Ferdinando Imposimato, ex magistrato e pm in uno dei grandi processi per l’omicidio di Aldo Moro, ha scelto una cornice inusuale per aggiungere nuovi tasselli alla vicenda di Moro, di cui ricorre oggi l’anniversario della morte. Ieri martedì in “Un giorno da pecora”, Raidue, a fianco dei due conduttori piuttosto “leggeri”, a domanda seria ha risposto. Così:
ALDO MORO, IMPOSIMATO: “COSSIGA SAPEVA CHE LO AVREBBERO RAPITO
(IRIS) – ROMA, 8 MAG – “Francesco Cossiga sapeva che avrebbero rapito Aldo Moro”. La pensa così Ferdinando Imposimato, l’ex magistrato che fu giudice istruttore del Caso Moro, che oggi è stato ospite del programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’.
Domani ricorre l’anniversario dell’omicidio Moro: crede che sul suo caso ci siano ancora dei segreti nascosti? “Ci sono ancora molte cose da chiarire. Lui si poteva sicuramente salvare, perché avevano trovato la sua prigione. E soprattutto perché si sapeva prima di quel 16 marzo che Moro sarebbe stato rapito”.
E chi è che lo poteva salvare? “C’erano uomini di Gladio che sapevano perfettamente. E lo sapeva anche Cossiga”. Ma perché Cossiga, se sapeva, non avrebbe fatto niente per salvarlo? “Perché Moro era considerato pericoloso perché legato ai comunisti”. Crede, comunque, che si potesse salvare anche dopo il rapimento? “Si, si poteva salvare perché era stata trovata la prigione, che conoscevano in parecchi”.
Si diceva che ci fosse un prete che conosceva l’ubicazione esatta di quella prigione. “Don Mennini? Quella è una balla”. E su colui che lo ha ucciso materialmente, le è tutto chiaro oggi? “Ad ucciderlo è stato Maccari e non Gallinari”, ha spiegato Imposimato.