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Tel Aviv, “indignados” in piazza per il carovita, scontri, 85 arresti, censura sui media israeliani

Cappa di censura sugli “indignados” israeliani che sabato sera a Tel Aviv hanno manifestato a lungo contro il carovita e il governo Netanyahu, con un bilancio di scontri con la polizia e di 85 arresti. Haaretz, Maariv, Jerusalem Poast non hanno la notizia nei loro siti online. Qui di seguito un lancio dell’agenzia italiana adnkronos:

Giornata di scontri ieri a Tel Aviv, dove gli indignados israelinai sono scesi nuovamente in piazza. La polizia ha reagito duramente contro i manifestanti che cercavano di costruire uno degli attendamenti, tipici del metodo degli indignati, nel centrale Boulevard Rothschild. Il sindaco della città non aveva dato l’autorizzazione, per questo la polizia ha comincato a caricare i dimostranti.

Fino a quel momento la manifestazione è stata pacifica, hanno dichiarato tutti i media presenti. E’ stata la reazione particolarmente violenta della polizia, a far scatenare il putiferio. A quel punto sono partiti gli scontri, durante i quali ci sono stati anche attacchi alla sede del municipio e di tre banche, oltre alla prolungata interruzione del traffico, in alcune strade della città.

Sono decine gli attivisti arrestati dalle autorità, nella notte fra sabato e domenica. Tra loro anche insegnanti ed assistenti sociali. Il brutale arresto dell’attivista Dafni Lif, fermata da una decina di agenti, ha fatto il giro della Rete, soprattutto sui siti web degli indignati. A quel punto, in serata sono giunte migliaia di persone in strada per protestare contro l’atteggiamento del sindaco. I fermati, hanno fatto sapere dalla polizia, saranno portati oggi stesso davanti al giudice.

E ancora ecco il corriere.it:

Scontri con la polizia. Almeno 85 le persone arrestate. Cinque banche attaccate. Blocchi stradali e traffico sospeso per ore. Notte di tafferugli a Tel Aviv. Migliaia di persone sono scese in piazza per chiedere riforme sociali e affitti più bassi. Il corteo è degenerato dopo che un’attivista è rimasta ferita mentre veniva arrestata delle forze dell’ordine.

LA GIORNATA– La stampa accusa in coro la polizia di aver fatto ricorso ad un uso esagerato della forza contro attivisti – fra cui insegnanti ed assistenti sociali – che fino a quel momento erano rimasti pacifici. E con le immagini del fermo di Dafni Leef, si è scatenata una nuova mobilitazione che poi è degenerata in nuovi scontri. I fermati, ha anticipato un portavoce della polizia, saranno condotti domenica davanti un giudice.

IL PRECEDENTE– Ma in realtà all’origine dell’eruzione di violenza vi sono incidenti avvenuti venerdì quando alcune centinaia di attivisti avevano tentato di tornare a costruire un «campo» di indignati nel centrale Boulevard Rothschild (come nell’estate del 2011), contro il volere del sindaco laburista Ron Huldai.

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