Il direttore generale della ASL Roma D getta la maschera e rivela il piano: Poliambulatorio Pascarella? Lo spezzatino è servito.
pubblicata da Fp Cgil Roma Ovest il giorno lunedì 23 aprile 2012 alle ore 20.06 •
A meno di una settimana dalla chiusura del Poliambulatorio di Via Pascarella il direttore generale della ASL Roma D ha deciso di rendere ufficiale quello che abbiamo denunciato da tempo. Il poliambulatorio nel quale sono concentrati i più importanti servizi sanitari del distretto sarà chiuso e le attività spezzettate tra via della Consolata, Largo Quaroni e via Belfanti. In questo modo viene cancellato un importante servizio pubblico per i cittadini e si anticipa il destino di tutto il distretto sanitario e della ASL: un deserto di prestazioni pubbliche in cui far sorgere magari le OASI vaneggiate dalla giunta regionale.
Come sempre la cancellazione di servizi sanitari pubblici è un atto estremamente grave ma crediamo che unisca al danno la beffa la presenza a pochi metri delle strutture del Forlanini in totale stato di abbandono e degrado, strutture che offrirebbero invece gli spazi necessari ad ospitare non solo tutte le specialità attualmente presenti a via Pascarella ma anche spazi idonei ad un loro potenziamento, con notevole risparmio di soldi pubblici,
Colpisce, da parte della direzione aziendale, questa volontà di chiudere servizi, spendere qualche milione di euro in affitti per locali magari non idonei e accendere convenzioni con cliniche private usando l’alibi della mancanza di spazi o della loro inidoneità, e soprattutto colpisce la volontà di sottrarsi all’acquisizione del Forlanini che non solo è di proprietà pubblica ma nasce per essere un luogo di salute pubblica.
Contro lo spezzatino che cancella salute pubblica
Contro l’abbandono del Forlanini e lo spreco di soldi pubblici
Per la sanità pubblica di qualità
Per la dignità dei cittadini e degli operatori
GIOVEDì 26 APRILE DALLE ORE 9 MANIFESTAZIONE DAVANTI AL POLIAMBULATORIO DI VIA PASCARELLA”
Contro il nuovo “spezzatino” dell’Asl RmD di Roma, mobilitazione il 26 aprile
