Franco Frattini, quel genio che diceva: “Missione in Libia chiusa in tre, quattro settimane…”. In seguito, sempre sulla Libia, Frattini aveva anticipato la firma dell’intesa tra il governo italiano e il Consiglio nazionale di transizione libico «per prevenire e contrastare il flusso di immigrati irregolari, inclusa la problematica dei rimpatri». Nell’intesa aveva affermato il ministro, «sarà pienamente coinvolta anche l’Unhcr, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati”. L’Unhcr però lo aveva subito smentito.
Uomo di gaffe, ex maestro di sci, Frattini si è distinto per essere un tappetino di Berlusconi. Ora il governo Monti lo lancia come segretario della Nato. Per ora è l’unico candidato a subentrare al danese Rasmussen.
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