Informazioni che faticano a trovare spazio

Bubbone Rai: giovedì “move-on” a piazza Farnese sul bene pubblico. Il Brog aderisce

Riprendo dalla pagina Facebook “La notte bianca della Rai ai cittadini”:-Piazza Farnese 18 ottobre alle ore 18″ questo evento pubblico creato da un gruppo di cittadini. Il brog aderisce. Il link è http://www.facebook.com/events/374645425943503/375167532557959/?notif_t=plan_mall_activity#!/events/374645425943503/

Giovedì 18 OTTOBRE a PIAZZA FARNESE dalle ore 18
Leggi su Rai – Conflitto di interessi – Antitrust- Legge anticorruzione
“Non voteremo chi non accetta di impegnarsi per “liberare” la Rai …”
L’impegno dei politici, anche dopo gli incredibili scandali, nell’approvare in Parlamento leggi spinte dai cittadini
In piazza CITTADINI-ARTISTI-GIORNALISTI-POLITICI. Franceschini, Di Pietro, Vendola
Le Riforme da spingere per cambiare l’assetto di questo martoriato paese
– La Rai ai Cittadini (5 Punti per garantire un bene pubblico)
– Punti precisi su Conflitto di interessi e Antitrust
– Legge anticorruzione in punti di Scarpinato

L’impegno dei politici, anche dopo gli incredibili scandali, nell’approvare leggi spinte dai cittadini e dalla società civile nel prossimo Parlamento. Riusciremo a fargli approvare nel prossimo Parlamento leggi che regolino e limitino il loro strapotere?

Incredibilmente in Italia si andrà alle prossime elezioni politiche 2013, ancora una volta, con un’informazione da paese semi democratico. L’unica condizione possibile per noi cittadini però questa volta dovrà essere l’inderogabile impegno da prendere da parte della politica nel far approvare in tempi brevi, non appena sarà costituito il prossimo Parlamento, le tre leggi basilari in un sistema democratico.

IN PIAZZA CI SARANNO: Libera di Don Ciotti, Articolo 21, Libertà e Giustizia, FNSI, Usigrai, Teatro Valle, Indignerai, Tavolo della Pace, Liberacittadinanza, TILT e tutte le associazioni e i movimenti che hanno aderito ai 5 punti de La Rai ai cittadini.

ARTISTI – Per ora ci saranno: Rocco Papaleo, Chiara Civello, Francesco Baccini, Matteo Catalano, Leandro Piccioni, L’Orchestraccia, Andrea Rivera

INTERVERRANNO per ora:
Tana De Zulueta, Giulio Cavalli, Oliviero Beha, Giovanni Valentini, Roberto Natale, Flavio Lotti, Udo Gumpel, Francesca Fornario, Giuseppe Giulietti, Gian Mario Gillio, Nicola D’Angelo, Luca Borgomeo, Giovanni Anversa, Antonio Turri, Carmine Fotia, Ernesto Ruffini, Gianfranco Mascia, Guido Scorza, Alessandro Gilioli, Gilberto Squizzato, Francesca Re David

POLITICI – per ora ci saranno: Vincenzo Vita, Antonio Di Pietro, Nichi Vendola, Dario Franceschini, Angelo Bonelli, Bengasi Battisti (Sindaco M5S di Corchiano),
Fabio Granata, Carlo Rognoni (Bersani manderà un messaggio).
Stiamo aspettando risposte da altre formazioni politiche.
Stiamo cercando di coinvolgere anche i 5 Stelle su obiettivi comuni dei cittadini

Sarà presente una troupe di “Piazza Pulita” di Formigli.
Saviano dovrebbe fare un video appello
Moni Ovadia farà un video appello
Anche Luigi De Magistris dovrebbe fare un video appello.

“Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone oppresse e amare quelle che opprimono”
Malcom X”

Il Servizio televisivo sia pubblico che privato, che è l’unico modo per raggiungere milioni di italiani, in sostanza è di pochi potenti trasversali (rappresentanti delle concentrazioni più influenti) che mantengono immutato il loro potere controllando l’opinione pubblica e condizionandone anche il voto.
Superare il totale ed unico attuale controllo della tv pubblica da parte dei governi e dei partiti
I cittadini lanciano molto fortemente il messaggio: sono anche le Riforme del cambiamento a poter unire e veramente trasformare la politica.
MoveOn Italia, spingere insieme e dal basso il cambiamento

Come diventare capaci di spingere dal basso i cambiamenti quasi dettando noi cittadini l’agenda della politica che si ostina a non cambiare?

E’ possibile spingere dal basso un cambiamento radicale con Leggi condivise dalla società civile che potrebbero trasformare il sistema italiano alla radice?

