Cinque luglio 1962, l’Algeria è indipendente. La proclamazione è del generale De Gaulle, esultano milioni di algerini, per un milione di francesi pied noirs comincia una nuova stagione non sempre buona. Se ne parla oggi sulla stampa francese, un documentario proposto da Le Monde con El Watan raccoglie le voci diverse di nove testimoni dell’epoca (nella foto la locandina), meno riconosciuto è il sacrinficio (in termini di morti) che gli emigrati algerini hanno pagato in quei giorni in Francia e a Parigi (con olrre 200 morti tra i manifestanti algerini gettati dalla polizia francese nella Senna).
C’è un film non molto visto, ma molto bello, che tocca un po’ questo mondo, l’ha fatto Gianni Amelio (grazie Gianni) e filtrando Camus parla del “Primo uomo”. Lo si consiglia soprattutto per quella parte pubblica che riguarda lo scrittore tornato in Algeria dove ai combattenti per l’indipendenza lui cresciuto in Algeria dirà: Sono con voi, a patto che voi non siate contro mia madre…