Montolivo – un cognome che sembra uscito dalla penna di Lawrence Durrell – sbaglia, rigore fuori. La moglie bionda in tribuna non crede ai suoi occhi. Young – il nero Young, venuto dopo il nero Balotelli – sbaglia però anche lui, i mancini tirano sempre a destra, Buffon para. Young non è Balotelli. Balotelli sarà pazzariello, ma non troppo. Il capolavoro di understatement è di Pirlo, però, con un cucchiaio riuscitissimo. Lui lo chiama “scavino”, ha già fatto e rifatto questo giochetto. Gli è riuscito anche stavolta. Bravo, richiede sangue freddo. Il suo “scavino” – che assomiglia ma non è il “cucchiaio” di Totti – ha spianato la strada alla vittoria dell’Italia. Diamanti non ha fatto poi che concludere. Battere ora i tedeschi. Se non altro, per l’onore perduto dalla Grecia. E anche per quello di Katharina Blum…