Il 18 Ottobre a Piazza Farnese interverrà anche Flavio Lotti
“..non voteremo più nessuno che non accetti di impegnarsi per liberare la Rai e restituirla ai cittadini…
questo è l’impegno che noi ci assumiamo….”
Anche per “l’urlo” di Flavio Lotti abbiamo iniziato questo percorso
Ecco il video del 2009 a Piazza del Popolo
Minuto 4:30
http://www.youtube.com/watch?v=DbPss1hPesc

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Come possono i cittadini avvicinarsi alle Istituzioni in altro modo, proprio durante una situazione così insostenibile di scandali continui e con alle porte le elezioni politiche, se non prendendosi lo spazio per proporre e spingere grandi cambiamenti?

LA IMMUTABILE SITUAZIONE POLITICA ITALIANA (e non solo) CREDIAMO SIA DOVUTA PRINCIPALMENTE A QUESTI QUATTRO MOTIVI:
1) Il Servizio televisivo sia pubblico che privato, che è l’unico modo per raggiungere milioni di italiani, in sostanza è di pochi potenti trasversali (rappresentanti delle concentrazioni più influenti) che mantengono immutato il loro potere controllando l’opinione pubblica e condizionandone anche il voto.
Superare il totale ed unico controllo delle tv pubbliche da parte dei governi e dei partiti
2) Solo una seria legge sul Conflitto di Interessi eliminerebbe anche l’anomalia del primo punto.
3) Solo una seria legge Antitrust eliminerebbe l’anomalia dei primi 2 punti perchè eviterebbe le concentrazioni economiche, trasversalmente radicate, che non permettono merito e concorrenza pulita. Quindi non permettono più risorse economiche, più trasparenza e qualità per tutti e tutto.
4) Tutti i 3 punti precedenti sono quasi inamovibili per la mancanza di una legge forte e chiara contro la corruzione e le spartizioni selvagge:
la Legge Scarpinato, per esempio, è ottima.

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La Riforma “La Rai ai Cittadini”
– 5 punti per garantire un bene pubblico

Perché MoveOn Italia ha scelto come una delle sue missioni prioritarie la tv per i cittadini e una Tv libera di fare da cane da guardia ai poteri?
Perché stiamo capendo che la Tv condiziona le priorità della politica e le scelte dei cittadini, quindi quasi tutto ciò che accade in politica, nel sapere ed in economia.
Prendendo ad esempio i modelli di gestione più avanzati in Europa, ma anche le proposte di riforma della Rai tendenti a garantire qualità e autonomia proponiamo in 5 punti una riforma che assicuri non solo la necessaria efficienza aziendale, ma anche l’assoluta indipendenza editoriale del servizio pubblico.

1. Chiediamo il superamento dell’anomalia per la quale l’azionista del servizio pubblico è il Ministero dell’Economia.

2. Al posto della Commissione parlamentare di Vigilanza, chiediamo la costituzione di un Consiglio per le Comunicazioni audiovisive, i cui membri dovrebbero essere in maggioranza nominati dalla società civile (11 su 20) e che ogni organismo di nomina e gestione abbia una composizione di genere paritaria (50/50). Gli utenti del servizio pubblico, in quanto veri proprietari di un’azienda che finanziano tramite il canone, eleggono direttamente 6 componenti. Cinque sono nominati da rappresentanti di settore (sindacati, artisti, autori, accademici, fornitori di contenuti). Dei rimanenti 9 membri, 3 verrebbero eletti dagli enti locali (Regioni-conferenza permanente stati regioni, Province-l’Upi e Comuni-Anci) e 6 nominati dal Parlamento.

3. Il Consiglio nomina i vertici della concessionaria del servizio pubblico (il CdA Rai), selezionati mediante concorsi pubblici in base a criteri di professionalità, competenza nel campo radiotelevisivo ed indipendenza. Ad esso sono attribuite competenze di indirizzo e vigilanza.

4. Il Consiglio nomina altresì i componenti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, assicurando, anche in questo caso, i criteri della selezione trasparente, dell’indipendenza e del massimo di qualificazione.

5. Il Consiglio si pone al servizio degli utenti Rai, facilitando modalità interattive di controllo e di valutazione e garantendo ai cittadini un uso consapevole e attivo di tutti i media gestiti dal servizio pubblico.

