La preside del liceo scientifico statale Righi, a Roma, ha paura di invitare una donna di cento anni di età, una semplice partigiana.
Sembra una storia paradossale. Giovanna Maturano centenaria dice sì a un liceale che si è fatto portavoce della richiesta di invitarla al suo liceo. Non sa che il Righi è però “oggetto” di iniziative di estrema destra (anche aggressioni come con i rtre ragazzi feriti di r4ecente), un po’ come l’Avogadro (ma in passato è successo anche col Giulio Cesare e altre scuole).
E allora cosa succede? Nel consiglio d’istituto che deve decidere sull’invito la preside che è ago della bilancia sceglie il no. Niente partigiani al liceo.
Oggi Giovanna Maturano che vive presso la figlia non è stata raggiunta da questa brutta storia. Meglio per lei.
Aver fatto da collegamento tra le donne della Resistenza in quei mesi neri dell’occupazione nazista a Roma non è, per la preside del Righi e gli altrei oppositori, una buona ragione per essere ascoltata. Cosa potrà mai dire questa centenaria?
Coswì vanno le cose a Roma, avvezza in questi ultimi tempi ad iniziati ve istituzionali come quella di far intervenire Franco Freda in Campidoglio e, se non si può, allora procedere con altri interventi e premi.
Roma città medaglia d’oro della Resistenza accetta tutto questo?