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In ricordo di Ugo Forno, che a 12 anni affrontò i tedeschi e morì

Ugo Forno, 12 anni, l’ultimo caduto della difesa di Roma, morto a Vescovio per una granata tedesca mentre in città c’erano già gli americani. Ugo Forno alla testa di un piccolo gruppo di combatenti stava cercando di imnpedire che i tedeschi in ritirata da Roma facessero saltare il ponte ferroviario sull’Aniene. Ugo Forno ci riuscì m pagò con la vita il suo gesto coraggioso

Il 27 aprile al parco Nemorense, che da pochi anni ospita una targa in sua memoria, si terrà una manifestazione.

Qui di seguito pubblico lo scritto che mi ha inviato Felice Cipriani, che sta per pubblicare un libro su Ugo Forno in uscita il 5 giugno.

“l 27 aprile  Ugo Forno avrebbe compiuto 80 anni.

Per tutti quelli che hanno conosciuto le sue gesta coraggiose rimane Ughetto il ragazzino del Ponte ferroviario sull’Aniene. Un ragazzino a cui non si può non voler bene e non ricordarlo come esempio di generosità e di attaccamento ai valori della libertà e dell’indipendenza dell’Italia.

Il 25 ed il 27 verrà ricordato con due cerimonie, promosse da associazioni e forze politiche: la prima presso il ponte che lui contribuì  a salvare dalla distruzione e l’altra al parco Nemorense ove vi è una piccola lapide.

Quest’anno sarà una ricorrenza speciale, perché è in corso di definizione la procedura per l’attribuzione della medaglia d’oro al valor civile e alla memoria.  E’ un riconoscimento che non potrà non essere concesso e che inspiegabilmente manca da 68 anni, nonostante le testimonianze e la documentazione esistente presso gli archivi di Stato.

Da ricerche effettuate presso questi archivi e da testimonianze emerge con chiarezza   il ruolo valoroso di Ughetto nello scontro a fuoco con i sabotatori tedeschi. Si è avuto altresì modo di ricostruire lo svolgimento dell’intera mattinata del giovane eroe che inizia alle 6,30 del mattino a Piazza Verbano. “ Ugo era sereno girava tra le Jeep dei soldati americani, aveva un paio di pantaloncini corti ed una maglietta, con se non aveva nulla” , dirà ai nostri giorni un compagno di scuola elementare. Alle 7,30 Angiolo Bandinelli lo vede in una mischia di persone, tra Via Ceresio e Via Nemorense mentre grida :” C’è una battaglia, lassù oltre piazza Vescovio! Ci sono i tedeschi, resistono ancora” A quel punto Ughetto si allontana verso piazza Vescovio mentre Angiolo Bandinelli salì in stanza per prendere la sua pistola  e assieme a Lucio Manisco si diresse nel luogo della battaglia.

Ha sempre stupito storici e giornalisti che si sono interessati ad Ughetto, la determinazione ed il coraggio di quest’ultimo; per alcuni sembrava inspiegabile. La documentazione di archivio aiuta a capire meglio le sensibilità ed  i valori di cui era portatrice la famiglia Forno e soprattutto fa emergere una figura sin d’ora rimasta in ombra. Si tratta di Angelo Enea Forno, invalido della 1^ guerra mondiale e papà di Ughetto.

Risultano nel carteggio di Ughetto, testimonianze di militari renitenti alla leva, che vivevano clandestinamente e collaboravano con la Resistenza, dichiarazioni e attestati di riconoscenza.

Una di queste dice che il sig. Angelo Enea ……” in tale periodo di terrore, ha ospitato, aiutato finanziariamente, sfamato, con grave pericolo della sicurezza sua e della sua famiglia tre allievi ufficiali sfuggiti alla fucilazione cui erano condannati dai tedeschi sul fronte di Minturno”. Egli inoltre mise in contatto le persone ospitate o messe in salvo con il Fronte Clandestino della Resistenza.

Da tutto emerge il fatto che in un quartiere, come quello Trieste, di media borghesia e benestante l’opposizione al fascismo fu forte. Lo testimonia il fatto che non soltanto molti appartenenti alla Resistenza risiedevano in questo quartiere, ma che il 5 giugno, alle ore 9 un gruppo di ragazzi e giovani, più di venti, si fecero trovare pronti , con le armi in pugno per  attaccare i tedeschi che stavano per far distruggere il ponte sull’Aniene dove sarebbero dovuto passare gli  Americani.

Felice Cipriani alla sua terza esperienza editoriale, sempre legata alla storia, racconta l’episodio e la vita di Ughetto dall’8 settembre al 5 giugno del 1944 nel libro “ Il Ragazzo del Ponte – Ugo Forno eroe dodicenne – Roma 5 Giugno 1944”, edizioni Chillemi, che sarà nelle librerie  dal 5 giugno prossimo.

Ci sono uomini, e Ughetto lo era, a cui la guerra, le privazioni, portano in avanti il calendario dell’età… questi uomini, quando vengono coinvolti in qualcosa che appartiene al male, non possono fare a meno di combatterlo per gli altri ma anche per se stessi e, per la propria dignità e per il loro avvenire”  ( Felice Cipriani)

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