Fanno i reattori nucleari e poi chiudono i battenti. Così con chi te vai a prendere quando scopri che il reattore è crepato? Sta succedendo in Belgio dove è stato appena spento il reattore di Tihange 2, vicino Liegi, e sono staste scoperte sospette fratture. Intanto si è appreso che il costruttore, la Rotterdamsche Droogdok Maatschappij (Rdm) non esiste più da tempo.
Si sospettano crepe all’interno di un reattore nucleare in Belgio. Succede nella centrale di Tihange 2, a 25 chilometri da Liegi, nella Wallonia del Sud. L’impianto, il secondo più importante del paese, è stato spento alla fine dello scorso agosto proprio per consentire la verifica delle sue condizioni e non potrà essere riattivato a ottobre, come previsto in un primo momento. La notizia è stata diffusa solo ora da Electrabel, l’azienda che produce energia e filiale del gruppo francese Gdf Suez.
La situazione è simile a quella di un altro reattore che si trova nella centrale di Doel 3, la più grande del paese. “I primi risultati a Tihange 2 fanno emergere analogie con Doel 3 – ha dichiarato un portavoce del gruppo. Il reattore Doel 3 si trova vicino alla città di Anversa, nelle Fiandre – . Ci vorrà tempo per fare le analisi complete e per avere risultati globali”.
Per ora Electrabel non ha ancora informazioni precise sul numero e sulla dimensione delle crepe nel reattore di Tihange 2, ma l’impianto è stato spento.
Il governo belga ha annunciato per i prossimi anni una graduale uscita dal nucleare ma nel 2011 l’energia atomica copriva ancora il 54% del fabbisogno di energia elettrica.
I due reattori delle centrali belghe sono stati fabbricati negli anni Settanta dalla stessa società, dal gruppo olandese Rotterdamsche Droogdok Maatschappij (Rdm), che da tempo ha chiuso i battenti. L’azienda ha costruito una ventina di reattori nel mondo, almeno 10 in Europa.
Da tempo la Commissione europea ha chiesto di avviare ispezioni a tappeto per identificare problemi di questo tipo ma non ha nessun potere per imporre questa misura.