Coilleferro come Taranto? Secondo l’Asl RmG, indaginer epidemiologica, il peggio viene dal termovalorizzatore che avrebbe spinto i ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie a puù 78%. Ecco quanto:
Rapporto Epidemiologia Rifiuti Ambiente Salute nel Lazio – ERAS Lazio»
«I risultati hanno evidenziato come gli uomini residenti in aree identificate dai valori massimi di PM 10 emesso dagli impianti mostrino un eccesso del 31% di ospedalizzazioni per malattie dell’apparato respiratorio e del 79% per malattie polmonari cronico ostruttive (BPCO), rispetto ai residenti in aree meno esposte. Anche tra i bambini esposti a livelli medi e più elevati di concentrazione del tracciante del termovalorizzatore si è osservato un aumento di ricoveri per infezioni acute delle vie respiratorie (+78%)» (pag. 223, vol 3).
Lo studio ha preso anche in considerazione nello specifico le aree di Colleferro («L’area di Colleferro è una delle zone della regione Lazio ad elevata complessità ambientale») e San Vittore.
Ecco le conclusioni per Colleferro: «I risultati dello studio indicano che l’esposizione all’inquinamento atmosferico di background causa nella popolazione esposta un incremento delle ospedalizzazioni per disturbi respiratori. La frequenza di ricoveri per cause respiratorie è aumentata in seguito all’attivazione dei termovalorizzatori e l’analisi ha evidenziato un aumento delle ospedalizzazioni per patologie dell’apparato respiratorio soprattutto tra i bambini e le bambine residenti in aree ad alta concentrazione di questo inquinante (…)
La presenza di eccessi di morbosità per patologie respiratorie in entrambi i sessi e un eccesso di asma bronchiale nei bambini è stata osservata in un recente studio condotto nell’area. Gli autori attribuiscono gli eccessi osservati ad una esposizione cronica ad inquinamento ambientale. A tal proposito, anche una indagine nazionale sui disturbi respiratori nell’infanzia aveva rilevato una elevata prevalenza di asma bronchiale tra i bambini residenti a Colleferro. Dunque, in una situazione già complessa dal punto di vista della qualità dell’aria, l’attivazione dei termovalorizzatori ha significato, per gli uomini residenti a Colleferro, un aumento del rischio di ricovero per problemi connessi all’apparato respiratorio del 31% (eccesso che raggiunge il 79% se si considerano le infezioni acute delle vie respiratorie) per i soggetti più esposti al PM 10 rispetto ai residenti nelle aree a bassa esposizione. Un aumento del rischio di ospedalizzazione a seguito dell’inizio di attività degli impianti è stato riscontrato anche tra i bambini» (p. 153-154, vol. 3).