Le spese processuali del processo di Brescia non saranno pagate dalle parti civili (cioè dai familiari delle vittime), ma dallo Stato. Di quelle spese si è fatto carico il Consiglio dei Ministri, che questo pomeriggio, su proposta del presidente Mario ha preso la decisione di assumere a carico del Governo tutti i costi processuali. Un beau geste, finalmente.
Il presidente Monti ha concordato la decisione con il presidente della Repubblica. «Considerando che la Presidenza del Consiglio si era costituita parte civile – si legge in un comunicato – deve ritenersi che la condanna in solido delle parti civili al pagamento delle spese sia sostenuta legittimamente dal solo Stato, anche in virtù della vigente legislazione sulla tutela delle vittime del terrorismo. Infatti, in base alla legge 3 agosto 2004, n. 206, e alla direttiva del presidente del Consiglio dei Ministri del 27 luglio 2007, le vittime e i familiari di eventi stragisti beneficiano dell’assistenza processuale pubblica in ogni procedimento giurisdizionale».
In questo momento il pensiero va a Manlio Milani e agli altri familiari, come Bazoli e Trebeschi solo per citarne alcuni, su cui la mancata giustizia aveva voluto aggiungere anche il danno materiale di dover pagare le spese del processo.
La decisione di Monti è importante anche perché questo ora consente serenamente un ricorso in Cassazione, per quel che varrà.
Ora però occorre che una legge ripari a questa situazioine, evitando che in futuro altri familiari di vittime subiscano la stessa umiliazione subita a Brescia e prima ancora a Milano.