Hanno aderito a questo percorso riformatore:
Tana de Zulueta, Moni Ovadia, Loris Mazzetti (“Vieni via con me” – Che tempo che fa”), Giulio Cavalli, Gianni Minà, Ugo Mattei (“Beni Comuni”), Giovanni Valentini, Alessandra Mancuso (portavoce “GIULIA” Giornaliste Unite Libere Autonome), Flavio Lotti (Tavola della Pace), Corrado Guzzanti, Francesca Fornario, Carlo Freccero, Lidia Ravera, Corradino Mineo, Lorella Zanardo (autrice de “Il corpo delle donne”), Sabina Guzzanti, Giulia Innocenzi, Roberto Zaccaria, Udo Gumpel, Giovanni Anversa (RaiTre “Racconti di vita”), Paul Ginsborg, Michele Gambino, Roberto Natale, Massimo Marnetto, Arturo di Corinto, Rossana Casale, Santo Della Volpe, Silvia Bencivelli, Nicola D’Angelo, Guido Scorza, Maria Luisa Busi, Tiziana Ferrario, Luca Borgomeo, Nino Criscenti, Wolfgang Achtner, Carmine Fotia, Marco Mele (Il Sole 24 Ore), Carlo Tecce (Il Fatto Quotidiano), Vittoria Iacovella, Giuseppe De Marzo (A sud), Fabrizio Federici (Ansa), Sergio Bellucci, Gianni Orlandi, Giulietto Chiesa, Simona Coppini, Federico Lunadei, Grazia Di Michele, Simona Sala (Tg1), Giuliana Sgrena, Antonella Martone, Giovanni Mangano, Lorenzo Marsili (European Alternatives), Carlo Verna, Giuseppe Giulietti, Antonio Turri ( I cittadini contro le mafie e la corruzione), Renato Nicolini, Marino Sinibaldi, Nino Criscenti, Anna Maria Polidori, Michele Conforti, Gian Mario Gillio, Claudio Lazzaro, Massimo Sani, Giuliano Girlando, Leandro Piccioni

Vincenzo Vita, Luigi De Magistris, Claudio Fava, Giuseppe Civati, Carlo Rognoni, Antonello Falomi, Fabio Granata, Sandro Gozi, Furio Colombo,
Giorgio Merlo, Niccolò Rinaldi, Angelo Bonelli, Leoluca Orlando, Flavia Perina
Nichi Vendola, Antonio Di Pietro

Hanno aderito alla Riforma:
Articolo 21, Usigrai, Fnsi, Libera dalle mafie di Don Ciotti, Libertà e Giustizia, A Sud, “GIULIA” Giornaliste Unite Libere Autonome, Rete Viola, Liberacittadinanza, IndigneRai, Il Popolo Viola, TILT, Alternativa, Il Teatro Valle Occupato, Errori di Stampa, Il Comitato del Sole, Libertà e partecipazione, European Alternatives, Il tavolo della Pace, I cittadini contro le mafie e la corruzione, Rivista “Confronti”, La Rete 2018, LogOut lab, magazine women in the city, Gruppo Nazionale della Rete per la rivoluzione Gentile

Sostiene l’iniziativa:
Stefano Rodotà
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Antitrust e Conflitto di Interessi

Congiuntamente e in continuità con il progetto “La RAI ai cittadini”, MoveOn Italia è inoltre impegnata alla definizione delle linee guida per iniziative che incidano sui due ulteriori temi di vitale importanza democratica quali l’antitrust e il conflitto di interessi.
La campagna “La Rai ai cittadini” propone la sua riforma per garantire un bene pubblico – Per garantire la libertà e il pluralismo dell’informazione questa riforma non può prescindere da una netta e chiara separazione, definita per legge, tra l’esercizio del potere politico e la proprietà o la capacità di influenzare i media. E’ altresì necessario fissare limiti di concentrazione che un’unica società dei media sia autorizzata a controllare in uno o più mercati rilevanti.

Per garantire la libertà e il pluralismo dell’informazione
è essenziale una netta e chiara separazione, stabilita per legge, tra l’esercizio del potere politico e la proprietà o la capacità di influenzare i media.

Articolo di Tana de Zulueta pubblicato sul Sito di Articolo 21 l’11 Aprile 2012
http://www.articolo21.org/2012/04/la-mossa-dei-cittadini-moveon-italia-spinge-per-una-rai-al-servizio-degli-utenti/
“La mossa dei cittadini: MoveOn Italia spinge per una Rai al servizio degli utenti”

Articolo di Giovanni Valentini
Sabato 2 Giugno 2012 su la Repubblica in cartaceo a Pagina 30
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/06/02/conflitti-interessi-di-un-paese-leggero.html
“CONFLITTI E INTERESSI DI UN PAESE LEGGERO”
Articolo dove si descrive anche la Proposta La Rai ai cittadini

Editoriale di Marco Travaglio su La Rai ai Cittadini di giovedì 12 aprile su Il Fatto Quotidiano
“Ah già, la Rai”
di Marco Travaglio
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/12/ah-gi-la-rai/203839/

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