherzavano, però evidentemente a partire da qualche fondamento raccolto qua e là. Il giornalista sportivo Amandola invece non scherzava neanche, chiosava con serietà. I napoletani puzzano. E pensare che il suo stipendio è fatto anche di qualche moneta e qualche banconota proveniente dal canone pagato dai napoletani…
P.S.: nel servizio del Tgr piemontese fa impressione anche il collega che presenta Amandola, annuncia garrulo il servizio tipo “il nostro Giampiero Amandola che è andato tra i tifosi. Domanda: ma quel servizio non l’asvceva visto nessuno, proprio nessuno alla Rai di Torino? Per quel che ne so non va così…Quanti altri Amandola ci sono in Rai allora?