In una notte come quella tra l’8 e il 9 maggio – era il 1978 – veniva ammazzato Peppino Impastato. Un pensiero per lui, oggi è il 9 maggio e a poca distanza da Cinisi si celebra ora a Trapani il processo per l’omicidio di Mauro Rostagno. Una nuova udienza, per un processo che i giornali mon seguono.
Uno due tre dieci cento passi.
Ragazzi, non vi dimenticheremo…
Non dimenticheremo Radio Aut e neanche Rtc, non si dimentica chi ha avuto il coraggio civile di dire no alla mafia, di sfidare il mostro, di opporsi col proprio fragile corpo alla barbarie.
Poi non dobbiamo neanche dimenticare però i carabinieri guidati dall’ufficiale Subranni – a proposito ha fatto carriera – che dissero subito che Peppino stava mettendo una bomba.
E neanche i loro colleghi dieci anni dopo che a Trapani dissero che sull’auto di Rostagno c’era eroina.
Ecco salutiamo stanotte Giovanni Impastato, che da sempre tiene alta la bandiera di suo fratello Peppino, e Maddalena Rostagno, che da sempre cerca la verità per suo padre Mauro.