Cuando era feliz y indocumentado. Gabo non riconosce più gli intimi, l’ombra dell’Alzheimer è su di lui. Spero che sia comunque felice come in quel suo bel testo dei primi anni settanta. Ricordo che lo comprai a San Sebastian dove era in corso una rivolta basca, lo leggevo di sera tra un servizio e l’altro, era il 1977. E ora alla notizia che giunge attraverso un giornale digitale colombiano ecco riapparirmi in testa la parola “indocumentado”. Gabo è di nuovo indocumentado…
«Non potrà mai più scrivere», rivela il suo entourage. L’annuncio shock contenuto in un’intervista resa al giornale digitale colombiano Kien&Ke.com dall’amico Plinio Apuleyo Mendoza con cui nel 1982 lo scrittore scrisse l’opera a quattro mani El olor a la Guayaba. «Gabo non riconosce più nemmeno gli amici più intimi – afferma Mendoza nell’intervista, rilanciata oggi dall’Huffington Post -, sono molto preoccupato perché sua madre e i suoi fratelli sono tutti morti con l’Alzheimer». A confermare le indiscrezioni sullo stato di salute del grande scrittore 85enne è il suo biografo ufficiale Dasso Saldívar. «Garcia non finirà la seconda parte della sua autobiografia Vivir para contarla», ha dichiarato al quotidiano cileno La Tercera.