Informazioni che faticano a trovare spazio

Tonino Guerra…Zabriskie Point, Amarcord, I bu, la mamma e quel fantastico moccolo in pubblicità

I sacriféizi

Se mè ò studié
l’è stè par la mi ma,
ch’la fa una cròusa invéci de su nóm.

S’a cnòss tótt al zità
ch’u i è in chèva e’ mònd,
l’è stè par la mi ma, ch’la n’à viazè.

E ir a l’ò purtèda t’un cafè
a fè du pas, ch’la n’ vàid bèla piò lómm.
– Mitéiv disdài. Csa vléiv! Vléiv un bignè?

Da “I bu” (I buoi)

Se ho potuto studiare
lo devo a mia madre
che firma con una croce.

Se conosco tutte le città
che stanno in capo al mondo
è stato per mia madre, che non ha mai viaggiato.

leri l’ho portata in un caffè
a far due passi
perché quasi non ci vede più niente
– Sedetevi, qua. Cosa volete? Un bignè?

Tonino Guerra  (16 marzo 1920 – Santarcangelo di Romagna, 21 marzo 2012)

P.S.: è stato pure il primo a “rilasciare” una bella bestemmia dentro uno spot pubblicitario (quello dell’Unieuro). E io che pensavo che fosse quasi solo un’abitudine al di qua dell’Appennino, in Toscana…

Voglio una donna, Ingrassia sull’albero in Amarcord, unì’idfea sua. Ma primaancoira Zabriskie Point e ancora prima tutto Antonioni, e poi Kaos, Nostalghia…

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