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Via Poma, Brescia, Vaticano: lavare, lavare, lavare…Come si cancellano i crimini

Lavare per terra. Eliminare la scena del delitto. Rendere inutilizzabili i reperti di un crimine. E’ successo a Via Poma ed è uno dei motivi – la scena del delitto pulita dall’assassino o chi per lui (nella foto il palazzo)  – che hanno fin dall’inizio complicato tutto. Quel 7 agosto del 1990 Simonetta Cesaroni colpita a morte aveva perso almeno tre litri di sangue, ma il suo corpo fu ritrovato su un pavimento lindo e ripulito…

La strage di Brescia, nel maggio del 1974. Qualcuno subito dopo la strage ordinò il lavaggio della piazza. Anche questo atto, stavolta “istituzionale”, ha impedito accertamenti importantissimi.

Il triplice omicidio del Vaticano del 4 maggio 1998: la stanza in cui giacevano i tre morti, il comandante del corpo delle guardie svizzere Alois Estermann, sua moglie Gladys Romero, la guardia Cedric Tornay, fu subito lavata da tutto quel sangue sparso. Il procuratore incaricato Marrone, quando arrivò, trovò un ambiente piuttosto asettico.

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