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Giallo sui due cooperanti sequestrati in Pakistan. Rivendicazioni e smentite dei talebani. L’Italia che fa?

Giallo sulla sorte dei due cooperanti rapiti in Pakistan lo scorso 19 gennaio, l’italiano Giovanni Lo Porto e il tedesco, Bernd Johannes. Nella mattinata di sabato, un presunto comandante militare talebano rivela che i due volontari sono ostaggio dei guerriglieri, «in buone condizioni», trattenuti in una zona lungo il confine con l’Afghanistan, e che per il momento non sono state presentate richieste per liberarli. Poche ore dopo, Ihsanullah Ihsan, il portavoce del movimento Tehrik-e-Taliban Pakistan (Ttp) – il principale gruppo talebano pachistano – smentisce

I due cooperanti internazionali degli “Aiuti contro la fame” (Welt Hunger Hilfe) Lo Porto e Bernd erano nel Punjab per soccorrere gli alluvionati..

Lo Porto, 36 anni, nato a Palermo, si è laureato alla London metropolitan University e alla Thames Valley University.
Prima di collaborare con l’Ong tedesca Welt Hunger Hilfe ha lavorato in qualità di ‘project manager’ con il Gruppo Volontario Civile, con Cesvi Fondazione Onslus, Coopi- Cooperazione Internazionale.
Giovanni Lo Porto ha il ruolo di amministratore del programma locale della Ong mentre Bernd è amministratore delle attività di Welt Hunger Hilfe.

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