Leggo sull’Unità online:
“Renzi ha risposto a margine dell’incontro che si è concluso poco fa a Marina di Carrara in occasione della campagna per le primarie del Pd. «Sono sconvolto, ci sono punti di insulto oltre cui riesco ad andare. Oggi è il 16 ottobre e nel 1943, nel ghetto ebraico di Roma si consumava il rastrellamento di 200 persone, nessun bambino tornò a casa quel giorno. Un fatto che ancora oggi offende il cuore degli italiani. Quando si parla di fascismo si parla di questo. Mi sento umiliato e venerdì – ha annunciato – non per fare polemiche, andremo sulla tomba di Don Minzoni, per ricordare cosa ha fatto realmente il fascismo nella nostra terra, perchè spero che la politica si riappropri di quella correttezza di espressione che adesso gli manca e di cui spero l’ Unità si scusi».
Duecento? Ma caro Renzi: erano 1024 gli ebrei rastrellati il 16 ottobre a Roma. Forse è il caso che riparta dai “fondamentali”. Allora le consiglierei, al di là della sua simpatica campagna per le primarie un po’ in camper e un po’ in jet (a questo punto sarebbe meglio le secondarie, non trova?), di leggersi quanto meno il libro di Giacomo Debenedetti “16 ottobre 1943”…